Mahoutokoro

668 16 1
                                    

Il Negromante avvertiva per la prima volta la stanchezza; purtroppo il corpo di Lucius non gli permetteva di fare quello che avrebbe voluto: se fosse stato libero avrebbe visitato le scuole tutte in un paio di notti, ma non poteva. Si era accorto che il guscio umano si stava deteriorando a contatto con il suo potere e faceva fatica a contenerne ancora: avrebbe dovuto scegliere una vittima più giovane! Non erano neanche a metà dell'opera e già doveva fermarsi! Più esitava e più c'erano possibilità che qualcuno lo potesse fermare! Decise che per quella notte era meglio riposare, ma l'indomani si sarebbe impegnato nella missione successiva: Mahoutokoro. Guadagnò il letto e si addormentò di colpo, russando rumorosamente. Lucius era sveglio. In un angolo del cuore e della mente del Negromante che si era impadronito del suo corpo, lui ancora c'era. E si pentiva amaramente di ciò che aveva scatenato, sapendo che non poteva porvi rimedio. Aveva la nausea per aver visto tutti quei ragazzi soccombere alla smania di potere di quel pazzo, aveva disgusto per come erano stati trattati i rettori delle scuole, soprattutto era rimasto scosso dalla morte di Olympe, torturata senza pietà anche se era una donna. Lucius piangeva silenziosamente, per la prima volta in vita sua, rendendosi conto che tutto quello che aveva bramato era inutile, che aveva vissuto una vita dietro un sogno sbagliato, aveva rinunciato alla sua famiglia, ad essere felice, per servire un ideale folle. Oh, quanto gli mancava adesso Narcissa! E quel figlio, amato ed odiato, educato e torturato, che voleva solo essere se stesso, mentre era stato costretto ad essere una copia imperfetta di lui! Se avesse potuto parlargli...avrebbe chiesto perdono per tutto quello che avevano dovuto passare a causa sua...chissà se li avrebbe mai rivisti, chissà se avrebbe più avuto occasione di ascoltare di nuovo la risata della sua Cissy, o guardare negli occhi Draco, così simili ma diversi dai suoi.

"Allora-fece Minerva togliendosi gli occhiali e appoggiandoli sul tavolo- Silente, che facciamo?" "Beh, Minerva, non ho ancora chiari tutti i particolari di questa storia, so solo che la signorina Granger e il signor Malfoy si amano alla follia. E questo potrebbe salvarci, di nuovo" "Ma se stiamo lottando contro Malfoy padre ed un'entità malvagia ....""Minerva, Minerva, eppure hai esperienza alle spalle...non tutto ciò che appare è come sembra...secondo me Lucius ha provato a riportare in vita Voldemort e ha fallito, scatenando un vero inferno nel mondo magico. Non possiamo prevedere nulla.. purtroppo." "Oh, Albus, sono angosciata!" "Minerva, posso solo consigliarti di parlare con il Ministro ed esporre i tuoi dubbi; hai Harry con te, è già una garanzia per questa scuola, come Auror e per il legame che ha con essa." La preside sospirò, guardando fuori dalla finestra; mentre il suo sguardo accarezzava le montagne, arrivò il gufo del Ministero con un'altra missiva: un nuovo attacco, questa volta in Russia, con più di duecento ragazzi coinvolti. Si accasciò sulla sedia. Era questione di tempo e la creatura sarebbe arrivata da loro.

La trasferta in Giappone era stata piuttosto faticosa, pensò il Negromante. Dopo essersi introdotto nell'ufficio del preside, Hiroshi Takeda, aveva scoperto che era un osso duro: si era gettato a capofitto in un duello fisico, dopo avergli strappato la bacchetta di mano, e anche se lui era a conoscenza di tutte le tecniche di combattimento, il corpo di Lucius, appesantito dall'età e dall'inattività fisica, non rispondeva correttamente alle sue sollecitazioni. Era stato piuttosto impegnativo rispondere agli attacchi, era riuscito a sopraffare quel giapponese solo afferrando la sua bacchetta e scagliando un Avada Kedavra a distanza ravvicinata: per la prima volta si era trovato quasi in difficoltà. Quasi, appunto. Poi aveva provveduto ad eliminare i ragazzini, ancora più piccoli delle altre scuole, visto che lì entravano a 7 anni; e l'ondata di potere fu ancora più lunga e persistente, ma adesso che aveva guadagnato Malfoy Manor decise di godersi la vittoria e lasciare all'indomani le prove per ricostruire il suo corpo. Si addormentò sul divano, con le membra scomposte, i capelli scompigliati, le mani macchiate di sangue, come un vero Malfoy non avrebbe mai fatto.

"Albus, la situazione sta precipitando. Il Ministero comunica che sono state attaccate le scuole Giapponese e Russa. Noi siamo rimasti gli unici nel vecchio mondo: dobbiamo fare qualcosa e subito. Domani annuncerò ai ragazzi che le lezioni saranno sospese a data da decidere e la scuola verrà evacuata: se il mostro non troverà nessuno, non sarà in grado di cacciare i ragazzi casa per casa. Sarebbe troppo faticoso." "Minerva, ti appoggio qualunque decisione prenderai. Ricorda solo che anche miss Granger è sotto tiro e lei non vorrà lasciarti, come non lo farà Draco per amor suo, come non lo farà Harry per il legame che ha con te, come non lo faranno i professori." "Ma proteggere Hermione sarà più facile che pensare a centinaia di mezz...maghi indifesi" stava pensando alla parola "mezzosangue" e si stupì: era proprio invecchiata se lasciava il suo cervello usare parole dispregiative. "Chiama i tuoi ragazzi, Minerva, parlane con loro e decidete assieme". 

Il bibliotecario - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora