Stiamo al bar con Dylan, Mike, Albert, Hana e Stefany, stranamente nessuno punzecchia nessuno, stiamo chiacchierando tranquillamente con una cioccolata calda davanti, "come da tradizione" dicono.
E' il mio primo Natale a Seattle, dunque, queste tradizione non le conosco ma sono felice di conoscerle, adoro la cioccolata calda.
S: Ho saputo che ti sei lasciata con David. –sussurra.
Annuisco e abbasso lo sguardo.
S: Ti ha lasciato lui?
A: E' stata una decisione di entrambi.
D: Ti sei finalmente accorta di amare me? –scherza.
A: A Natale si è tutti più buoni, quindi evito di mandarti male... -alzo gli occhi al cielo.
Mi lancia una bustina di zucchero e gliela rilancio così subito che i suoi riflessi stavano dormendo, per questo, viene colpito dritto sul naso. Scoppiamo tutti a ridere e lui rimane offeso per un po', soprattutto con la sua fidanzata.
AL: Come sta Brian? –ci chiede.
L: Mangia sempre come sua sorella e diventa sempre più bello, come me. –si vanta.
H: Ho visto la storia che hai messo questa mattina, Ash, ha i tuoi stessi occhi, adoro. –sorride.
A: Infatti, se è bello, è perché ha preso da me. –faccio la linguaccia verso Louis.
Dopo aver intrapreso vari argomenti, decidiamo di andare sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio, dicono che anche questa è una loro tradizione.
H: In Italia cosa fate? –chiede curiosa.
A: Niente di tutto questo.
H: Casa dolce casa?
A: Si va a fare gli auguri a tutti i parenti, anche quelli che non conosci, poi si prepara il pranzo di Natale che è abbondante e si gioca a carte...
H: Ah... Capisco.
D: Sei fortunata a stare con noi, oggi. –ammicca. – In Italia, ti saresti annoiata. –continua.
A: Non è vero. –rispondo infastidita.
L: Pattini? –si avvicina con due pattini in mano.
A: Non l'ho mai fatto, non ci sono andare.
L: Ti fidi di me? –allunga la mano.
Gli afferro la mano e mi dirigo verso i divanetti per mettere i pattini con la lama sotto, mi mettono ansia solo a vederli, non voglio nemmeno immaginare quante volte cadrò da questi aggeggi.
C'è una ragazza bravissima in pista, riesce persino a saltare e fare gira volte, come fa?
Appena finisco di inserirli ai miei piedi, Louis mi stringe forte la mano e mi aiuta ad entrare in pista, subito dopo Dylan e Mike che se la ridono vedendo le loro fidanzate impedite quasi quanto me.
A: Aiutatele, no? –alzo gli occhi al cielo.
M: E' così divertente vederle cadere. –ridacchia.
Louis ignora tutti e si mantiene concentrato su di me, mantiene salda la presa in modo tale da non farmi cadere nonostante la mia pessima agilità nell'usare questi pattini pesanti.
L: Ora prova da sola, hai capito come si fa, no?
In fondo, sono dieci minuti che pattiniamo insieme, più o meno devo aver capito il sistema.
Gli faccio cenno di "si" con la testa e mi lascia la mano.
Dopo nemmeno due passi, cado, con la risata di Mike e Albert di sottofondo.
Louis mi solleva da terra, ridendo sotto i baffi e nell'alzarmi cado addosso a lui facendo finire entrambi per terra.
E' terribilmente ghiacciato per terra, il mio lato b chiede pietà.
Sono sopra di lui, non riesco a sollevarmi e lui non la smette di ridere.
Albert allunga la sua mano e mi aiuta a rialzarmi per poi aiutare il suo amichetto.
A: Vi state divertendo eh?
L: Da morire. –mi prende in giro.
Me ne vado da sola, in segno di offesa, e stranamente sono ancora in piedi.
Quando mi sento barcollare, afferro le sbarre che si trovano ai lati della pista, molti girano tutta la pista reggendosi a queste sbarre, ma non è divertente. Hana è una di queste.
Mike ogni tanto va a prenderla, ma la prende semplicemente in giro, poverina.
Passata la mezz'ora che avevamo a disposizione, ritorniamo sui divanetti per toglierci i pattini e una volta ricomposti, ci accorgiamo che è arrivata l'ora di pranzo, così torniamo ognuno alle case proprie per il pranzo di famiglia.
L: Volevi scoparmi anche in pista? –mi provoca.
Non gli degno nemmeno di un mezzo sguardo, entriamo in casa e controllo Brian che dorme come un angioletto.
MJ: Ha appena finito di mangiare. –ci informa.
L: Per cambiare... -alza gli occhi al cielo.
Mamma: Mangia e dorme. –ridacchia.
MJ: Mi ricorda qualcuno. –si rivolge al figlio.
Louis ridacchia e si chiude in stanza a parlare al telefono.
Si è appena visto con gli amici, con chi diamine parla?
- Buon Natale Ash. –mi scrive David.
- Buon Natale, speravo di vederti al bar oggi, dov'eri?
- In giro con amici, non lavoro oggi. –risponde subito.
Gli faccio il visualizzato a causa di Louis che fissa il mio telefono in modo inquietante e lo rimprovero infastidita.
L: Parli ancora con lui?
A: Siamo rimasti amici.
L: Anche io e te lo siamo e infatti puoi aver notato che è impossibile esserlo a tutti gli effetti...
Ci rimango parecchio male dopo questa sua affermazione, così mi siedo lontano da lui, vicino a mamma e zia.
- Ho detto qualcosa di sbagliato? –mi scrive.
Visualizzo senza rispondere e mi lancia uno sguardo arrabbiato.
Lo ignoro e continuo a mangiare il pranzo dolcemente preparato da mia madre.
Appena ingeriamo l'ultima portata, i maschi vanno a riposare, mia madre finisce di pulire la cucina, io e mia zia ci sediamo sul divano con la coperta natalizia e con Brian in braccio che si è appena svegliato.
Zia Teresa: Ci hai parlato? –sussurra.
A: Più o meno...Ma siamo rimasti amici. –dico delusa.
Zia Teresa: Allora non avete parlato come si deve...
A: Non penso che lui voglia una relazione. –ipotizzo.
Zia Teresa: Il tempo per divertirsi l'ha avuto. –sospira. –Vi amate, piccola.
A: Lo so benissimo.
Mi accarezza dolcemente i capelli e poggio il suo viso sul suo petto lasciandomi coccolare da mia zia e riesco a far addormentare mio fratello.
A: E' da quando siamo tornati che parla al telefono. –affermo non appeno lo sento parlare.
Zia Tersa: Hai paura si frequenti con un'altra?
A: Sì e ieri...-arrossisco.
Zia Teresa: Non devi imbarazzarti, tesoro, è normale, vi amate. –sorride.
Mi addormento inconsapevolmente sul suo petto, ma vengo svegliata dalle urla del piccolo affamato.
Cedo il posto e il piccolo a mia madre e raggiungo Louis in camera.
Sta ancora parlando al telefono e non appena mi vede, aggancia e mi sorride imbambolato sul letto.
Mi siedo di fronte a lui e nessun dei due dice qualcosa.
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Te O...?
ChickLit*COMPLETA* Ashley Scott, una ragazza ventenne con una pessima reputazione, ma sempre pronta a difendere sé stessa e gli altri. Non ha paura di niente e di nessuno e si fa rispettare, anche se in modo sbagliato. Trascorre le sue giornate con i suoi t...