12. Kaya Mendler

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"Papà e sua moglie hanno pensato di portarti questo" sono appena tornata in camera e do alla mia compagna di stanza la busta di carta da parte di Anwar e Rosalie. Li ho salutati pochi minuti fa in giardino, ci siamo dati un caloroso abbraccio e mi hanno fatto promettere di andarli a trovare presto a New York, a casa loro. "Volevano passarti anche a salutare, domani mattina vanno via, ma sinceramente non pensavo nemmeno che fossi in camera" aggiungo, mentre parlo con tono distaccato, non sono abituata a fare conversazione con lei.

Kaya mi ascolta in silenzio ed apre la busta titubante, è abbastanza sorpresa. Prende il contenitore con dentro una piccola torta e lo poggia sulla scrivania. E' una red velvet, papà e Rosalie mentre stavamo ordinando il dolce hanno pensato di prenderne uno anche per la mia "amica", a quanto pare a loro ha fatto una bella impressione. "Ringrazia tuo padre e sua moglie da parte mia" mi dice, abbozzando appena un sorriso. Assaggia un piccolo pezzo di torta e si volta verso di me. "E' buonissima, ne vuoi un po?" mi domanda per educazione immagino, mentre io scuoto la testa e la guardo forse con un espressione un po' perplessa. Sono ancora imbambolata vicino la porta. Fa strano parlarle.

Mi risveglio dal mio stato di stupore e vado in bagno per rimuovere il poco trucco che ho applicato sul viso. Mi spoglio mettendo i vestiti nel mio contenitore di panni sporchi e vado di nuovo in stanza prendendo il pigiama nel cassetto del mio comodino. Lo metto e mi butto subito a capofitto sul letto, mentre Kaya continua a mangiare in silenzio.
Inevitabilmente inizio a pensare a Justin, al nostro rapporto e alla nostra litigata.

"Sai.. sei molto fortunata" esordisce la mia compagna di stanza mentre si alza e si siede sul suo letto, con la schiena poggiata contro la spalliera. Mi scuoto dai miei pensieri e mi giro nella sua direzione guardandola con la stessa espressione di poco fa, non capendo la sua improvvisa affermazione. Sembra intuire la mia confusione, ed infatti subito continua a parlare. "Hai un padre davvero amorevole, ed anche sua moglie, che da quanto ho capito non è tua mamma, sembra tenere molto a te. Stamattina quando sono venuti in stanza e ti stavano aspettando, erano così emozionati, non vedevano l'ora di vederti!" Mi spiega forse un po' nostalgica. "Hai tante persone che ti vogliono bene, hai tante amiche" indica la mia bacheca dove ho attaccate un paio di foto con appunto le mie amiche di sempre. "Hai un ragazzo" aggiunge indicando sempre la mia bacheca dove ho tre foto insieme a Justin. Questo mi fa capire che anche se non lo da a vedere, nota le cose, si interessa di me, al contrario di quello che pensavo.

Un ragazzo che ho mandato a quel paese vorrei dirle, ma resto zitta a guardarla ed aspettando che continui a parlare.

"Non dare mai tutte queste persone che hai nella tua vita per scontato" dice infine, sorprendendomi un po', e lei lo capisce, ma abbassa la testa e fa un sorriso triste. Vorrei chiedergli qualcosa su di lei, della sua vita, conoscerla un po', ma ho paura che mi allontani di nuovo, e questo piccolo passo che sta facendo stasera nel parlarmi la faccia indietreggiare poi ulteriormente.

"Grazie per avermi detto questa cosa, l'apprezzo molto" dico sincera, mentre cerco di decifrare le sue espressione, ma sembra brava a nascondere le sue emozioni. "Sai.." faccio una piccola risata mentre mi copro il viso con una mano. "Mi farebbe davvero piacere avere un bel rapporto con te, l'ho sempre sperato sin dal primo giorno che sono venuta a Boston" le confesso mentre mi nascondo le mani nelle maniche del pigiama e ci gioco nervosamente. "Ma non so perché continui a respingermi e ti stia così tanto sul cazzo, ti ho fatto qualcosa di male? Non ti è piaciuto qualche mio comportamento?" Trovo il coraggio di domandargli, almeno mi metto l'anima in pace.

"Tu non mi stai sul cazzo Faith" quasi ride. "E non mi hai fatto assolutamente nulla" aggiunge, rispondendo alle mie domande. "Io non voglio avere rapporti con nessuno, niente legami. Meno persone conosco e meno soffrirò quando le perderò" mi spiazza sempre di più. Dando questa risposta capisco che è una persona che ha avuto qualche delusione, che è stata ferita in passato ed ora si è chiusa in se stessa, creando un muro intorno a lei e non permettendo a nessuno di buttarlo giù.

SAME OLD LOVE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora