Prologo: Bianco e Nero

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Faceva davvero caldo, era una giornata insopportabilmente afosa. La brezza leggera era l'unica cosa che le dava un po' di sollievo. Doveva legarsi quei capelli, sì.

Ma quanti vestiti c'erano ancora da mettere ad asciugare?! Nami era davvero esausta. Era da un ora che non faceva altro che stendere roba sul ponte della nave. Si sentiva una piccola Cenerentola.. altro che navigatrice! E nessuno le dava una mano!

Vide due cose pelose ad un certo punto dentro a quel casino, e soffocò un urlo pensando che fossero due bestie morte. Poi le prese con la punta delle dita e le osservò.

Due..pellicce?? Una bianca e una nera.

Che fossero state di Robin? O di quello strambo scheletro?.. Non le aveva mai viste. Le stese al sole con tutta l'altra roba. Di certo con quel caldo avrebbero rischiato l'autocombustione! Ma se fossero andate a fuoco MEGLIO! Erano orribili!

La rossa stava per andarsene per recuperare l'ultimo carico quando vide lo spadaccino.

Era giù a prua, fermo in una posa strana, fermo con un braccio a mezz'aria. Nami si fermò ad osservarlo con la bacinella vuota in mano.

Zoro aveva lo guardo sulla roba stesa, non aveva visto la ragazza, o meglio, era troppo preso a fissare proprio quelle pellicce per notare qualunque altra cosa.

Nami realizzò che di sicuro quel pellame veniva dall'isola dove avevano recuperato lui e Robin, e pensò che quello spadaccino era sempre più strano.. quasi sospetto?

L'isola dove tutto si complicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora