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Sono le 08:00 di mattina, scendo ad accompagnare il piccolo Brian all'asilo nido, mentre Louis va a lavoro con suo padre.
Sto per entrare in macchina quando vengo fermata da una vocina sottile e fastidiosa.
Marie.
A quest'ora non la reggo.
Entro in macchina ignorandola e mi raggiunge avvicinandosi al finestrino.
A causa del vento i suoi capelli rossi entrano in macchina ancor prima del suo viso sempre troppo truccato.
MD: Non pensavo avessi un figlio.
A: Io invece che eri stupida l'ho sempre pensato. –dico cattiva.
MD: Sono cambiata, non ho nessuna intenzione di mettermi tra te e Louis, dammi una possibilità.
A: Non hai amici Marie?
MD: Gli altri ragazzi sono tedeschi e italiani, non andiamo molto d'accordo.
A: Sono italiana anch'io, fai finta sia una di loro. –sorrido ironicamente.
MD: Louis ha accettato di essere mio amico, accettalo anche tu.
A: Io e Louis siamo due persone diverse con due idee diverse e due vite diverse.
MD: Vi siete lasciati?
A: Per tua sfortuna, no. –sbuffo. –Ora lasciami accompagnare mio fratello all'asilo.
Si allontana dalla macchina dispiaciuta e torna in casa, che con grande gioia e fortuna è proprio accanto alla mia.

-Ho saputo che sei diventato molto amico della rossa. –scrivo a Louis.
- Eravamo già amici, ci siamo sempre sentiti, lo sai. –risponde dopo un secondo.
Visualizzo e lascio il telefono in macchina per poter portare Brian all'interno dell'aula.
Saluto le maestre e torno a casa per cucinare e aiutare mamma con le faccende di casa.

Mamma: Quando hai intenzione di trovare lavoro?
A: Sto cercando.
Mamma: Che hai? Sei strana.
A: Niente.
Corro nelle stanze per fare i latti e camminando noto che ho 12 chiamate perse di Louis.

-Ho da fare adesso, ne parliamo quando torni.

Visualizza e mi risponde con l'emoji del bacio.
Gran bella risposta.

Dopo qualche ora, arriva l'ora di pranzo e arrivano anche gli uomini della casa, incluso il piccolo.
L: Le maestre non si fidavano, non volevano darmelo. –ridacchia poggiandola nel suo box dei giochi.
A: Evidentemente hanno capito che sei inaffidabile.
MJ: Ragazzi, che succede?
Mamma: Abbiamo accettato la vostra relazione, però quando litigate o litigate da parte o ci rendete partecipe della vostra discussione.
A: Preferisco la prima.
L: Non abbiamo litigato. –sorride.
Subito dopo aver finito di mangiare ci dirigiamo in giardino e parliamo un po' di questa situazione, fin quando non è una chiamata di Marie a disturbarci.
MD: Caffè?
L: Ora non posso, ci sentiamo dopo?
MD: Okay a dopo.
A: Menomale non voleva mettersi in mezzo...
L: Non ci dividerà.
A: Non frequentarla, non mi piace.
L: A me non piace David in questo periodo ma non ti dico niente.
A: Non vado a prendermi un caffè da sola con lui.
L: Avrei portato anche te.
A: Te lo sogni!

- Tra 4 ore parto, ci vediamo prima?

- Okay Mike, tra dieci minuti al solito bar.

A: Mi ha scritto Mike, vuole salutarci, vieni?
L: Andiamo.

Lo ignoro per tutto il tragitto e una volta arrivati al bar ci sediamo vicino a Mike e Hana e ordiniamo quattro frappé al cocco e cioccolato.
M: Vi vedo strani, che succede?
H: Non sarà mica per Marie...?
A: Non parliamo male di Marie che qui c'è il suo migliore amico.
M: Ho capito tutto. –sospira- Ashley dovresti imparare a fidarti di più di lui.
A: Mi fido di Louis, non mi fido di lei.
H: Non ha tutti i torti...
L: Non permetterei mai di mettere il bastone tra le ruote.
A: Amore sappiamo benissimo com'è.
M: E' anche bona. –ridacchia.
H: Coglione.

Usciamo dal bar e incrociamo Marie insieme a David, che ci fanno insieme quei due?
MD: Come vedi i tuoi amici mi stanno dando fiducia.
DC: Ash! Come va?
A: Bene, grazie.
Prima di salire in auto abbraccio forte Mike e Hana che scoppiano a piangere e poi ritorno finalmente a casa.
A: Se volevi potevi restare.
L: Voglio stare con te.

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