[Solangelo] Our Happiness♥️

52.Nico

*Credit to the artist for the picture*

Unrespiro leggero che soffiava sul suo naso lo svegliò. Nico aprí gliocchi e vide di fronte a sé il piccolo visino di Andrew. Stavadormendo ancora ma si era voltato dalla sua parte con il volto e perquesto riusciva a sentire su di sé il suo respiro. Sorrise vedendolocosì e gli accarezzó la testa piano.

Fecepoi scorrere lo sguardo più avanti e vide Will, il proprio ragazzo,voltato verso loro due. Anche lui stava dormendo e nella posizione incui era, sembrava volesse proteggere i due anche nel sonno.

Sorriseancora vedendoli e si alzo', cercando di non svegliarli. Preparò lacolazione per il bambino(non era ancora esperto e voleva fare moltapratica per diventarlo) e poi si mise ad allenarsi in giardino. Eraancora buio ma l'alba sarebbe giunta a momenti e con essa sarebbeiniziata un'altra giornata al Campo. Nico aveva bisogno di stare insilenzio a riflettere e ad allenarsi.

Continuo'per un bel po', tanto che quasi non si accorse del sole appena sorto.Fu riportato alla realtà solamente quando sentí la portafinestraaprirsi. Si voltò e vide Will con in braccio il loro bambino.

-Buongiorno-gli disse -Sei stato mattiniero oggi-

-Avevo...Avevo bisogno di fare un po' di allenamento- gli disse leggermenteansimante.

-Capisco-gli sorrise -Devo dire che stai migliorando con i biberon! Anche sela prossima volta, chiudi bene il tappo e metti meno latte- rise unpo' e Nico sbuffo' ridendo un po' tra sé.

-Invecedi scherzare, fammi entrare che devo farmi una doccia-

-Sevuoi ti aiuto~-

-Nonsono mica Andrew-

-Fa~Lo~Stesso~-disse con un tono cantilenante e con un leggero alone di malizia.

Nicosospirò: -Will...-

Luirise: -Scusami scusami-

Nicosorrise e si andò a fare una doccia.

***

Unavolta uscito, si rivestì e uscì. Il figlio di Apollo aveva fattoaddormentare il bambino.

Nicosi avvicinò e gli sorrise. Will gli baciò la fronte e sussurrò:-Vado a sistemarmi io, aspettami- Nico annuì e si mise in attesa.

***

Appenafurono entrambi pronti, uscirono fuori. Il figlio del dio dellamedicina sarebbe dovuto andare tutta la mattinata in clinica e Nicoavrebbe dovuto badare al piccolo. Avevano chiesto a Nellie, la mogliedel Coach Hedge e ad altre Naiadi se potevano aiutarlo nel farlo,dato che non era molto esperto. In più era davvero deciso adimparare a fare il genitore. Non aveva esperienza... Proprio nessuna.Suo padre non era stato troppo presente e sua madre era statapochissimo tempo con lui... Sapeva bene che Will era più esperto enon voleva esserne da meno.

Dunquei due si salutarono e Nico si diresse verso il bosco con Andrew nelsuo trasportino per neonati da indossare (ovviamente un'altrainvenzione della Cabina di Efesto). Era un affare molto comodo, anchese Nico era sicuro che in un vero momento di pericolo, si sarebbetrovato in difficoltà, anche perché sguainare la sua spada avendodavanti il suo bambino era una cosa particolarmente rischiosa.

Raggiunseil bosco dove le Naiadi lo accolsero. Nico mise sulla tovaglia cheavevano preparato il piccolo e tutti quegli spiriti cominciarono acoccolarlo. Nellie si avvicinò a lui: -È davvero un bel bambino,complimenti-

-G-grazie..-arrossì -Ma Nellie.. Il tuo..-.

-Oh,oggi Gleeson ha deciso di portarlo con sé a fare una piccolaescursione- rise un po' all'idea -Probabilmente si divertirà, miomarito è un esperto in queste cose- Nico annuì. Si ricordava benecome fosse il Coach Hedge e sorrise leggermente malinconicoricordandosi tutto ciò che avevano passato insieme.

Poilui e Nellie si misero a parlare e... La Naiade era un'insegnanteparticolarmente severa. Cioè... Era molto gentile e tutto mabacchettava abbastanza.. E il figlio di Ade non era mai stato unalunno modello.. Figuriamoci con queste cose!

Ognitanto si fermavano per controllare che Andrew stesse bene. Il piccolostava tranquillo tra le braccia delle Naiadi che quasi litigavano traloro per poterlo tenere in braccio.

-Lofanno anche con Chuck..- sospirò Nellie, ridacchiando. Nico non potéfare a meno di sorridere con lei.

***

Appenafu ora di pranzo, lui e il piccolo salutarono e ringraziarono leNaiadi per poi dirigersi nuovamente verso i tavoli.

Andrewsi era addormentato e dormiva già profondamente. Nico gli accarezzòpiano la testa mentre camminava. Era contento di aver appreso quellecose dagli spiriti della natura. Gli sarebbero sicuramente tornateutili.

***

Appenaarrivò al suo tavolo.. Beh... Ebbe una bella sorpresa.
Iltavolo della Cabina di Ade infatti non era solitario come alsolito... Ma c'erano ben cinque persone già accomodate: una eral'amore della sua vita, il figlio di Apollo, che appena lo vide glisorrise dolcemente. Un'altra era il suo migliore amico Jason, che,non appena aveva visto il piccolo, era di nuovo scoppiato in uneuforia generale assurda. La terza persona invece era la ragazza delfiglio di Giove, Piper, che gli sorrise e poi cercò di calmare ilfiglio del dio del cielo.
E infine... Un ragazzone alto e robustoinsieme ad una bellissima ragazza con la pelle color nocciola eun'espressione emozionata sul volto.

-Hazel!-si diresse da sua sorella e lei gli andò incontro con le lacrimeagli occhi.

-Nico...Oddio...ma allora..- guardò il piccolo che stava davanti a lui.

-Ehsi... Stento ancora a crederci pure io-

Leisi asciugò le lacrime sorridendo e i cinque fecero accomodare Nicoal tavolo. Will tolse delicatamente il figlio dal trasportino e locullo', tenendolo stretto al petto. Gli altri semidei lo guardaronoaffascinati, Nico compreso... Il figlio di Apollo sembrava un veroesperto...

-Ècosì carino!- disse Piper.

-Deveessere il nome..- disse sognante Jason e tutti ridacchiarono.

-Ragazzi...È davvero splendido... Congratulazioni- disse Hazel ai dueringraziarono (Anche se Nico arrossì parecchio).

Frankosservava affascinato quel bambino: -Sì... Assomiglia molto aNico..-

-Sìma non lo hai visto con gli occhi aperti! Sono proprio quelli delnostro medico qui!- ridacchio' Piper indicando Will.

-Wow...Un miracolo davvero- aggiunse Frank.

-Ehsì..- disse Nico sorridendo e poi, tutti insieme, mangiarono eparlarono di quell'evento magnifico che aveva un po' sorpreso tutti.