56.Nico

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*Credit to @cherryandsisters for the picture*

Ilfiglio di Ade si sollevò svegliandosi. Era frastornato.. Si guardòattorno e sentì di avere un braccio di Will sopra di sé. Si reseconto di dove fosse e della situazione. Arrossì e diventò ancora dipiù un peperone quando notò i segni che il suo ragazzo avevalasciato sul suo corpo. "Will..."

Cercódi calmarsi e poi si mise a smuovere piano il figlio di Apollo,cercando di svegliarlo: -Hey Will... Dobbiamo andare a prendereAndrew... Chissà quant'è che siamo in camera!!-

-Mm...-mugoló lui stringendosi al corpo nudo del figlio di Ade.

-W-Will!!-arrossì e cercò di staccarlo. Lui ridacchio' e si mise piano asedere.

-Scusami...Stavo troppo bene..- rise ancora e gli rivolse uno sguardo malizioso.

Ilre degli spiriti sospirò, eludendo le sue affermazioni: -Dobbiamoandare da nostro figlio..-

Willridacchió: -Non mi rispondi eh~~ E va bene, andiamo a salvare ilnostro bambino dalle grinfie di due dee troppo emozionate!- dissesfottendolo un po' con un tono scherzoso.
Nico fece unfacepalm e insieme si sistemarono.
Appena furono pronti,uscirono e si diressero verso la sala del trono.

Appenaarrivati trovarono il piccolo che dormiva in braccio a Persefonementre la dea dell'agricoltura canticchiava una canzoncina. Il diodegli Inferi invece stava seduto sul suo trono a guardare la scenaammaliato.

-Siamo...siamotornati..- disse Nico controllando che Andrew stesse bene.
Appenasi avvicinarono, Persefone sorrise e porse loro il bambino.

-Èun bellissimo bambino! Sono contenta di essere la nonnina di unacreaturina così simpatica!- disse la dea.

"Wow...'nonnina'? Mi sta per caso accettando definitivamente?" -Oh.. Beh..Grazie...-

-Inoltreho deciso di curarlo io e si sa, tutti i bambini che vengono curatida me finiscono per divenire eroi leggendari!- si vanto' Demetra.

Aderidacchio' tra sé: -Felice di vedervi contente mie signore... MaNico ti prego, vorrei tenere questo bambino anche io, mia moglie e lamia divina suocera non mi hanno dato nemmeno il tempo di osservarloper bene... Se lo sono tenute tutte per sé-

Willincoraggio' Nico con un sorriso e lui si avvicinò al trono delpadre. Stare al suo cospetto era talmente pressante dal momento cheil semidio riusciva a sentire la potenza del dio.
Appena glifu di fronte, gli porse il bambino che nel mentre stava dormendo.

Ilvolto di Ade si addolcì un attimo e per un secondo spostò losguardo da Nico ad Andrew, sguardo che sembrava leggermentemalinconico... Poi tornò ad essere il solito di sempre. Cullo' pianoil piccolo (con una grazia che Nico non avrebbe mai pensato potesseavere), e gli rivolse delle parole in greco antico... Nico sperò chenon fosse una maledizione (qualche parola l'aveva captata e nonsembravano parole da maledizione ma.. Hey! Stiamo sempre parlando diAde, non si sa mai!).

Rimaserocosì fino all'ora di cena, a chiacchierare con le dee e con Ade,quasi come se fossero una normale famiglia (badate bene, ho detto'quasi').

Versol'ora di cena, Nico diede da mangiare ad Andrew e poi lo sistemò inuna culla che Demetra aveva creato per lui con delle spighe di grano.Poi lui e Will si misero a tavola con le tre divinità.

Ilpadre si complimentó ancora con loro e poi prese parola Demetra,sciorinando i mille e mille modi in cui avrebbe cresciuto lei ungiovane eroe.
Persefone ascoltava contenta la madre mentreAde sospirava un po', deluso di non poter parlare lui a tavola.

Versola fine della cena, Ade disse ai semidei una cosa importante:-Sapete... Ho sentito una certa... Connessione diciamo con ilBambino... È molto probabile che prevalga il lato divino da parte diNico..-

-Oh...Capisco..- disse il figlio del dio degli Inferi. Non era moltocontento della cosa in realtà. Oddio, era molto fiero che il piccoloavesse preso da lui e tutto il resto ma... Sapeva come era essere unfiglio di Ade e avere certi poteri... Lui era stato sfortunato quasitutta la vita e non voleva che il proprio bambino subisse le stessecose.

Comeal solito, Will sembrò percepire l'angoscia del suo fidanzato eaggiunse: -Di sicuro saprà fronteggiare parecchie sfide nella vita,allora-

Aderise: -Decisamente! E comunque ragazzo, non ti preoccupare! Hopercepito anche del potere di Apollo in lui. Sono sicuro chemanifesterà qualcosa che ci farà ricordare il buon vecchio dio delsole! Sarà la prima volta che vedrò Apollo e Ade in un corpo solo-disse sorridendo (col sorriso inquietante, ovviamente).

Willsorrise contento e annuì. Sembrava felice che il piccolo potesseprendere quelle caratteristiche divine. Nico lo era un po' meno... Omeglio, aveva sperato che prevalesse il lato divino del figlio diApollo...

-Comunqueragazzi, lo vedremo con il tempo- aggiunse il dio degli Inferi,riportando al presente Nico. Annuì e continuarono a cenare insieme,tra altri racconti della dea del grano e parecchie interruzioni daparte del dio degli Inferi. Persefone invece, ascoltava, guardandoogni tanto il bambino e intervenendo ogni tanto nei racconti dellamadre e del marito.

Willascoltava tutto attento e stringeva la mano al figlio di Ade da sottoil tavolo. Nico, da parte sua, ascoltava e cercava di rimanereconcentrato sulle loro parole ma continuava pure lui ad osservare ilfiglio. Voleva accertarsi che effettivamente le dee non gli avesserofatto qualcosa di particolare. Non voleva avere un figlio trasformatoin un albero di melograno o in una spighetta di grano.

Dopoun po', Andrew si mise a piangere e Nico si alzò velocemente perprenderlo in braccio e per calmarlo. Lo cullo' pian piano sotto gliocchi attenti delle dee che stavano per scattare pure loro perprenderlo. Tornò a sedere con il bambino in braccio, ormai calmo. Loguardò. Era così bello... Sorrise leggermente e gli baciò lafronte. Notò però che... O meglio, gli sembrò che il piccolo fosseleggermente più pesante... E che fosse un pochino più grande... Manon ne era sicuro... Magari si stava sbagliando... Sospirò econtinuo' a cullare il bambino mentre ascoltava i discorsi delle deee del dio.


[Solangelo] Our Happiness♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora