22. L'amore non basta

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Mi sento il cuore in gola. Le lacrime scendono incessantemente sulle mie guance, e la pioggia continua ad abbattersi sulla città. Sono completamente fradicia, come minimo mi verrà il raffreddore, o la febbre.

Justin è entrato all'interno del dormitorio da un pezzo ormai. Mentre io sono seduta ancora su questa panchina. È come se fossi incollata su di essa. Non riesco a muovermi, a trovare la forza di alzarmi e mettermi a riparo.

Ho tra le mani questa scatolina verde e sono combattuta se buttarla nel cestino a qualche metro da me, o vedere cosa ci sia dentro, giusto per curiosità. Tanto ormai tutto quello che c'era da dire, è stato detto, e niente servirà ad aggiustare le cose.

Dopo averci rimuginato a lungo, decido per la seconda opzione. Prendo un lungo respiro e la apro con le mani che mi tremano ancora. C'è una collana al suo interno. Una catenina con un cuore pendente in oro. La prendo e solo quando il ciondolo si gira nelle mie mani, vedo scritto qualcosa. L'avvicino di più verso il mio viso in modo da leggere bene, e quando capisco, il mio cuore si spezza per la seconda volta. Anzi, cos'altro deve spezzarsi? Penso che ormai tutti quei pezzi si siano frantumati.

"Dove tu sei, lì io sarò" questa è la frase incisa sul cuore.

Non smetto di piangere.

Provo tanta rabbia. La nostra relazione è sempre stata una continua lotta. Siamo stati per anni a non confessare i nostri sentimenti, e ci stavo così male perché volevo che in qualche modo lui se ne accorgesse, e quando è successo, cosa abbiamo fatto? I primi mesi sembrava di star vivendo una favola certo, ma poi? Il lato peggiore di Justin è venuto fuori, avendo la meglio sulla parte buona, quella di cui sono sempre stata innamorata. Mi sono trovata ad avere affianco una persona che non faceva altro che respingermi, tirarmi fuori dalla sua vita. Lo stavo accontentando, ma poi sono ritornata sui miei passi. Sono ritornata da lui. A riprendermelo. E poi? Di nuovo tutto una merda. Non siamo riusciti a gestire la distanza, a capirci fino in fondo con due caratteri come i nostri, così diversi. Se certe discussioni si fossero evitate, forse non sarei qui, a piangere sotto la pioggia, con il cuore a pezzi ed una relazione ormai finita.

Suppongo che il destino abbia voluto così no?

Stringo la collana tra le mie mani pensando a quanto sarei stata proprio felice di riceverla per il nostro anniversario, e invece... non ci sarà proprio nulla da festeggiare. Abbiamo fallito.

Sobbalzo quando sento la suoneria del mio cellulare. Mi riporta alla realtà. Ad una realtà a cui ora devo abituarmi, per il mio bene. Una realtà senza Justin. Mi sento così stordita, smarrita. Rimetto la collana nella scatolina e la infilo nella tasca della felpa, prendendo invece il cellulare. È Ryan, ma non riesco a rispondere per l'acqua che bagna lo schermo. Decido quindi di farmi forza e alzarmi. Allontanarmi dal campus e mettermi a riparo fuori da qui.

Corro fino ad uscire fuori la struttura ed entro nel bar proprio fuori al college. Gli occhi di tutti i presenti sono su di me non appena metto piede all'interno del locale. Sono ridotta come uno straccio, ma non m'importa. Ordino una camomilla ed evito gli sguardi delle persone, andando a sedermi vicino ad un tavolino lontano da tutti. Prendo di nuovo il cellulare e chiamo Ryan.

"Faith ma che cazzo è successo? Sei qui?! Perché Justin è fuori di testa?" Non mi da nemmeno il tempo di parlare che subito mi riempie di domande. Se Ryan fosse andato a giocare anche lui la partita, mi avrebbe visto fuori al dormitorio, invece so che è infortunato, non è potuto partire con la squadra.

Non sa nessuno della mia presenza qui. Non l'ho detto nemmeno ad Ashley o Ronnie.

"L'ho lasciato Ry" dico con la voce strozzata dal pianto.

SAME OLD LOVE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora