Partenza

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Draco si trovava nella biblioteca di Hogwarts. L'unica luce era quella della sua bacchetta, invocata con il "lumos". Stava camminando per i corridoi della zona proibita, vedeva libri a terra e poi sentiva un rumore sordo, come di un volume che cadeva. Si dirigeva pian piano verso la fonte del rumore e ad un certo punto si accorgeva di una figura incappucciata, gobba, con le mani deformi, che cercava di prendere un volume in alto.

"Chi va là?"

La creatura si voltava e lui vedeva suo padre. O meglio una caricatura mostruosa di suo padre, con gli occhi rosso sangue, che lo fissava con odio. Draco cominciava ad urlare.

"Draco, Draco...." Narcissa cercava disperatamente di svegliarlo.

"Draco, ora basta" suo padre lo schiaffeggiò. Draco aprì gli occhi ma non riconobbe i genitori. Si scagliò su suo padre, travolgendo anche sua madre che era seduta sul letto, ma prontamente dei servi intervennero, trattenendolo.

"Lasciatemi...lasciatemi...è un mostro!"

Lucius prese la brocca d'acqua e la rovesciò in testa al figlio.

"Vediamo se ti svegli adesso!"

Draco mise a fuoco. Finalmente. Crollò sulle ginocchia.

"Mi..mi dispiace" sussurrò.

Sua madre si accovacciò accanto a lui, ma suo padre, gettata con disprezzo la brocca a terra, uscì dalla stanza a grandi passi.

"Draco.. è stato un incubo..sei turbato per quello che devi affrontare e lo capisco."

"No, madre, penso che tu non capisca questa volta."

"Ti vogliamo bene figliolo." Narcissa si alzò e tornò in camera sua.

Draco si tirò su da terra e stabilì che era ora di partire.

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Accidenti se ne era passato di tempo....Draco era davanti a quel muro, quello tra il binario 9 e 10, alla stazione di King's Cross. Come aveva fatto quasi vent'anni prima, prese una leggera rincorsa, chiuse gli occhi e quando li riaprì eccolo lì: L'Hogwarts Express. Rosso e sbuffante. Aveva ricevuto un biglietto speciale dal Ministero, con una cabina riservata solo a lui, lontano dal chiacchiericcio dei ragazzini. Durante tutto il tragitto Draco guardò fuori dal finestrino, ripercorrendo con la mente quell'estate del primo viaggio, quando nella cabina entrarono spintonandosi Tiger e Goyle, che sarebbero diventati suoi amici inseparabili. Sorrise. Oppure quando arrivò Zabini, che li guardava come se fossero topi di fogna. Certo che quei due erano proprio stupidi. Con i loro scherzi e le loro battute lo tenevano sempre allegro...altro che "Golden Trio".....peccato che anche loro erano morti.

Il fischio del treno lo distrasse dai suoi pensieri.

La corsa era finita.

Stazione di Hogsmead.

Il bibliotecario - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora