Lo vedo.Justin è proprio qui nella sua stanza e dorme beatamente nel suo letto.
Il mio ragazzo si è dimenticato di venirmi a prendere. Un'ipotesi ipotesi che non volevo fosse vera.Non ho parole.
Lascio il piccolo trolley dietro di me e mi siedo sul letto vuoto affianco al suo. Ho gli occhi colmi di lacrime. Come può essersene dimenticato se ne abbiamo parlato tanto nei giorni scorsi? Io non ho chiuso occhio stanotte per la contentezza di poterlo riabbracciare, mentre lui cosa ha fatto di tanto importante per non svegliarsi? Non so cosa pensare.
Potrei fare tante supposizioni su cosa possa essere accaduto per non svegliarsi, ma appunto sono solo ipotesi. Non voglio svegliarlo, voglio vedere fino a che punto può arrivare. Non ci sono proprio nei suoi pensieri?! Si è dimenticato completamente?
Questa è la prima volta che metto piede nella sua camera, non volevo di certo entrarci così, come una ladra, e con le lacrime agli occhi, ma si sa, la vita è imprevedibile.
Mentre aspetto che magicamente si ricordi di me, di avere una ragazza e di aver preso un impegno importante, mi guardo intorno, non sapendo cos'altro fare.
La camera non è molto grande come immaginavo. Nella parte sua della stanza ci sono poche cose in giro. Sul comodino ha solo una foto in una cornice blu, di noi due a New York, l'ultimo dell'anno mentre ci diamo un bacio con i coriandoli rossi che scendono su di noi, e dietro di essa, un'altra cornice grigia di lui e Pattie abbracciati e sorridenti di parecchio tempo fa, Justin in quella foto aveva più o meno quindici anni. Sulla scrivania ha solo libri, il suo pc e vestiti sparsi qua e là. Il solito disordinato, ma vedendo come è conciata l'altra parte della stanza, non posso lamentarmi di lui.
Il suo compagno di stanza, Dave, ha diversi poster attaccati sul suo lato della stanza di band che non conosco, di giocatori di basket e di donne completamente nude. Non ha nessuna foto di famiglia o qualcosa di personale in mostra. Sul comodino ci sono diverse bottiglie di birra vuote e una bottiglia di vodka liscia a metà. Intravedo preservativi sparsi sulla sua scrivania, per fortuna non usati, un posacenere strapieno di mozziconi di sigaretta, penne buttate a caso e fogli sparsi ovunque. Andrebbe fatta una ripulita.Diciamo che un'idea su come possa essere questo ragazzo me la sto facendo, ed ho paura che possa trascinare il suo compagno di stanza in qualsiasi cosa faccia. Justin non ha bisogno di persone che pensano solo a combinare casini senza darsi una regolata, sta uscendo da un periodo buio, è ancora molto vulnerabile e non voglio che ci ricaschi ancora, non voglio vedere più il suo sguardo perso, spento, non potrei sopportarlo di nuovo.
Spero comunque di sbagliarmi sull'apparenza di questo ragazzo.Sto già rimpiangendo Ryan. Se fossero partiti nella stessa settimana avrebbero potuto stare in una camera insieme, ma siccome Justin è dovuto partire prima e Ryan invece lo raggiungerà la settimana prossima, sono stati costretti a dividersi e stare in camere separate. Non posso che preoccuparmi di questa cosa. A Dave cosa potrebbe importare se Justin facesse qualcosa che non dovrebbe fare?
"Faith!" vengo scossa dai miei pensieri dalla voce assonnata di Justin. "Cazzo!" si da uno schiaffo sulla fronte e con uno scatto velocissimo si alza venendomi incontro sul letto affianco al suo, dove sono stata seduta per tutto il tempo. Si è ricordato di me a quanto pare..
"Faith, m-mi dispiace" mi dice sedendosi al mio fianco abbracciandomi e cercando poi un contatto visivo che non gli do. Non ci riesco, ma lui mi prende il mento e mi gira verso di lui.
"Ti sei dimenticato di venirmi a prendere Justin" dico con tanta delusione e gli occhi lucidi.
Non volevo che iniziasse così la nostra relazione a distanza. Già ora ci sono giorni in cui ci sentiamo poco, non immagino quando inizieranno le lezioni, i soliti allenamenti, le partite e il lavoro part-time, sarà peggio quindi? E poi perché stava dormendo invece di venirmi a prendere? Sono così confusa e arrabbiata!"No, io.." si mette le mani in faccia frustato. "Cazzo, no!" È nervoso. "Il coach Lambert mi è venuto a svegliare alle 6 stamattina, per l'allenamento, e quando sono tornato volevo riposarmi solo per 5 dannati minuti ma invece mi sono addormentato p-per non lo so nemmeno io" mi spiega dispiaciuto tirandomi verso di lui e stringendomi forte tra le sue braccia per poi darmi un bacio sulla testa. "Mi dispiace Faith, non volevo, non mi sarei mai dimenticato" continua mentre con una mano mi accarezza la schiena. Intanto io non rispondo. "Mi credi vero?" mi fa staccare e cerca di nuovo il contatto visivo. Una lacrima scende lungo la mia guancia. "Hey, piccola Faith mi credi?" mi rifà la domanda guardandomi addolorato vedendomi in questo stato.
Annuisco senza aggiungere niente. Gli credo, ma sono amareggiata. Stamattina me lo aspettavo in prima fila all'aeroporto, mi ero immaginata già la scena di lui che veniva verso di me con uno dei suoi sorrisi che amo, magari con un mazzo di fiori tra le mani per poi ritrovarci e stringerci l'uno nelle braccia dell'altro.
Justin mi asciuga le lacrime e mi prende il viso tra le sue mani. "Ti amo, non dubitare di questo nemmeno per un secondo" mi sussurra prima di baciarmi. Un bacio che mi tranquillizza e scaccia per il momento tutti i brutti pensieri, la delusione e le mie preoccupazioni.
"Come sei venuta qui?" mi domanda quando ci stacchiamo, poggiando la sua fronte contro la mia e le mani sulle mie guance. È ancora dispiaciuto, lo percepisco guardando i suoi occhi.
"Taxi" rispondo ovvia. "Ti ho chiamato tante volte" aggiungo ancora con un tono distaccato. Non sono arrabbiata ora che so il motivo, ma comunque non può passarmi subito, non riesco a far finta di niente perché avevo pensato a questa giornata in modo completamente diverso e alla fine mi sono solo illusa. "Non ha più importanza ora" aggiungo in un sussurro.
Justin abbassa la testa e si morde una guancia, forse sa, ha capito, che non tollererò un altro "mi dispiace", è inutile ormai, è tutto già fatto.
"Come ti trovi con Dave? C-che tipo è?" Dopo un breve silenzio decido che è arrivato il momento di cambiare discorso. È inutile continuare a stare così e prendermela con lui. Ha fatto l'allenamento, era stanco e si è addormentato, fine della storia.
"Beh..." fa un sospiro pesante e poi alza di nuovo la testa puntando gli occhi su di me. "Non è come pensi" dice indicando tutto il lato della stanza che non gli appartiene. "E' un tipo apposto, è uno spasso" mi dice scrollando le spalle.
"Certo, un tipo apposto" dico ironica roteando gli occhi. "Chissà quante ragazze porta in camera" indago.
"E' single, può fare quello che vuole" mi risponde. "Ma quando non ci sono io in camera" precisa subito dopo. "Perché dobbiamo parlare sempre di queste cose inutili?" domanda irritato. "Non ho bisogno di passare una notte con una qualsiasi, io ho te e non ho bisogno di nient'altro" mi dice abbastanza serio. Per tutta risposta allungo la mano sulla sua e gliela stringo.
"Un'ultima cosa" dico mentre Justin si lamenta. "Perché ci sono tante ragazze nel dormitorio maschile?" domando assottigliando gli occhi.
"Perché la maggior parte di quelle ragazze hanno passato la notte nelle camere con i ragazzi" spiega come se fosse già abituato a tutto questo.
Chissà come sarà a Boston, come mi troverò lì, come sarà la mia compagna di stanza, se riuscirò a farmi qualche amica, e sopratutto riuscirò ad abituarmi facilmente a tutti i cambiamenti ed avere nuove abitudini? Il giorno della mia partenza si fa sempre più vicino ed io ho l'ansia solo a pensarci!
"Ora la smetti di farti mille paranoie e pensi solo a me?" dice Justin prendendomi in braccio per poi sdraiarmi sul suo letto con lui sopra di me. "Allora ci riesci?" domanda ancora a pochi centimetri dal mio viso facendo scontrare i nostri nasi per farmi ridere. Ci riesce al primo tentativo.
Annuisco e annullo la poca distanza che ci divide, perdendoci così l'uno nell'altra, dimenticandomi per un po' di tutti i pensieri negativi, pensando solo a lui, lui e per sempre lui.
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SAME OLD LOVE 2
Fanfiction"Promettimi che ce la faremo" "Te lo prometto amore mio, e ti prometto che ci vedremo presto, prima di quanto immagini" Justin e Faith si sono lasciati così, con questa promessa e tanta speranza. Sono pronti a superare un'altra grande prova nella l...