Sono sola sulla panchina, con le ginocchia vicino al petto e la testa tra esse, quando passano Hana e Stefany, che non accorgendosi di me, si fermano a due metri dalla panchina per parlare.
S: Ma davvero frequenti quel coglione di Mike Wilson? E' solamente il cagnolino di Louis Jones.
H: Mi piace. –risponde sicura.
S: Cambia gusti sorella mia. –le consiglia cattiva.
H: Dovrei avere i gusti come i tuoi? Stai con Dylan solo perché ti paga tutte le cene e ti regala mille cose. –sbraita.
Deve tenerci davvero tanto a Mike per arrivare a litigare con la sua migliore amica.
S: Hana, soffrirai tanto. –sostiene.
H: Per ora mi godo il momento, siamo felici, stiamo bene e come lui se ne fotte del parere negativo degli amici, lo faccio anch'io. –alza i toni sempre di più.
S: Ti sto solo avvertendo. –mantiene la calma.
H: Mike mi piace dall'anno scorso, è il primo ragazzo che mi ha attirato entrando in questo College. –confessa. – Non ho mai potuto dirlo, perché c'è sempre stato odio tra noi e LORO.
S: Fai come vuoi. –dice sculettando via.
Si prospetta una giornata di merda per tutti.
Evans si accorge di me, solo dopo aver litigato, si siede accanto a me e non dice una parola.
E' pensierosa.
Lo siamo entrambe e temo che resteremo in silenzio per tutto il tempo.
Fin quando, arriva Mike che la rapisce e mi degna solamente di un brevissimo saluto.
Entro in camera mia, poggio la borsa sulla scrivania e mi lancio sul letto con le mani tra i capelli.
Non può essere finita con David se è a mal la pena iniziata.
TOC TOC.
Ecco che bussano alla porta.
AL: Cucciola, che hai? Mike mi ha avvisato del tuo brutto umore. –dice entrando.
A: E' finita. Non riesco a tenermi niente, sono pessima. –delirio.
AL: Vi siete lasciati? –chiede quasi felice.
A: Sembri felice, se ti fa felice, sì. –uso un tono scherzoso, ma sono seria.
AL: No, è uno scherzo?
A: Non lo so, non ho ben capito se mi ha lasciato definitivamente.
AL: Per quale motivo dovrebbe farlo?-chiede curioso- Aspetta...Louis. –si risponde da solo.
Annuisco.
Alza gli occhi al cielo e mi rimprovera come previsto.
AL: Sai cosa ho sempre pensato...?
A: Cosa?
Ho paura.
AL: Hai fatto tutto così in fretta con David, perché pensavi che in qualche modo potesse farti dimenticare Louis, ma tu non hai mai smesso di amarlo. Ora che ti sei accorta che Louis è ancora nel tuo cuoricino, gliela stai mettendo dritta nel culo tesoro mio. –sostiene.
A: A me piace sul serio David. –provo a difendermi.
AL: Senza dubbio, sennò non te lo scopavi sorella. –ridacchia. –Però, l'amore è ben diverso dall'infatuazione.
Non rispondo, non so cosa rispondere, mi ha steso.
A interrompere la nostra conversazione è la chiamata di David che crea panico nei nostri occhi.
DC: Hai trovato la risposta alla mia domanda? –chiede.
Metto il viva voce obbligata dal mio migliore amico e rimango in silenzio per qualche secondo prima di azzardare dicendogli qualsiasi cosa.
A: Non voglio perderti Cooper.
DC: Nemmeno io, piccola.
Albert mi guarda con occhi a forma di cuore e mi consiglia di dirgli la verità.
Da testarda, non lo faccio.
A: Sono sicura di quel che ti ho detto oggi alla panchina, Louis fa parte del mio passato, tu sei il mio presente.
Leggo il labiale di Albert che mi dice: SEI UNA COGLIONA.
Chiudo la telefonata e inizia a rimproverarmi, manco fosse mio padre.
E' sempre andata così tra noi, lui mi diceva una cosa e io ne facevo un'altra.
Dopo aver fatto i bambini per abbastanza tempo, mi accompagna al bar da David che sta per finire il suo orario lavorativo.
Ci tiene a salutarlo, così aspetta con me.Andiamo a cena al McDonald, ho proprio bisogno di fare schifo.
David ride nel vedermi mangiare come una bambina del terzo mondo e io lo schizzo con la cannuccia della coca cola.
Ad interrompere il nostro entusiasmo, è proprio mia madre in felice compagnia.
Mamma: Lui è il fortunato ragazzo di mia figlia?
Non ci pensa un secondo prima di farmi fare una palese figura di merda.
DC: David, piacere.
Mamma: Sara, il piacere è solo mio.
MJ: Io sono il futuro marito di questa splendida donna. –s'intromette.
David allunga la mano e sorride a sforzo.
Li mando via scherzosamente e siamo finalmente soli.
DC: Simpatica tua madre. –ridacchia.
A: Rompi palle.
DC: Ecco da chi hai preso! –mi prende in giro.
Usciti dal McDonald, andiamo in giro per perdere tempo e poi siamo costretti a dividerci dandoci la buonanotte.
Non appena entro in camera mia, mi fiondo sul letto e spengo tutto, anche il cervello.
Si pensava dovesse essere una giornata bruttissima, invece si è convertita in una bella giornata.
Mi sveglio in orario, mi preparo tranquilla e vado a lezione.
Oggi ci sono ben quattro ore di italiano.
Sono costretta a sentire un pessimo italiano con un pessimo accento per così tanto tempo.
- Puoi venire in bagno? –mi scrive Hana.
Vado in bagno senza risponderle e la trovo che si guarda allo specchio mentre piange.
Quale persona sana di mente lo fa?
Poggio la mano sulla sua spalla e le sorrido attraverso lo specchio.
Ridicolo.
La giro verso di me e le chiedo cosa succede.
H: Ho litigato con Mike. –si limita a dirmi.
A: Perché avete litigato?
H: Gli ho detto che dovevamo fingere di non stare insieme davanti a Dylan e Stefany, perché vengo continuamente derisa e soprattutto per recuperare la loro amicizia. –mi spiega.
A: Se Mike è importante per te e vuoi davvero stare con lui, devi fare delle scelte.
H: Non posso fare a meno della mia migliore amica.
A: Se è davvero tua amica, non ti abbandonerà. Sai quante volte i ragazzi non approvano le mie scelte? Ma non ci siamo mai detti "addio.". –spiego.
H: Stefany non è Louis, Albert o Mike. Stefany è diversa. E' pur sempre un ariete. –ridacchia.
Dimenticavo la sua fissa per l'oroscopo.
Alla sua ultima affermazione alzo gli occhi al cielo e provo a farla ragionare, anche se ottengo scarsi risultati.
Fortunatamente a salvarmi c'è Mike, che la chiama più volte per discuterne.
La invito ad aver un confronto col suo amato e torno alla fantastica lezione di italiano.
STAI LEGGENDO
Te O...?
ChickLit*COMPLETA* Ashley Scott, una ragazza ventenne con una pessima reputazione, ma sempre pronta a difendere sé stessa e gli altri. Non ha paura di niente e di nessuno e si fa rispettare, anche se in modo sbagliato. Trascorre le sue giornate con i suoi t...