Ci stendiamo sul letto con l'intenzione di riposare cinque minuti, ma come previsto non va a finire proprio così.
Ci guardiamo intensamente negli occhi e sorridiamo come ebeti.
Sembriamo due ragazzini con la loro prima cotta.
Lo bacio intensamente e questa volta trasformo il bacio romantico in un bacio più sensuale.
Non si lamenta, gli piace.
Mi metto su di lui, gli tolgo la maglietta verde come i suoi occhi e lui fa lo stesso con la mia.
Mi sorride e inizia a sbottonarmi anche i jeans.
Mi alzo per sfilarmeli e rimango in intimo.
DC: Il tuo intimo si abbina perfettamente ai tuoi occhi.
Annuisco e gli sbottono i jeans, gli abbasso la cerniera delicatamente fino a farlo rimane in boxer.
Gioco con gli addominali, non sono scolpiti, è magro, ma gioco con quel po' di addominali che si ritrova.
DC: La tartaruga dorme. –scherza.
Rido sotto i baffi senza smettere di baciargli il corpo.
Sono ancora seduta su di lui, quando inizio a saltare delicatamente sopra il suo pene, so che si sta facendo male, siamo ancora "vestiti" e questo mio comportamento lo sta facendo eccitare.
Mi prende dai fianchi e mi invita a continuare nonostante la sofferenza.
Mi stacca il reggiseno così rapidamente che quasi non me ne accorgo.
Mi fa mettere sotto di lui e mi sfila anche le mutandine in pizzo blu.
Inizia a baciarmi il collo, per poi scendere sempre di più.
Arriva alla figa e non la lecca, la guarda solamente per poi tornare su.
Sorride nel vedere il mio sguardo interrogativo e mi bacia.
Tocca delicatamente le labbra, non quelle della bocca, e continua a farlo per un po'.
Le tocca senza mai entrare.
Ora è lui che fa soffrire me.
Lecca i capezzoli e dopo fa partire una lunga limonata, quasi infinita.
Si alza improvvisamente, mi prende le mani e mi fa alzare.
Coglie il reggiseno che era sul pavimento e mi aiuta a metterlo.
Prende la sua maglia e se la rimette.
Stessa cosa fa con il jeans.
Prendo i miei vestiti e lo imito.
Non capisco.
A: C'è qualcosa che non va?
DC: Dovevamo riposare no? –chiede mettendosi sotto le coperte.
A: Ti stai vendicando così con me? –alzo gli occhi al cielo.
Finge di dormire e non risponde.
Mi sdraio accanto a lui e sento il suo braccio avvolgermi.Sono le sette di sera e ci siamo appena svegliati.
Siamo diretti al suo bar, in cui dovrebbe lavorare.
E' in netto ritardo e ha detto al responsabile che aveva una visita medica.
A: La visita medica era dal ginecologo?
DC: Scema. –ridacchia.Entriamo insieme nel bar e il responsabile non appena ci vede insieme capisce al volo la situazione.
Sorride e non gli dice niente.
Mi siedo al tavolo e noto solo dopo che a due tavoli da me ci sono i ragazzi.
Mi avvicino per salutare e Louis prende il telefono come fonte di distrazione da me.
M: Rimani con noi?
A: Non preoccupatevi, quel tavolo sente la mia mancanza.
M: Ma che dici? Resta con noi.
L: Non costringerla, non vuole.
AL: Vado io con lei. Ci vediamo dopo.
Ci sediamo al tavolo da soli e mi chiede spiegazioni su me e Cooper.
A: Non siamo fidanzati. –dico convinta.
AL: Vi frequentate. –sorride malizioso.
A: Sì, ma non abbiamo consumato se può interessarti.
AL: Oh Eccome se mi interessa!
Alzo gli occhi al cielo e arriva proprio lui per le ordinazioni.
Albert ordina un frappè al cioccolato, mentre io una cioccolata calda con panna.
Ce li porta quasi subito e questa volta niente cuoricino sulla cioccolata.
In cambio però, dopo pochi minuti, torna e mi porta un girasole.
Lo guardo interrogativa, mi sorride e ammicca per poi andare via senza dire una parola.
Sorrido inconsciamente e Albert inizia a prendermi in giro.
AL: Sei cotta sorella.
Mike mi raggiunge ridendo e si unisce ad Albert per prendermi in giro. Louis infastidito esce dal bar da solo.
A: Volete smetterla? –li imploro.
M: Lo ammetto, non mi è simpatico, però è oggettivamente un bel ragazzo.
A: Molto carino. –arrossisco.
M: Non ci credo, sembri me alle scuole medie quando riuscivo a conquistare le più ambite della scuola. –ridacchia.
AL: Anche Cooper è desiderato al College. –mi informa. – Voi, forse, non lo sapete perché vi impegnavate solo a dargli fastidio, ma metà squadra di cheerleaders lo vuole. Ha il suo fascino.
A: Ed è estremamente romantico. –dico ancora arrossita guardando il girasole.
M: L'abbiamo persa. –dice abbracciandomi.
Mi dà un bacio sulla fronte e solo dopo si accorge dell'assenza del suo migliore amico.
Gli arriva una notifica sul telefono e gli cresce un sorriso spontaneo sul viso.
A: Ah e poi sono io quella che nasconde i segreti! –lo prendo in giro.
M: Non ho segreti. –dice senza togliere lo sguardo sul telefono.
A: Chi è?
M: Nessuno.
AL: Io non so niente. –alza le mani.
M: Hana. –sussurra.
AL: Hana Evans? –chiede sconvolto.
M: Quante Hana conosci fratello? –chiede retorico.
AL: E' più sconvolgente di Ashley e David...
M: Non esageriamo...
A: Vi frequentate? –chiedo curiosa.
M: Da qualche giorno.
A: Non pensavo potesse essere la tua tipa...
M: Nemmeno io. –ridacchia.
AL: Che ci hai trovato in quell'oca?
A: Sei geloso? –lo prendo in giro.
M: E' carina.
Cambiamo argomento non appena entrano Stefany e Hana in felice compagnia.
Si avvicinano, ci salutano e Anderson come sempre ci deve lasciare qualche sua fantastica perla di saggezza.
Si siede al tavolo di fronte a noi e rimane a fissarmi per tutto il tempo.
Infastidita chiedo ai ragazzi di lasciare il bar, paghiamo e andiamo via.
Andiamo a farci un giro tutti e tre insieme ed è strano uscire in tre e non in quattro.
Devo farci l'abitudine perché tra me e Louis non potrà mai esserci una semplice amicizia.
E' strano come due persone, che si amavano, in un arco di tempo brevissimo, nemmeno si guardano in faccia.
Questo succede perché non si riesce a mettere da parte il passato e non si sa gestire la situazione piena di ricordi.
E' come quando apri un album di vecchie foto e devi cercare di non commuoverti, è quasi impossibile, e cosa fai? Lo chiudi.
Io e Louis siamo un album di vecchie foto che non deve essere riaperto.
Rimango pensierosa per tutta la sera e i ragazzi se ne accorgono.
AL: Ti manca? –chiede dal nulla.
A: Non volevo perdere anche la sua amicizia oltre che il suo amore. –dico con gli occhi lucidi.
Mi abbracciano fortissimo e mi consolano come solo loro sanno fare.

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Te O...?
ChickLit*COMPLETA* Ashley Scott, una ragazza ventenne con una pessima reputazione, ma sempre pronta a difendere sé stessa e gli altri. Non ha paura di niente e di nessuno e si fa rispettare, anche se in modo sbagliato. Trascorre le sue giornate con i suoi t...