Joshua/Maria

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*Credit to @Indigonite for the picture*

JOSHUA:

E così si uní al suo gruppo. Non era troppo felice di quella simulazione ma fortunatamente era stato messo nella retroguardia. D'altra parte l'unica cosa in cui era decente, perché il padre gli aveva insegnato, era usare la spada. Per cui i ragazzi decisero che sarebbe stato come un'ultima difesa. E a lui andava bene.

Si mise seduto all'ombra di un albero e rimase in attesa. La spada che gli avevano fornito era molto brutta e scarna... Il tipo di spada che amava era un tipo simile a quella di suo padre e ne avrebbe voluta una pure lui così.

Si guardò intorno mentre cominciò a sentire i primi rumori della battaglia: spade che si incrociavano, trappole che partivano, grida di battaglia, gruppi che si muovevano.
Osservandosi intorno e cercando di capire da dove provenisseto quei suoni, notò che dietro a quell'albero si trovava un piccolo fiumiciattolo. Era così limpido che gli sarebbe piaciuto farci un bagnetto.

Rimase così per un po' e dovette solamente allontanare un giovane ragazzo che aveva visto giocare con i più piccoli al campo. Quasi gli dispiacque.

Poco dopo, proprio dietro di sé, sentí un lamento. Si sporse e vide che sulle rive del fiumiciattolo c'era un ragazzo, con un braccio colorato del colore della loro squadra. Era un suo compagno.

Si voltò poi e vide che era Charlie. Riconobbe la treccina e i lineamenti del suo viso e... Oh! Aveva un taglio sulla fronte e stava sanguinando dall'orecchio!

Corse subito da lui quasi in trance, allontanandosi dal luogo che doveva controllare. Scese e arrivò sulla riva: -C-Charlie che è successo??- chiese preoccupato.

-N-Niente tranquillo...- disse lui.

-Come niente?!- disse leggermente isterico -Fammi.. Fammi vedere-

Lui annuì sorpreso e lo lasciò fare. Jo prese delicatamente la testa del ragazzo e fu come se le sue mani si muovessero da sole, sapevano che cosa fare... Come comportarsi.

Mentre era lì concentrato gli vennero in mente delle cose assurde come se avesse studiato medicina da anni. Sapeva benissimo che non aveva un trauma cranico e che la ferita era semplicemente superficiale... Forse ci sarebbe voluto uno o due punti per richiuderla ma...

Fu interrotto dal ragazzo che lo fissò : -J-Jo... Cosa... Cosa è quel simbolo??- indicò sopra di lui.

Si volto' e vide un simbolo verde che stava sopra la sua testa.. Era una specie di bastone con un serpente sopra... Lo aveva visto prima ma... Poi gli venne un lampo. Aveva visto quel simbolo durante le ore di mitologia... Ma.... Non pensava...

Scosse la testa. La cosa importante ora non era il simbolo ma come stesse Charlie. Sentí come una nuova forza scorrergli nelle vene... E cominciò a brillare. Stava letteralmente brillando. Qualcosa dentro di sé gli disse che avrebbe solamente dovuto toccare la ferita di Charlie per curarlo. Non sapeva perché... Ma doveva.

E così fece. La luce si concentrò sulle sue dita e pian piano sentí dell'energia scorrere e diluire verso la ferita. Per un attimo il ragazzo sussulto' ma poi sembro calmarsi. Infine Jo, sfinito, tolse la mano e vide che la ferita era rimarginata. Il ragazzo si alzò e la toccò.

-È... È un miracolo Jo!- sorrise e lo abbracciò.

-Non... Non ho fatto niente di che...- disse lui cercando di ricambiare. Sorrideva. Era molto felice... Soprattutto che Charlie stesse bene... Cominciava però a sentire le forze venirgli meno e cominciò a vedere nero.

-Invece si.. Jo... Jo?!- sentí pronunciare al figlio di Jason prima di svenire tra le sue braccia.

***

MARIA:

-... Maria ti prego..- sentí piagnucolare una voce... Era Danny.

-mm..-

-Oh!!- la strinse piano contento.

Lei aprí un occhio e si trovò davanti il ragazzo. Aveva il viso macchiato di fuliggine e mezzi capelli bruciacchiati, più del solito. I vestiti erano a brandelli.

-Danny... Che... Che è successo..?-

-Non lo so bene... Solo... Stai bene??-

Lei annuì. Abbassò lo sguardo su di sé e vide che era beh... Praticamente nuda. Arrossì e si coprì. La maglia era a brandelli e anche il reggiseno era stato bruciato, anche se reggeva. I pantaloncini invece erano integri nella parte davanti, mentre sentiva che dietro si erano bruciati molto di più.

Vedendo la sua reazione il figlio di Leo arrossì e distolse lo sguardo: -S-Scusa... Non dovevo..-

-Tranquillo... Hai... Hai fatto anche abbastanza..- gli sorrise e decise che non aveva senso coprirsi così. Alla fine quel ragazzo era come uno dei suoi fratelli e l'aveva soccorsa...a proposito! Che era successo?! Aveva visto quel simbolo... E poi il fuoco... E poi... Danny l'aveva baciata. Arrossì nuovamente e scosse la testa. Probabilmente l'aveva fatto per aiutarla.

-Dovevo..- le sorrise -...piuttosto... Come... Come usciamo? Te la senti di camminare? Dobbiamo arrampicarci e uscire dal buco- disse indicando con lo sguardo l'apertura del soffitto.

-Io... Ci posso provare..- disse e fece per alzarsi. Vide che stava in piedi ma era sempre debole. Fece per cadere ma Danny la prese.

-Hey...-

-Scusami...a quanto pare non mi sono del tutto ristabilita..-

-Tranquilla... A proposito io... Non so se è proprio quello che è successo ma... Io... Ho visto mio padre farlo... Cioè era proprio come lui... Hai... Hai generato il fuoco... E poi... Hai i vestiti bruciati ma... Non hai bruciature... Per cui.. È una cosa strana perché pochissimi figli di Efesti hanno questo dono... Mio padre era il primo dopo secoli ma... Tutto è possibile, no??- le disse.

A lei... Sembrava impossibile. Non credeva di avere un abilità simile!! Era... Era assurdo...

-Comunque... Adesso dobbiamo uscire.... Se vuoi puoi metterti sulle mie spalle. Ti porto io-

-Sicuro?! È una salita piuttosto ripida..-

-Tranquilla- disse e lei salí sulle sue spalle. Il ragazzo le disse di tenersi forte e poi cominciò la scalata. Lei cercò di agevolarlo nella salita e dopo poco sbucarono sopra.

Lei fece per scendere ma lui volle tenerla. Dato che era così ostinato lo lasciò fare e insieme andarono verso l'accampamento.

La simulazione stava per finire molto probabilmente anche se non c'era molta gente. Danny insistette per portarla nella tenda per le emergenze. Voleva che la controllassero.

Prima che entrassero, corse verso di loro Andrew. Appena li vide in quello stato, strappò letteralmente Maria dalle spalle del ragazzo e, togliendosi la maglia, la fece indossare alla sorella: -Cosa... Cosa avete fatto?!-

-Andrew... Niente ... Ti spiego dopo..-

Sembro' contrariato ma lasciò correre: -Si... Anche perché adesso devo vedere come sta Jo-

-Jo?! Che... Che gli è successo??- chiese lei. Non poteva credere che suo fratello stesse male.

-Non lo so... È venuto ad avvertirmi un ragazzo... Charlie lo ha portato semisvenuto... Non so che sia successo..-

-Vengo con te!- disse lei e tenendosi al fratello entrò nella tenda, seguiti a ruota da Danny.

[Solangelo] Our Happiness♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora