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Una settima dopo...

E' precisamente una settimana che non rivolgo la parola a Louis.
Oggi dobbiamo sostenere l'esame di chimica e solitamente ci vediamo tutti insieme qualche ora prima, per ripassare qualcosina.
Questa volta mi vedo con David Cooper.
E chi l'avrebbe mai detto?
Prima di vedermi con qualsiasi essere umano, faccio la video chiamata con mio padre.
Ho bisogno di un po' d'incoraggiamento.
Papà: Come ti trovi al College di Arte e Scienza di Seattle? –dice virgolettando il tutto.
Non è molto entusiasta della mia scelta.
Preferiva scegliessi la facoltà di Economia, e magari non in America.
A: Oggi devo fare l'esame di chimica.
Papà: Mi ricordo quando tua madre mi aggiornava sugli esami, proprio come fai te.
A: Come sta? Non la sento da parecchio...
Papà: E' incinta, tesoro. –dice tranquillo.
A: Come incinta?
Papà: Il suo nuovo compagno si è dato da fare. –ridacchia.
Ora so da chi ho preso il mio umorismo.
Si scarica il telefono e questo interrompe la video chiamata.
Lo metto in carica e lo lascio nella stanza, mentre io vado in Biblioteca dove dovrebbe già esserci il mio compagno di studio.
Mi siedo accanto a lui e subito dopo di me entrano anche le due oche.
David allunga la gamba senza farsene accorgere e le fa inciampare.
Inizialmente rido, ma poi mi soffermo sul suo gesto e rimango confusa.
David non è così.
H: Non devi fare queste cose solo per farti piacere da una come lei. –lo rimprovera.
Lui gli ride in faccia e poi mi invita a ripassare le cose più importanti.
Dopo due ore di intenso ripasso, ci dirigiamo verso l'aula in cui dobbiamo sostenere l'esame orale.
Ci sono già i ragazzi.
Saluto tutti a parte Louis e faccio avanti e indietro per il corridoio.
L: Dobbiamo parlare. –imita il mio camminare nervosamente.
A: Non ora.
Lo mando via dolcemente ed ecco che arriva il mio turno.
Esco felicissima e salto addosso ad Albert.
David mi guarda fiero e mi viene ad abbracciare.
Mike confuso, mi guarda e si limita a farmi l'occhiolino.
A: 30 a chimica, quando mi ricapita! –urlo di gioia.
Ora è il turno di Louis.
Entra ansioso ed esce dopo venti minuti precisi con un sorriso smagliante.
Qualcosa mi dice che è andata bene anche a lui.
L: 29. –afferma sorridente.
A: Bravo. –sorrido.
Seguono Albert, che prende 26 ed è felicissimo, Mike che riesce a prendere 30 come suo solito e in fine David che prende 28.
Questo provoca delle forti risate in Mike e Louis, poiché hanno preso di più del secchione.
DC: Ashley ha degli effetti collaterali. –si difende.
Louis mi guarda interrogativo e io alzo le braccia in mia difesa.
Tiro Louis per parlare e lo porto sulla panchina che si trova vicino l'ingresso del College.
L: Ti sei decisa...? –chiede retorico.
A: Non riesci proprio a stare senza di me eh? –mi vanto.
L: Quel che hai visto, non è quel che può sembrare.
A: Incominciamo con la solita frase "non è come sembra". –sbuffo.
L: Lasciami spiegare. –prende fiato. – Marie è tornata a Parigi, non si trovava bene qui col pensiero della nonna che poteva venire a mancare in sua assenza... Ci siamo lasciati, non sono tipo da relazioni a distanza, e non sono così innamorato da provarci. Carina, simpatica, ma non così tanto da addirittura starci insieme da lontano. – sospira. – Quel giorno, è venuta a casa per salutarmi, aveva l'aereo il giorno dopo, ed è successo... Abbiamo scopato, puoi considerarla una scopata d'addio. –conclude ridacchiando sotto i baffi.
A: Okay.
L: Sei terribile.
A: Perché la porta era aperta?
L: Non lo so.
A: Te lo dico io, lei sapeva che io sarei venuta da te quel giorno, lo sapevano tutti, non a caso mi sono trovata Dylan in macchina e Dylan non è mai da quelle parti se non per venire a casa tua... Lo ha fatto a posta.
L: Non è così cattiva...
A: Mi odia.
L: E' odio reciproco, non si sarebbe mai permessa.
A: Louis, lei lo sapeva.
H: E' vero. – spunta dal nulla. – Marie sapeva che Ashley sarebbe venuta da te, sapeva si sarebbe preoccupata per le tue condizioni fisiche dopo la serata. – si sfoga.
L: Tu che ne sai?
H: Ero in bagno, in camera di Stefany, quando ho sentito Dylan e Stefany appunto parlare di questa cosa, e non solo di questa cosa Ashley...
A: Continua.
H: Dylan ha organizzato tutto il piano, ha avvisato Marie che tu ti saresti presentata da Louis nel pomeriggio e quindi le ha consigliato di lasciare la porta socchiusa e di portarsi Louis a letto. In modo tale da ritrovarti la scenetta erotica davanti ai tuoi occhi.
A: Che schifo. –sussurro.
L: Qual è l'altra cosa che Ash dovrebbe sapere?
H: Mi uccideranno. –sbuffa. – La gita ad Hollywood era una sfida con Marie, ed è stato aiutato da Stefany. Marie doveva scoparsi te, mentre Dylan doveva scoparsi Ashley. Portando Ashley fuori da Seattle, per un po', ha aiutato entrambi a portare a termine il loro obiettivo. –conclude.
Compaiono Stefany e Dylan che rimproverano Hana per aver fatto l'infame e mi viene spontaneo dare uno schiaffo a testa. Prendo delicatamente il viso di Dylan tra le mie mani e gli sputo in un occhio. Si pulisce schifato e mi guarda come se fosse dispiaciuto.
Mike e Albert uscendo dal College si trovano la fantastica scena e non ne rimangono tanto sorpresi.
A: Voi lo sapevate? –sbraito.
AL: Ce l'ha detto ieri Hana, l'abbiamo spinta noi a dirtelo. –risponde pacato.
Viene ad abbracciarmi e scoppio in un pianto isterico che allontana tutti. 

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