17. Polaroid

826 24 23
                                    




JUSTIN

"Lui è Justin" Faith mi presenta alla sua compagna di stanza non appena entriamo in camera. È ancora a letto nonostante sia mezzogiorno. Durante il tragitto mi stava spiegando che nella settimana in cui non ci siamo sentiti ha legato molto con lei e sono felice di questo.

"Ciao Justin, sono Kaya" si strofina gli occhi e si alza venendo verso di me. "È un piacere conoscerti" aggiunge sorridendo.

"Anche per me" sorrido a mia volta. "Allora, com'è vivere con Faith, è una vera rompiscatole vero?" Prendo in giro la mia ragazza mentre la sua amica ride con me.

"Non immagini quanto!" Mi risponde Kaya stando al mio gioco mentre continua a ridere.

"Senza di me siete persi!" Si difende Faith dandomi un colpetto sulla spalla facendo la finta offesa.

"Certo, l'importante è essere convinti" risponde la sua amica ironica. "Io vi lascio soli, vado a vestirmi in bagno e poi vado un po' in ospedale" aggiunge guardando Faith.

"Certo, vai" Faith gli da un bacio sulla guancia e poi Kaya scompare in bagno dopo aver preso tutto il necessario.

"Mi piace quella ragazza" affermo sincero.

"Perché non puoi comportarti così anche con gli altri?" Mi domanda Faith, riferendosi ai suoi amici, mentre io sbuffo. Non lo so nemmeno io perché non riesco a dare una possibilità a quelle persone. Non ho avuto una buona impressione. Sono a disagio con loro, mi sento osservato, nonostante non vogliano darlo a vedere facendo tanto i simpaticoni e poi Steve... cazzo, mi da i nervi solo sentire il suo dannato nome.

"Perché va in ospedale?" Chiedo evitando la sua di domanda. Faith rotea gli occhi, vorrebbe replicare ancora, ma poi non lo fa.

"Ha sua nonna in ospedale, è una lunga storia" sussurra per non farsi sentire dalla ragazza in bagno. "È l'unica famiglia che gli è rimasta" aggiunge dispiaciuta. Annuisco afflitto e decido di non fare altre domande.

"Uhm.. che vogliamo fare dopo? Dove mi porti eh?" Mi avvicino a lei stringendola tra le mie braccia dandogli continui baci sulla guancia per farla ridere. Riesco nel mio intento.

"Possiamo andare in centro e poi andare a mangiare in un ristorante che andai con papà e Rosalie, si mangia benissimo" propone contenta. Annuisco guardandola sorridere e la stringo ancora forte a me. Voglio godermi a pieno questa giornata insieme a lei, in santa pace, senza litigare. La voglio avere tra le mie braccia con questo sorriso sul volto.

"Raccontami del lavoro" mi dice dandomi un bacio a stampo e staccandosi da me per cambiarsi. Abbiamo fatto una doccia in albergo stamattina e lei ha dovuto mettersi una mia tuta non avendo con se nulla. È enorme addosso a lei, ma è così dannatamente bella anche così. Faith si gira verso di me per ascoltare la mia risposta ed io mi mordo il labbro non riuscendo a smetterla di guardare.

"M-mi trovo abbastanza bene in quello studio, il capo è uno molto conosciuto, dopo la laurea potrebbe farmi avere un posto in una delle sue imprese, prendere parte a dei progetti" gli spiego mentre Faith prende dei vestiti dall'armadio e comincia a spogliarsi davanti a me.

"Smettila di guardarmi così" mi da le spalle per non farmi notare il suo imbarazzo, ma è troppo tardi. È rossa in viso. Dopo tutto questo tempo gli provoco ancora quest'effetto. Sorrido anche se lei non mi vede. Mi avvicino a lei e la stringo a me con la schiena contro il mio petto.

SAME OLD LOVE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora