20. Flashback

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JUSTIN

"Io non sto bene, con te non vivo più, non ce la faccio più." Le parole di Faith mi rimbombano nella testa. Non mi ha dato nemmeno il tempo di parlare, ed ora ha spento il cellulare. So di aver sbagliato, che la rabbia ha preso il sopravvento su di me, ma cazzo, volevo dirgli quanto mi dispiace. Fanculo. Tanto prima o poi deve riaccenderlo quel dannato aggeggio, e deve parlarmi. So che mi parlerà. Deve solo passargli la rabbia e si risolverà tutto, come sempre.

-flashback-

Esco dalla camera di Faith infuriato. Non faccio altro che pensare a quelle cazzo di polaroid dove la mia ragazza e quel dannato Steve, sembrano così intimi, in confidenza. Il modo in cui lui la guarda poi, è come se pendesse dalle sue labbra. E lo fa spudoratamente anche davanti a me, quindi non oso immaginare quando non sono presente come si comporta. E lei, lei è così ottusa per capirlo. Voglio averlo davanti in questo momento, mettere in chiaro le cose. Faith è mia, deve saperlo, deve tenerlo ben a mente perché sarà sempre così. Esco dal dormitorio femminile e metto piede in quello maschile con passo veloce e la vista annebbiata dalla rabbia, completamente. Fermo il primo ragazzo che incontro e mi faccio dire dove posso trovare la stanza di quello. Camera 32B. Senza nemmeno ringraziare il ragazzo lo scanso e cerco la stanza. Quando la trovo senza nemmeno pensarci un secondo busso in modo violento alla porta e subito mi si presenta davanti Steve, con quel sorriso del cazzo suo volto.

Sta per dire qualcosa, ma subito lo precedo, voglio che sappia che non sono qui per fare amicizia. "Vieni con me fuori" dico in modo gelido, mentre il suo amico, quel Sam, dietro Steve mi guarda chiudendo gli occhi a due fessure, per capire forse la mia presenza qui. Evito il suo sguardo e serro la mascella.

Steve entra in camera prendendo una felpa da sopra il letto infilandosela, essendo a petto nudo, e si chiude la porta alle spalle. Non dice nulla, mi fa segno con la mano di andare avanti mentre mi guarda impassibile, e questo comportamento mi fa stizzire ancora di più. Chiudo le mani formando due pugni e cammino a passo veloce uscendo fuori da quel dormitorio. Sto per esplodere. Vado verso il giardino, più o meno a metà strada, non voglio che qualcuno ci veda. Mi blocco sui miei passi e mi giro. La stessa cosa fa lui.

"Allora che vuoi dirmi?" Mi domanda sempre con un sorriso sul viso. Faccio una risata nervosa e scuoto la testa. Sa troppo bene cosa voglio dirgli.

"Sei abbastanza intelligente per capirlo da solo" lo rispondo avanzando verso di lui.

"Ti sbagli amico, non ne ho idea" dice, non togliendo quel sorrisino che mi irrita più di quanto non lo sia già. Sta cercando in tutti i modi di non far trasparire nessuna emozione. Non vuole darmi soddisfazioni.

"Io e te non saremo mai amici" metto in chiaro questa cosa, parlando a denti stretti. "Smettila di recitare la parte del bravo ragazzo, so cosa stai cercando di fare e indovina un po'?" mi avvicino ancora di più trovandomi faccia a faccia con lui. "Non ci riuscirai" gli punto un dito contro il petto.

"Non so a cosa ti stai riferendo" dice indietreggiando di un passo, come per evitare un contatto con me, mentre parla in modo tranquillo.

"Allora ti rinfresco la memoria" annullo la distanza che ha creato e stringo la sua felpa nella mano tirandolo verso di me. "Se non l'hai ancora capito, Faith è la mia ragazza, è fottutamente mia" parlo infuriato.

"Non è mica un oggetto" mi risponde facendo una piccola risata, mi sta sfidando ed io di pazienza non ne ho in questo momento. Gli tiro un pugno sul fianco con tutta la rabbia che provo. Penso solo a loro due insieme. Lui che la fa ridere al posto mio, la fa stare bene, e lei che si trova perfettamente a suo agio. Steve si piega in due per il dolore, non aspettandosi questa mia mossa. Dopo un po' torna eretto e mi guarda come a dire "sei pazzo". Ed ha ragione, probabilmente lo sono. Quando si tratta di Faith lo divento.

SAME OLD LOVE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora