"Allora, che ne dici di fare il giro del campus e poi andiamo a mangiare qualcosa?" propone Justin con un asciugamani stretto in vita, appena uscito dalla doccia.Prima di risponderlo mi perdo per qualche secondo a guardarlo ammaliata. Dopo tanto tempo che stiamo insieme, non smetto di guardarlo ancora estasiata, la verità è che non mi stancherò mai lui. Justin se ne accorge e viene vicino a me con un sorriso malizioso. "Oppure.. possiamo restare un altro po qui" mi sussurra all'orecchio abbassandosi alla mia altezza, essendo seduta sul suo letto. "E possiamo fare un secondo roud" aggiunge, sfiorando le dita lungo il mio braccio facendomi venire i brividi.
Per tutta risposta lo spintono e rido. "Devo restare solo due giorni, non possiamo chiuderci in camera" rispondo trattenendo un sorriso.
"Per me va più che bene" si avvicina di nuovo dandomi umidi baci sul collo. Nonostante la sensazione bellissima e la voglia che ho ancora di lui, lo respingo con quel poco di autocontrollo che mi è rimasto.
"Per me no, voglio visitare il campus e conoscere i tuoi amici, quindi vestiti" lo allontano di nuovo e mi alzo per sistemarmi i capelli e truccarmi un po. Nel frattempo Justin si lamenta, ma comincia a vestirsi.
"Hai sentito Ashley?" mi domanda dopo alcuni minuti mentre si infila un jeans chiaro.
"Si, mi ha mandato tantissime foto di Parigi e di lei e Ryan, si stanno divertendo molto, domani andranno a Disneyland." dico mentre metto il mascara. Per festeggiare il loro primo anniversario hanno deciso di andare nella città dell'amore.
"Si, lo so, appena ci stabilizzeremo potremmo fare anche noi un viaggio" mi dice venendomi incontro e abbracciandomi da dietro. "Che ne pensi?" Domanda guardandomi attraverso lo specchio. Per tutta risposta gli sorrido. "Dove ti piacerebbe andare?" Mi stringe di più tra le sue braccia.
"Ovunque con te" lo rispondo sincera. Se sono con lui io sono felice, mi basta questo. Non m'importa essere chissà dove, m'importa essere con lui perché io solo con lui posso stare bene, solo con lui posso essere felice. Justin mi da continui baci ed io sorrido.
"Io voglio renderti felice Faith" mi dice poggiando la testa nell'incavo del mio collo e tenendomi sempre stretta a lui. "Lo so che sarei dovuto venire io da te, te l'ho promesso all'aeroporto prima della mia partenza e per colpa di tutti questi allenamenti non sono riuscito a mantenerla, ma da settembre sarà diverso, mi allenerò di meno e poi mi organizzerò con lo studio e il lavoro, andrà bene" cerca di essere convincente. "Appena ti sistemerai a Boston verrò il prima possibile" mi promette ancora sicuro di quello che dice. "E poi lì tutti devono sapere che sei la mia ragazza" aggiunge girandomi verso di lui e baciandomi subito dopo.
Quando ci stacchiamo mi prende per mano e mi conduce verso la porta. "Ora andiamo" dice sorridendomi. Usciamo dalla stanza e andiamo in giro per il campus. È enorme, perdo in continuazione l'orientamento. C'è tutto qui. Campo di basket, calcio e una piscina grandissima. Per non parlare del giardino. Qualsiasi cosa è ben curata. Si sta proprio bene.
"Justin!" Non appena mettiamo piede nella mensa mano nella mano, qualcuno lo chiama e ci giriamo contemporaneamente.
"Pete, ciao" Justin saluta il ragazzo con una stretta di mano e un sorriso tirato.
"Ieri poi sei scomparso alla festa, volevo il tuo numero, sai conosco poche persone qui e se ti fa piacere la sera possiamo uscire e prenderci una birra insieme" il ragazzo di fronte a noi parla abbastanza tranquillo, giustamente non sa di aver detto qualcosa che non doveva dire. Forse non sa che io sono la ragazza di Justin e che non mi ha parlato di nessuna festa. Nella mia mente tutto si fa chiaro. Era così stanco perché la notte scorsa ha fatto le ore piccole.
Gli lascio la mano.
Smetto di ascoltare e me ne vado infuriata senza guardare Justin ne salutare quell'amico.
"Sì certo, passa nella mia stanza, devo andare" alle mie spalle sento Justin che liquida in modo veloce il ragazzo per venire da me. "Faith" mi chiama, ma continuo a camminare fino ad uscire dalla mensa. Mi sento una stupida. "Faith, fermati!" Mi blocca per il polso e mi gira verso di lui. "Non è come pensi" si mette subito sulla difensiva.
"Hai idea di quante volte ho sentito uscire questa frase dalla tua bocca?" Parlo ormai nervosa. "Sei un bugiardo, un grandissimo bugiardo" dico a denti stretti. "Chissà cosa hai fatto per essere così stanco!" Aggiungo con rabbia, dando vita ai miei pensieri, alle mie preoccupazioni, i miei tormenti.
"Perché mi accusi se non sai come sono andate le cose?" Parla anche lui nervoso. Sto per aprire bocca ma lui continua. "Ho messo piede a quella festa solo perché ieri sera si è presentata la sorella di Dave fuori la porta della nostra stanza, doveva dire qualcosa di importante a suo fratello, sapevo che lui fosse a quella festa quindi sono andato a chiamarlo e poi sono ritornato in stanza, alle undici e mezza ero già a letto" mi spiega. "Ma ovviamente devi farti sempre i film mentali dove io ti tradisco no?" Aggiunge guardandomi serio negli occhi, riesco a vedere la rabbia e la delusione nei miei confronti.
"Perché allora non me l'hai detto?" Domando evitando di risponderlo.
"Non era importante, mi ha fatto compagnia Pete ed io poi sono tornato, non ho fatto un cazzo, cosa dovevo dirti? è esasperato. "Vado in camera, mi è passata la fame" mi dedica un occhiata truce e mi sorpassa, lasciandomi sola.
Esco dall'edificio e vado nella direzione opposta alla sua sedendomi su una panchina in giardino a pensare a tante cose, troppe, da farmi male.
Siamo solo all'inizio e sembra già tutto così difficile.
È stata davvero una buona decisione riprovarci?
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SAME OLD LOVE 2
Fanfiction"Promettimi che ce la faremo" "Te lo prometto amore mio, e ti prometto che ci vedremo presto, prima di quanto immagini" Justin e Faith si sono lasciati così, con questa promessa e tanta speranza. Sono pronti a superare un'altra grande prova nella l...