29

81 1 0
                                    

Stiamo cenando allegramente, tutti insieme, ogni tanto mia zia rivolge lo sguardo curioso verso Louis e lui le sorride imbarazzato.
E' seduto di fronte a me, ma non mi ha ancora degnato nemmeno di mezzo sguardo.
Fino a quando mamma non mi chiede di David e come mai non è con noi.
A: Abbiamo festeggiato prima, si sarebbe sentito a disagio a festeggiare nuovamente, ma in famiglia. –mento con la mia recitazione da premio Oscar.
In realtà non gli ho nemmeno chiesto di venire, non mi andava di avere David e Louis seduti allo stesso tavolo. Sono sicura che lo avessi invitato, non avrebbe esitato nell'accettare, odia che io passi del tempo nella stessa casa del mio ex.

Zia Teresa: Come mai non vivi con loro? –si rivolge a me.
Ancora con questa storia...
L: Altrimenti il suo nuovo amichetto è geloso. –mi punzecchia.
Zia Teresa non riesce a trattenere la risata e io fulmino entrambi.
A: Sto bene nel College. –mi difendo.
Zia Teresa: Ti manca un anno, se non sbaglio...Dopo verrai qui?
A: Non programmo la mia vita da oggi al 2025. –rispondo acida.
L: Andrà a convivere con David, sennò rischia di mettere le telecamere in casa. –continua.
Zia Teresa: E' così geloso? –chiede curiosa.
MJ: Anch'io sono un tipo geloso, però permetto a tua madre di fare tutto. Se domani mi dovesse chiedere di andare a trovare tuo padre, non glielo proibisco.
L: Che c'entra, tu fai di cognome Jones, è normale.
Non capisco dove voglia puntare con queste infinite frecciatine.
A: E' geloso, come ogni persona che tiene al suo partner. –rispondo guardando Louis.
L: Qui si tratta di fiducia, quella che da parte sua non esiste.
Abbasso lo sguardo e vengo salvata da mia madre che si trova seduta alla mia destra.
Mamma: Io sono molto gelosa di Mark, nonostante questo mi fido di lui. –dice tenendo la sua mano stretta.
Zia Teresa: Siete giovani, dovete ancora capire il valore dell'amore. –dice filosoficamente.
A: Io l'ho capito. –sorrido.
L: Con quel nerd del cazzo? –chiede irritato.
A: No. –rispondo convinta.
Zia Teresa ci guarda entrambi e alza gli occhi al cielo.
Concludiamo la cena con una splendida torta rosa e poi ci dirigiamo tutti in giardino per chiacchierare un po'.
Solitamente i giovani stanno con i giovani e i vecchi con i vecchi, ma in questo caso io sto con mia zia e lui con il resto della famiglia.
Io e mia zia ci siamo sempre dette tutto, in fondo ha solo otto anni in più di me. Siamo come sorelle.
Ci sediamo sul prato verde e iniziamo a parlare di questa situazione a lei strana.
Zia Teresa: E' estremamente geloso. –mi fa notare.
A: Mi dà fastidio.
Zia Teresa: E invece no...ti piace il suo modo di fare.
A: No, davvero. Ha detto di non volermi essere nemmeno amico, ha detto che non prova niente per me e che mi ha dimenticato, abbiamo preso due strade diverse, ma sembra di aver preso una strada che si incrocia con la sua. –sostengo nervosa.
Zia Teresa: Hai preso la strada sbagliata. –sorride. –Tu ami lui. Lui ama te. –continua. –Ashley, quello che provi per questo nuovo ragazzo, è attrazione, l'amore è tutt'altro. –conclude.
A: Non sto con una persona per tre mesi se c'è solo attrazione.
Zia Teresa: Hai paura di rimanere sola. Parlamene un po', com'è? –chiede dolcemente.
Mi piace quando mia zia si trasforma in una perfetta psicologa, in fondo, è proprio questo il suo lavoro.
A: David è...-sorrido spontaneamente.- bello, intelligente, premuroso, geloso, ma non troppo, gentile, dolce, estremamente romantico...
Zia Teresa: E i difetti dove sono? –chiede.
A: Forse, un difetto è che è parecchio nerd. –ridacchio.
Zia Teresa: Ti ricordi quando mi parlavi di Louis? Quasi lo odiavi, invece eri e sei semplicemente innamorata. Ami una persona quando accetti anche i suoi difetti. E tu di Louis, hai accettato tutto. A David associ solo aggettivi positivi, perché sei cotta, ma quella cotta che va via tra un paio di mesi... Non voglio essere cattiva, ma è così Ash. –spiega. –Stai con David, perché pensi che sia la perfezione, intelligente, bello e premuroso, cosa vuoi di più? Ma il perfetto dopo un po' stanca. Diventa monotono. E vuoi sapere una cosa? Al liceo, il mio fidanzato era come David, poi mi ha spezzato il cuore, perché si rivelato tutt'altra persona, la perfezione non esiste, se c'è non è vera, le maschere dopo un po' si tolgono da sole. –conclude.
Mi limito a sorride ed annuire per poi unirci agli altri che parlano di lavoro e futuro.
Due argomenti che le mie orecchie odiano sentire.
MJ: Ashley, c'è qualcosa che ti piacerebbe fare in futuro?
A: Sì. –sorrido. –La scrittrice.
MJ: Scrivi?
A: Sì, romanzi rosa più che altro.
MJ: Interessante. Hai già provato a spedire le bozze a qualche casa editrice?
A: Non ancora.
L: E' molto brava. –afferma a mia grande sorpresa.
MJ: Ah, come lo sai tu? –ridacchia.
A: Al College. –mento.
L: Già.

Sono le 2am, così ognuno torna a casa propria, io vengo accompagnata dai miei zii, nonostante Mark volesse che almeno oggi rimanevo a dormire da loro, ma la mia recitazione come sempre ha ricevuto i suoi guadagni.
Il College è deserto in questo periodo, forse la mia camera è l'unica occupata.
Non cammina un cane.
A parte una persona che anche a quest'ora deve infastidirmi.
D: Com'è andata la festa?
A: Tutto bene, ora lasciamo dormire, ti prego.
D: Non avevo intenzione di disturbarti. –ridacchia.
Sorrido e apro la mia stanza senza nemmeno salutarlo.
Sono stanca e pensierosa, non voglio parlare con nessuno.
Da domani inizio a studiare mattina e sera, dato che dopo la pausa natalizia, ci sono gli esami e se continuo così non ne passo nemmeno uno. 

Te O...?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora