1.Nico

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*Credit to the artist for the picture*

Erapassato diverso tempo ormai dalla battaglia contro Gea e Nico si erarimesso quasi completamente. Era stata una battaglia moltoimpegnativa, ma alla fine se la erano cavata, fortunatamente.

Quellamattina si aggirava per il Campo Mezzosangue senza una vera epropria meta, osservandosi intorno.

Isemidei, ormai tranquilli, si stavano godendo la giornata come alsolito. Per esempio, si poteva vedere qualche ragazzo della Casa diAres che si stava allenando nell'Arena, oppure alcuni figli di Apolloche si stavano dilettando nel tiro con l'arco, facendo centro inpiccoli bersagli posti a valle, il tutto mentre alcune Naiadiosservavano la scena divertite.

Continuandoa camminare, si ritrovò a bighellonare di fronte alle varie Cabine enon poté fare a meno di pensare a quanto fosse fantastico quelposto. Tantissimi semidei, da paesi diversi e con culturediverse, che erano uniti dalla parentela con una divinità, maggioreo minore che fosse, vivevano insieme come se fossero una grandefamiglia allargata.

Altriragazzi stavano uscendo dalle loro abitazioni, tutti sorridenti e pronti ad assaporare tutto ciò che quel campo aveva da offrirgli.

"Chissàse anche io, prima o poi, mi sentirò così.." pensó Nicoavviandosi verso la sua cabina, la Cabina numero 13.

Inmolti avrebbero detto che quel luogo metteva i brividi o che era"fortemente antiestetico" (commento proveniente da unragazzo della casa di Afrodite che suscitò in Nico una spontanearisata), ma lui lo trovava perfetto. Era abbastanza accogliente eaveva uno stile che rispecchiava il figlio di Ade. Inoltre, anche sela cosa a volte lo faceva pensare, viveva da solo e la cosa aveva isuoi vantaggi.

Entròe si mise seduto sul suo letto, osservando la foto della sorellaBianca che stava sempre appoggiata sul suo comodino.

Bianca...Quanto gli mancava sua sorella... Ormai erano passati anni... Ma Nicocontinuava sempre a sentire la sua nostalgia.. Molte volte avrebbevoluto poter parlare con lei per avere un qualsiasi tipo diconsiglio.. Scosse un attimo la testa e tornò in sé. Non era ilcaso di tornare a pensare a cose spiacevoli...
Dette unbacio alla foto della sorella e si sdraio' sul letto, osservando conla coda dell'occhio, la spada nera appoggiata al muro, finché non siaddormentò dopo poco.

Fusvegliato da alcuni battiti..

-Mmh...-mugolo' un po' e si mise a sedere a fatica massaggiandosi la testa estiracchiandosi -Mmh... Chi è..- sospirò e si alzò, andando drittoverso la porta.

Dopoaverla aperta si trovò di fronte Percy. Quel Percy; Percy Jackson.Il ragazzo che ormai era divenuto uno degli eroi più acclamati delcampo e che tutti vedevano come una guida. Ma soprattutto... La primacotta di Nico.

Anchese ormai aveva confessato i suoi sentimenti al ragazzo, affermandoche non fosse il suo tipo, quando si trovava in compagnia di Percy sisentiva ancora particolarmente nervoso e arrossiva spesso... Beh, chedire, il figlio di Poseidone era di una bellezza unica... Con queisuoi occhi color del mare incorniciati da una chioma scura... Il suofisico perfetto e il suo modo di essere così spontaneo, gentile,simpatico... Di essere così Percy.

-Oh..Sei tu... Che vuoi?- Nico si rivolse a lui un po' bruscamente,spazientito per la situazione e per il fatto che, comunque, lo avevasvegliato.

-Comesiamo alterati- ridacchió guardandolo -Scommetto che stavi dormendocome un angioletto fino a poco tempo fa!- disse,soffermandosi sulla parola 'angioletto' come a voler alludere al suocognome, il tutto mentre accarezzò la testa del moro,scompigliandogli i capelli.

Nicospostò subito la sua mano arrossendo lievemente -Forse sì... Ma nonsono affari tuoi..- sospiró -Che è successo?-

-Nientedi che in realtà... Chirone mi ha detto di fare il giro delle cabineper avvertire i ragazzi responsabili di presentarsi ad una riunionestasera dopo cena... E dato che sei l'unico figlio di Ade..-

-Sonoio il rappresentante per questa cabina, giusto?-

-Esatto!Ci vediamo stasera allora!- fece l'occhiolino a Nico e se ne andòdopo averlo salutato.

Nicosospiró un po' mentre osservava il figlio del dio del mareallontanarsi. Non fece a meno di sorridere un po' guardandolo.. "Macome fa ad essere così?" pensó mentre chiuse la porta dellacasa.

-Chissàche vorrà dirci Chirone... Spero che non sia nulla di particolare...I ragazzi del campo ci hanno messo un po' a riprendersi... un'altraimpresa suicida non gioverà di certo..- si disse e tornò sulletto, incrociando le braccia dietro alla testa e guardando ilsoffitto della camera.

Cominciòa pensare ad Hazel... La sua sorellina che stava al Campo Giove. Nicoera molto contento e fiero della ragazza.. Hazel era veramentefantastica e lui la adorava. "Chissà quando la rivedrò.."si disse tra sè. La figlia di Plutone era molto indaffarata alcampo, soprattutto perché il suo ragazzo, Frank Zhang, era sempreimpegnato nella sua figura da pretore e lei faceva di tutto perpoterlo aiutare. Era una ragazza d'oro. Nico fu tentato di mandarleun messaggio Iride..ma poi ci ripenso', forse era meglio nondisturbarla.

Chiusegli occhi e sospirò ancora, "E' meglio riposarsi un po', non soche cosa mi aspetterà stasera "disse e si mise comodo e siaddormentò, cullato dal silenzio della Cabina di Ade e dal lontanovociare dei ragazzi del campo Mezzosangue.


[Solangelo] Our Happiness♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora