35

83 2 0
                                    

E' mezzanotte, finalmente possiamo scartare i regali presenti sotto l'albero.
Brian si sveglia, come se sapesse che ci sono regali anche per lui, lo prendo in braccio e mi siedo a terra accanto a Louis, sul tappetino, per aprire i regali che ci devono distribuire i nostri genitori.
Io e Louis abbiamo due regali a testa, mentre il piccolo ne ha quattro.
Apro io quelli di Brian con più enfasi di una bambina di tre anni.
Louis ride per tutto il tempo ed io ogni tanto gli mando un'occhiata malefica.
Mamma: Ora potete scartare i vostri. –sorride.
Apro prima quello di mia madre, è una collanina di oro bianco con il mio nome, la stringo fortissimo e la riempio di baci. Aspetto Louis che finisce di scartare il suo regalo, sempre da parte di mia madre, è il jeans della Levis che voleva da un sacco di tempo. La ringrazia e riprendiamo a scartare il secondo regalo, contemporaneamente.
Lui ha ricevuto il profumo One Million, il suo preferito, mentre io ho ricevuto dei decolté neri molto carini. Ringraziamo felici e ci rispondono con un sorriso sincero.
L: Non hai finito di scartare. –mi sussurra.
Mi invita a seguirlo nella sua stanza, lascio Brian nelle braccia del suo papà e lo raggiungo con parecchia ansia addosso.
Spero non voglia regalarmi il suo cazzo, non ora, non posso.
L: Perché mi guardi preoccupata? Non ti voglio scopare. –ride.
A: Coglione. –alzo gli occhi al cielo.
Prende una busta dall'armadio, me la passa e la apro curiosa di sapere il suo contenuto.
E' il profumo di Victoria's Secret, quello che mi regalava sempre, il mio preferito in assoluto.
L: So che è quasi finito quello che ti ho regalato l'anno scorso. –sorride.
Lo abbraccio fortissimo e lo ringrazio mille volte.
A: Anch'io ho un regalo per te. –dico guardandolo negli occhi.
Siamo vicinissimi.
I nostri sguardi non si staccano nemmeno per un secondo.
I visi si avvicinano sempre di più, il suo respiro è sul mio.
Avverto il battito del suo cuore.
E' veloce.
Appena ottengo il giusto coraggio e la giusta forza, gli prendo il viso e lo bacio intensamente.
A: Buon Natale Louis. –sorrido.
L: A te. –sorride per poi riprendere a baciarmi.
Afferra la mia mano, mi porta con sé a chiudere la porta della stanza a chiave e prestiamo attenzione a fare tutto silenziosamente per non farci scoprire dai nostri genitori. Non penso li entusiasmi avere i loro figli che scopano nella stanza accanto, perché so che è questo che sta per accadere.
L: Quindi vi siete lasciati? –chiede portandomi sul letto.
A: Sì.
L: Sapevo saresti tornata da me, prima o poi. –afferma.
A: Io non me ne sono mai andata, Louis.
Annuisce e limoniamo intensamente.
Non è una limonata romantica, quelle limonate che c'erano tra me e Cooper, sono limonate piene di passione. Va bene così.
Bottone dopo bottone, è a dorso nudo.
Mi siedo in braccio a lui con la faccia rivolta verso la sua, lo bacio e mi lascio spogliare.
Gli sfilo i jeans con il suo aiuto e rimaniamo entrambi in intimo.
L: Tu hai un capo in più. –mi fa notare.
Ridacchio e lo lascio procedere nello sbottonare il mio reggiseno in pizzo nero.
Continuo a baciarlo ovunque, rimanendo sulle sue gambe, mi afferra dal sedere e mi avvicina di più a lui, facendo incontrare indirettamente la mia figa con il suo cazzo.
Non siamo ancora completamente nudi e il suo tocco delicato con le dita sulla mia parte intima, mi fa soffrire e non poco.
Gli mordo il lobo, il suo punto debole, lui ricambia mordendomi il capezzolo destro, il mio punto debole, che solo lui conosce.
Ridacchia nel vedermi ansimare, gli tolgo i boxer di prepotenza e questo lo fa ridere sempre di più.
L: A quanto pare David era loffo a letto. –mi prende in giro.
A: Non è così, non rovinare tutto, ti prego.
Non aggiunge altro, mi toglie le mutandine, le lancia insieme ai suoi boxer e mi mette sotto di lui, distesa sul letto.
Inizia baciandomi, la guancia, il collo, il seno, dove si sofferma per un po', continua sulla pancia, per poi arrivare vicino la vagina, dove lecca intensamente.
Quando sente i miei gemiti, sorride e ammicca.
La sua lingua è poesia.
Successivamente, infila due dita dentro e siccome il mio buco è abbastanza dilatato riesce a metterne tre quasi subito.
Arrivato sul punto G, preme con forza, ma non troppa, per poi fare avanti e indietro con le dita, in modo estremamente delicato.
Ricomincia a baciarmi appassionatamente, continua mordendomi il collo e mi lascia un succhiotto appena sopra la clavicola.
Fantastico! Andrò in giro con la sciarpa anche in casa.
Lo afferro dalle braccia e con il suo aiuto, mi metto sopra di lui, mi lascio penetrare e contemporaneamente mantengo un ritmo costante e piacevole col bacino, le sue mani possenti sono sui miei fianchi e i suoi occhi sono sui miei.
Mi piego per baciarlo, prima di iniziargli a fare un pompino, non vuole che si limoni dopo il sesso orale, quindi mi godo l'ultima limonata del giorno.
Non gli faccio nessun succhiotto, non ne sono capace.
Gli bacio il collo, il petto per poi scendere sempre di più.
Arrivata sul suo pene, apro la bocca e col suo aiuto faccio avanti e indietro con il capo, succhiando e leccando in modo simultaneo.
Dopo qualche minuto lo faccio venire e mi spunta un sorriso spontaneo, non appena finisco di ingoiare lo sperma.
Mi sorride e ammicca subito dopo.
Abbiamo entrambi l'affanno, siamo abbastanza stanchi, così mi sdraio accanto a lui, poggio le mie gambe sulle sue e porto il suo braccio intorno al mio collo, con l'altra mano mi aiuta a portare su il piumone, in modo tale da stare al caldo, nonostante la nostra nudità.
L: Grazie piccola. –sussurra.
Annuisco e chiudo gli occhi per poi addormentarmi quasi immediatamente, grazie ai suoi grattini.

Te O...?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora