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Sono fuori casa di Louis, in macchina, aspettando di riprendermi.
Non sono mentalmente stabile per mettermi alla guida.
Stavo fissando il vuoto, quando vengo spaventata da quel cretino di Dylan che entra in macchina senza avvisare.
D: Lo spii? –chiede divertito.
A: No.
D: E allora che ci fai fuori casa sua parcheggiata?
A: Pensavo.
D: Devo stare attento, potrei trovarti fuori casa a pensare un giorno di questi... -mi prende in giro.
A: Coglione. –sbuffo.
D: Che è successo Scott?
A: Ero venuta-
D: Questo lo so, non appena mi hai visto, dimmi qualcosa che non so. –m'interrompe.
A: Dicevo, ero venuta a trovare Louis, pensavo non stesse bene dopo ieri...
D: E invece? Sta alla grande?
A: Direi di sì.
D: Che vi siete detti?
A: Niente.
D: Hai visto che sta bene e sei andata via? –ridacchia.
A: Dylan ottima recita, ma non ci casco, so che sai tutto.
D: Recentemente io e Louis parliamo poco, io sono impegnato con la mia ragazza e lui con la sua.
Alzo gli occhi al cielo e non gli rispondo.
D: Vuoi rimanere qui?
A: No, sto andando al bar, vieni con me o la tua fidanzatina è gelosa?
D: Andiamo.
Metto in moto l'auto e andiamo verso il bar.
Entro e David non appena mi vede in compagnia di Dylan mi guarda interrogativo.
Mi siedo al tavolo e ci raggiunge quasi subito.
Ordiniamo due frappè e chiacchieriamo tranquilli, come non è mai successo fino a questo momento.
D: Sei una bella ragazza Ashley, te lo dico con il cuore in mano, ti vengono dietro tanti ragazzi, non devi stare male sempre per lo stesso. Non te lo meriti.
Sembra sincero, ed è strano.
D: Tu e Stefany siete le più ambite al College, inizia a valutare qualche ragazzo a cui non hai mai pensato. –mi consiglia.
A: Vogliono solo scoparmi, come te d'altronde.
D: Io voglio solo scoparti, perché non andremo mai d'accordo.
Sorseggio lentamente il frappè e contemporaneamente ascolto le perle di saggezza di Anderson, che vengono interrotte dalle oche, che non appena ci vedono vengono dritti verso di noi e si siedono senza dire nulla.
D: Stavo convincendo Ashley a venire alla festa stasera. –ammicca complice.
S: Quindi verrai?
A: Probabilmente. –ammicco a mia volta.
Finito il frappè, Dylan si alza veloce e corre a pagare.
Offre lui.
Lo ringrazio e lo lascio solo con la sua fidanzata.
Intanto ricevo un messaggio da Louis, al quale visualizzo e non rispondo.
Insiste facendomi mille telefonate e infastidita dal suo comportamento spengo il telefono.
Entro in camera, prendo i libri e inizio a studiare.
Bussano alla porta e successivamente entrano.
Sono Mike e Albert.
A: Se vi ha mandato il vostro amichetto, così come state entrando, potete uscire. –dico acida mantenendo lo sguardo sul libro di storia moderna.
AL: Ti siamo venuti a prendere per andare da Dylan.
Si siedono sul letto e aspettano una mia risposta positiva nei confronti della loro proposta.
M: Ci divertiamo. –aggiunge.
Mi giro verso di loro, sorrido ironica e ritorno a sottolineare.
M: Ashley tu e Louis dovete chiarire.
Rido sotto i baffi e lo ignoro totalmente.
Sapevo che sarebbero venuti come piccioni viaggiatori.
M: Vieni alla festa. Non ti chiedo molto. –continua a fare il monologo.
Mi alzo, prendo un vestitino rosso a tubino scollato dietro, mi cambio in bagno, esco truccata, lavata e vestita, apro la porta e indico loro di andare.
AL: Hai il mutismo selettivo? –mi prende in giro.
A: Non fatemi cambiare idea. –li minaccio.
Andiamo in macchina di Mike e ci dirigiamo verso questa dannata festa.
Spero sia l'ultima di tutto il semestre.
All'ingresso ci sono Dylan e Louis che ridono appassionatamente.
Vado avanti a passo svelto ma vengo bloccata dalla spalla.
DC: Bel lato b. –sussurra.
A: Grazie, lo so.
DC: Che ci facevi con Anderson oggi?
A: Mi ha presa in ostaggio. –rido.
DC: Vuoi qualcosa da bere?
A: Va bene.
Ci fermiamo al bancone del bar, ordiniamo due drink alcolici e beviamo insieme.
Louis vedendomi con David a ridere e scherzare non fa nessun passo verso di me.
Fa strano anche a me ridere con lui, però non posso essere sempre cattiva, forse.
Nemmeno il tempo di dirlo, che non ci penso due volte a fargli uno scherzo.
Lo invito a farsi due passi a bordo piscina.
Non appena si crea la situazione giusta, con tanta nonchalance lo spingo in acqua.
Mi guarda malissimo e inizia urlare "Me la pagherai!".
Gli rido in faccia e si accodano anche Mike e Dylan.
M: Non cambi mai. –dice ridendo.
Louis mi raggiunge correndo e scoppia a ridere.
L: Che combini senza di me?
Non rispondo e vado da Albert che è seduto sulla sdraio da solo.
AL: Hai esagerato.
A: Non ti capisco, perché ti sta così tanto a cuore in questo periodo?
AL: Il gioco è bello quando dura poco.
Louis interrompe la nostra conversazione e stufa della situazione mi allontano di nuovo.
Mi rincorre e riesce a bloccarmi dal braccio sinistro.
L: Non puoi fuggire per sempre. –mi fa notare.
A: Non voglio parlarti.
Mi lascia andare quasi subito, vado in bagno e trovo David che si sta asciugando con il phon.
Scoppio a ridere e lui mi guarda male, ma subito dopo ride insieme a me.
Non capisco come faccia a essere così tranquillo anche quando viene trattato male.
Voglio la sua pazienza.

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