Due settimane dopo..JUSTIN
Faith mi ha detto che il mal tempo non vuole abbandonare New York, ma onestamente non pensavo che facesse ancora così freddo ad aprile. Tira un forte vento, ed il cielo è grigiastro, pioverà sicuramente. Le strade sono sempre super affollate, anche più del solito. Oggi è Pasqua, e come in ogni festività, la maggior parte delle famiglie si riuniscono, andando da una parte all'altra della città. Io sono arrivato qui da circa un'ora, e nessuno sa che sono nella grande mela, nemmeno Faith. La mia di famiglia, o quel che ne rimane, è a Wallingford, e per quanto i rapporti con mio padre e la sua nuova moglie siano migliorati, festeggiare con loro non è nei miei piani. Non quest'anno. Tutti i miei amici oggi saranno ospiti a casa dei Carrington. Ashley, Ryan, Ronnie e Bryan sono qui da ieri, e quel che so è che a pranzo, tra poche ore, ci sarà anche Zayn, con la sua nuova ragazza, e persino il ragazzo di Kaya. Poi ci sarò io, appena tornato da Toronto per lavoro, pronto a fare una sorpresa a tutti, e sopratutto a Faith, ma non so se sarò ben gradito dal signor Carrington in persona.
"Signore, desidera qualcos'altro? Abbiamo anche delle uova del migliore cioccolato hershey's, se vi interessa!" Mi propone la donna dietro al bancone di questa nota pasticceria del centro. Non posso presentarmi a casa Carrington a mani vuote. Ho preso una red velvet e prenderò anche qualche uova di cioccolato, voglio fare bella figura nei confronti di Anwar e Rosalie. Dopo aver pagato e ringraziato a quella che penso sia la padrona, con una grande busta di carta tra le mani, contenente i miei acquisti, esco dal negozio, imbattendomi subito contro l'ultima persona che pensavo di poter mai rivedere. Steve. In un primo momento rimango di sasso, ed anche lui, poi cerco di abbozzare un sorriso, lieve, e non so come sia risultato a lui. Un sorriso forzato forse, sicuramente.
"Justin" il mio nome dalla sua bocca esce in modo freddo, senza emozioni. Guarda la grande busta tra le mie mani e poi mi scruta, quasi con disprezzo. Mi odia. Penso che se potesse, mi eliminerebbe dalla faccia della terra.
"Steve" ricambio il saluto con il suo stesso "entusiasmo". E come potrebbe essere altrimenti? Non ho mai nutrito simpatia per lui, sin dal principio. E' come se infondo, a quel tempo, sapessi già che lui sarebbe poi stata una delle tante cause della fine della mia relazione con Faith.
"A-auguri di buona Pasqua" cerca di essere gentile, ma gli riesce malissimo. Comunque non gli do peso, è inutile fingere, ci stiamo sul cazzo a vicenda.
"Auguri anche a te" ricambio, sempre molto freddo. È inevitabile.
"Quindi..." fa un sospiro. "Immagino che tu sia qui, a New York, per lei" si morde il labbro superiore prima di parlare. E' come se facesse fatica ad ammettere la realtà dei fatti, ed anche se io non ho ancora ammesso nulla, lui sa già la verità, l'ha capito, non è stupido.
Annuisco a malapena e lui non sembra per niente sorpreso di questo.
"Quindi siete ritornati insieme" constata Steve, con l'amaro in bocca ed io per un breve istante mi mordo la guancia.
"Non esattamente" rispondo vago, guardando la strada alle sue spalle, pur di non guardare più del dovuto lui. Sono tranquillo, o almeno sto cercando di esserlo, ma ritrovarmi oggi, faccia a faccia con lui, non è facile. Mi riporta a galla tutte le litigate passate con Faith a causa sua, a quanto sono stato male dopo, vedendo foto di lei insieme a lui, felice, ed al momento in cui ho scoperto che avevano iniziato una relazione. Ho tutto un miscuglio di emozioni dentro me ora, che non voglio vengano fuori, non voglio più provare quelle sensazioni.
Steve scuote la testa e fa una risata, come se ci stesse godendo di questa situazione, non saprei, ed ho bisogno di tutto il mio autocontrollo per non sbottare e mandarlo a fanculo. "Già, con voi non si sa mai nulla" aggiunge. Lui sa benissimo come era in passato la mia relazione con Faith, si sta basando su quello che vedeva anni fa, ma ora è diverso, siamo maturati, cambiati, non sbaglieremo di nuovo.
"Stanno per cambiare le cose" rispondo di rimando, convinto, guardandolo fisso negli occhi, quasi con aria sfida.
"Lo spero per voi sinceramente, sai?" il suo tono ora è estremamente tranquillo, si è rassegnato. "Justin, io ho amato davvero Faith, altrimenti non le avrei mai chiesto di sposarmi" continua, mentre io resto in silenzio, con un espressione seria in volto. Mi si torce lo stomaco solo al pensiero della scena di quella proposta. "Io.. non mi sono mai messo in mezzo tra te e lei, l'ho voluta bene dall'inizio, ed è inutile negare che le cose tra voi non andavano bene nel periodo in cui l'ho conosciuta, ho cercato solo di farglielo capire" aggiunge, spiegandomi la sua versione dei fatti. Sembra sincero. Non abbiamo mai avuto un confronto io e lui, dopo l'ultima volta in cui io sono andato completamente fuori di testa. "E quando poi vi siete lasciati, gli sono stato molto vicino, ma è passato tanto tempo prima che lei mi desse poi una possibilità, e c'è stato un periodo in cui ho pensato davvero che lei ti avesse dimenticato" scuote la testa. "Che stupido!" afferma con una risata sarcastica.
Elaboro tutto quello che mi sta dicendo e prendo un lungo respiro prima di risponderlo. "Senti, è difficile per me ammetterlo, ma penso che lei ti abbia amato, in un modo tutto suo magari, non quanto te, ma l'ha fatto, altrimenti non si sarebbe mai spinta così oltre, la conosco meglio di chiunque altro" continuo a mordermi una guancia ormai nervosissimo, ma non posso prendermela con lui, e né con Faith, è la realtà dei fatti, e l'ho accettato ormai. "Ed è stata malissimo dopo che ti ha lasciato, penso lo sia stata più per te che per me, forse perché tu davvero non l'hai mai fatta soffrire, mentre io sono stato un totale coglione in passato" confesso.
Lui annuisce d'accordo con me, con quello che sto dicendo. "E a cosa è servito farla stare bene?" non mi guarda mentre dice questo, e fa un sorriso triste. "In ogni caso, io vi auguro ogni bene ora, sul serio" aggiunge subito dopo riprendendosi dal breve istante di malinconia.
"Anche a te lo auguro, lo vorrebbe pure Faith" dico allungo la mano libera verso di lui. Fa lo stesso, stringendola e poi si allontana. "Ti chiedo scusa per la mia sfuriata di anni fa" dico prima che lui entri nella pasticceria, riferendomi a quando lo presi a pugni, completamente accecato dalla rabbia e dalla gelosia, comportandomi come un'immaturo. Steve si volta ed abbozza un lieve sorriso, sollevandomi, entrando poi nel negozio.
Prendo un altro lungo respiro e fermo poi il primo taxi che mi passa davanti, pronto ad andare a casa Carrington, in cui non ho mai messo piede. È come se mi fossi tolto un peso dallo stomaco ora, sentendomi quasi meglio, come se avessi avuto bisogno di questo confronto. Abbiamo parlato proprio come due adulti. Ci siamo capiti, ed ognuno andrà avanti con la propria vita, senza portare rancore, spero. Accettando semplicemente il passato ed il presente. Accettando l'andamento delle cose.
~
Buon pomeriggio tesori miei, come state?
Questo capitolo rispetto agli altri è più corto, ma solo perché ho voluto dividerlo in due parti, il prossimo capitolo sarà sempre con i pensieri di Justin, e sarà il continuo di questo, di lui a casa Carrington. L'idea di fare un unico capitolo con le diverse vicende non mi convinceva, e spero vi piaccia così! Sto già scrivendo il nuovo capitolo, sono ad un buon punto, e mi auguro di riuscire a finirlo il prima possibile, così da non farvi attendere molto!A presto e come sempre grazie per tutto il supporto che mi date! ♥️♥️♥️♥️♥️
-Assia 🌸
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SAME OLD LOVE 2
Fiksi Penggemar"Promettimi che ce la faremo" "Te lo prometto amore mio, e ti prometto che ci vedremo presto, prima di quanto immagini" Justin e Faith si sono lasciati così, con questa promessa e tanta speranza. Sono pronti a superare un'altra grande prova nella l...