Maria/Joshua

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*Credit to @joleanart for the picture*

MARIA:

Si vestì velocemente e si sistemò. Prese le sue armi e corse a fare colazione. Si mise seduta e ascolto' il piano che avrebbero seguito.

Per prima cosa sarebbero sbarcati a Venezia, ormai sotto di loro, e avrebbero seguito Jo fino al luogo in cui si trovava il libro di Asclepio. Sarebbero dovuti stare più allerta del solito. Infatti non sapevano nulla sull'identità del ragazzo del giorno prima o del suo mittente.

Così scesero e si incamminarono verso il centro della città. Maria, anche se ci era stata una volta sola poco tempo prima, riuscì a sentire come aria di casa. Alla fine le sue origini erano lì.

Camminarono per i vicoletti, con Jo in testa al gruppo e cercavano di non dare troppo nell'occhio.

Maria stava tra Luke e Brian e si sentiva come tra due fuochi ancora una volta.
Dopo poco Luke le chiese: -Quindi tuo padre è nato qua?-

-Si- disse lei.

-Dev'essere fantastico! Una città sull'acqua!- disse entusiasto. Beh, in effetti era logico per un nipote di Poseidone emozionarsi per una cosa così.

-Già- disse lei ridacchiando e il ragazzo le sorrise leggermente rosso.

Mentre però si era voltata per sorridergli, aveva smesso di fare attenzione alla strada e un sanpietrino del pavimento leggermente smosso, la fece inciampare.

Sarebbe caduta se Luke non l'avesse presa al volo: -Maria... Tutto ok?- le chiese appena la strinse a sé.

-S-Si..- disse lei e poi si sentì afferrare da dietro da qualcunaltro. Questo qualcun altro, ovvero Brian, la fece rialzare dolcemente e la strinse al petto, guardando in cagnesco Luke che nel mentre ricambiava lo sguardo.

Maria, per non destare sospetti, si allontanò subito dal petto che tanto amava di Brian e si limitò a dire un grazie sommesso ad entrambi.

Continuarono poi la camminata anche se in silenzio. Riusciva a percepire la tensione che c'era tra quei due ragazzi. Quasi quasi si tagliava con un coltello!

***

JOSHUA:

Jo era in pensiero. Vagavano da ormai due ore e non era riuscito a percepire alcunché. Non capiva. Si sarebbe picchiato dalla frustrazione.

Menomale con lui c'era Charlie. Gli era stato molto vicino ultimamente e lui, stranamente, gradiva più del normale la cosa. Anche se si rinchiudeva a giornate in infermeria, il ragazzo era sempre pronto a passare del tempo con lui.
Ascoltava addirittura tutti i suoi discorsi sulle medicine, sulle cure e si altre cose che non gli sarebbero dovute interessare, ma lui pareva ascoltare con attenzione... E a Jo faceva un sacco piacere.

-Non ti scoraggiare..- disse Charlie mettendogli una mano su di una spalla. Anche solo qual contatto gli fece avere un brivido... Non capiva come mai ma ultimamente quando aveva un minimo contatto con lui provava un'emozione assurda.
In più aveva capito la sua frustrazione!

-Lo so ma... Mi sento inutile..-

-Jo, lo sai che non lo sei..- gli disse serio e Jo sospiró. Anche se gli aveva detto quelle due cose scontate, lo risollevarono.

Camminarono ancora e Jo cominciò finalmente a sentire qualcosa.. Qualcosa di diverso... Qualcosa che lo attirava particolarmente. Si fermò all'improvviso e si girò verso la laguna veneziana. Scorse un po' lontano rispetto alla terraferma una specie di isolotto... E pareva che quell'energia che sentiva provenisse proprio da lì. Il che doveva essere assurdo, finché il fratello non intervenne.

-Jo... Sento... Sento che i morti sono turbati..- disse con un tono cupissimo.

-Intendi la'?- indicò il punto da cui sentiva partire l'energia.

-Si... È un cimitero..- aggiunse Andrew.

-Oh!- se anche il fratello sentiva che qualcosa non andava in quel luogo... Sicuramente doveva essere il posto che stavano cercando.

***

Scesero al cimitero centrale di Venezia dopo aver preso un piccolo battello. Presero le armi ed entrarono.

Alla guida del gruppo, oltre a Jo, c'era suo fratello Andrew. Lo avrebbe aiutato a percepire il punto preciso.

Vagarono per le varie ale, cercando di non dare nell'occhio. Superarono vari familiari in lacrime e Jo ebbe pena per loro. Perdere un parente caro deve essere una cosa orribile.

Superarono anche l'ala nuova del cimitero e si immersero in quella più antica. Sia Jo che Andrew sentivano che quello era il luogo giusto.
Camminarono e si fermarono davanti ad una vecchia cappella. Sembrava dismessa e particolarmente rovintata ma... Cavoli... Emanava un'energia assurda.

-È qui?- chiese Danny, sfoderando la sua arma.

-Si..- disse Jo e Andrew concordarono con lui. Si fecero poi forza ed entrarono.

L'interno era come l'esterno : malmesso e molto vecchio. Probabilmente un tempo doveva essere una bella cappella, piena di fiori o di ornamenti... Ma dopo anni che nessuno la curava più era caduta in disgrazia. Addirittura i nomi sulle tombe erano arrugginiti e caduti, tanto che era impossibile leggere i nomi di coloro che riposavano in quel luogo.

Cominciarono a girare per la stanza cercando un possibile nascondiglio per il libro di suo padre.
Jo si concentrò e cercò di capire quale fosse il punto preciso da cui si dipanava quel potere. Chiuse gli occhi e quando li aprì, indicò un punto della cappella: -Là- disse.

Il punto che aveva indicato era una croce vicino allo stipite marmoreo del luogo. Era molto piccola ma sembrava già stata smussata. Maria, che era la più vicina, si avvicinò e la tolse, rivelando il libro che era contenuto all'interno.

Non fece però in tempo a prenderlo, che qualcosa fu più veloce di lei e prese sia la ragazza che il libro.

-Bene bene bene~ Vedo che siete riusciti a venire pure qua- disse la voce che a Jo era nuova -Era logica come cosa... Il figlio del dottore e il ragazzo mezzo morto? In effetti era troppo facile- rise e si paleso'.

Era il ragazzo che gli altri gli avevano descritto nell'aspetto ma con un ghigno malefico sul volto. Stringeva la sorella con un braccio e pareva svenita. Probabilmente l'aveva fatta addormentare con una qualche sostanza che stava nel fazzoletto bianco che portava in mano.
Con l'altro braccio invece teneva il libro, e Jo riusciva a sentire la potenza che emanava.

-Lascia andare subito mia sorella e il libro!- urlò Andrew furioso. Era talmente tanto arrabbiato che gli assi su cui il ragazzo si era appoggiato marcirono all'istante.

-Wowo, mezzo morto, calmati- disse -Non vorrai ucciderci tutti-

-Tutti no, ma forse tu sì- aggiunse Brian. Il ragazzo aveva un'espressione furibonda sul volto e pareva pronto a scattare.

-Che violenza... Mmm.. Tu devi essere il nipote di Zeus, giusto? Ci avrei scommesso- disse sghignazzando.

-Smettila con questa farsa!- gli disse ad un cero punto Jo. Era stufo di stare a sentire quel pazzo mentre sua sorella era svenuta.

-Ma non è una farsa! Il mio capo mi ha raccontato molto di voi, sapete?- disse appoggiando il libro a terra e prendendo a mo' di ballerina la sorella svenuta -So tutto di voi e inoltre percepisco anche le vostre relazioni più o meno- rise -C'è amore nell'aria~-

-Lascia andare Maria!- disse Luke.

-Ohoh!! Il figlio di Percy Jackson! Che onore- disse avvicinando il suo volto a quello di Maria -Sapete... Sento che tutti voi volete questa bella ragazza in qualche modo... E direi che prendervela sarebbe una bella soddisfazione... In più il mio ca-..- non finì mai la frase perché una fiammata gli arrivò dritta in faccia.

[Solangelo] Our Happiness♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora