27.Will

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*Credit to the artist for the picture*

Ilfiglio del dio del Sole era depresso. Era passato troppo tempo... Equell'ultima lettera di Ade a Chirone... Lo aveva fatto parecchioimpensierire.

Nicomancava da un mese ormai... E Will.. Will non ce la faceva più. Orache le cose stavano andando così bene... Avrebbe voluto piangere.
Ilfiglio di Ade gli aveva detto che sarebbe rimasto pochi giorni, almassimo una settimana... Non capiva il motivo di quell'assenza cosìprolungata.
Aveva sperato in qualcosa da parte del ragazzo ma...Non era arrivato nulla. O meglio, niente tranne la lettera di Ade diquella mattina.

Dopoun mese aveva notizie del suo amato...ma...che tipo di notizie.Chirone gli disse che il signore degli Inferi aveva detto che suofiglio si trovava bene con lui e aveva deciso di rimanere là fino atempo da stabilire... Ma a Will puzzava. Nico gli aveva detto chesarebbe tornato. E lui sapeva che l'avrebbe fatto. Sicuramente c'erasotto qualcosa... E lui non ce la faceva veramente più. Dovevaagire. In questo mese ci aveva spesso rimuginato ma si era semprebloccato e aveva continuato a lavorare intensamente per calmarsi. Maadesso, dopo le parole di Ade... Sapeva che era giunto il momento diagire.

***

Erariluttante all'idea.. Ma sapeva che lui era l'unico che potevaaiutarlo. Era l'unico, oltre a Nico, che ne era uscito fuori piùvolte.

Sidiresse verso la cabina di Poseidone e bussò. Dopo poco uscì Tyson,il ciclope fratello di Percy: -Will! Che sorpresa!- e lo abbracciò.

Willsorrise e ricambiò. Il fratello del figlio di Poseidone era unragazzone ingenuo e buono, uno che non poteva stare antipatico anessuno insomma.

-HeyTyson! Come va?-

-Tuttobene! Stavo parlando con la mia Ella!- sorrise. Lui e l'arpia Ella,che attualmente si trovava al Campo Giove, avevano infatti unarelazione ed erano veramente carini insieme. -Ma tu perché sei qui?-gli chiese.

-Vorreiparlare con Percy... Se è in casa ovviamente..-

-Oh,sìsì! Sta preparando le cose nella sua stanza. Annabeth dovrebbevenire a prenderlo tra poco.. Hai scelto un momento giusto!- sorrise-Vieni, entra, ti porto subito da lui-.

-Graziemille- gli sorrise e entrambi entrarono nell'abitazione.
La cabinadi Poseidone era molto semplice, con parecchi oggetti che ricordavanoil mare, come anche molti colori dei mobili. Ogni tanto c'eraqualche effetto personale dei due inquilini, come vestiti, piccoliquaderni e foto.

Tysonlo portò nel salotto della casa dove il figlio del dio del marestava seduto a leggere delle vecchie carte.

-Percy!!È venuto Will!!- esclamò Tyson tutto contento.

-Will?Che piacevole sorpresa!- sorrise il figlio di Poseidone mentre sialzava e andava a salutarlo. Will gli sorrise e si impose di esseregentile, cercando di dimenticare per il momento quello che avevafatto passare a Nico e quello che pure adesso, qualche volta, glifaceva passare.
Dopo che si furono salutati, Tyson si dileguódicendo che Ella lo stava chiamando e i due semidei rimaserosoli.
Percy lo invitò a sedersi e così fece.

-BenissimoWill... Quale è il motivo della tua visita?- sorrise dolcemente e loguardò con i suoi occhi color del mare.

-Eccosenti... Non avrei voluto disturbarti.. Ma sono davveropreoccupato..- gli spiegò la situazione e alla fine gli disse ilperché era andato da lui -... E so che non è una cosa moltopiacevole per te... Ne hai passate veramente tante... E non te lochiederei se non fossi disperato. Vorrei che mi mostrassi comeentrare negli Inferi- disse e lo guardò con determinazione.

Ilragazzo lo stava osservando attentamente: -Capisco... Penso dipoterti aiutare. Una volta sono entrato attraverso l'entrata di Orfeonegli Inferi. L'entrata si trova a New York attualmente. E posso purechiamare Grover per aiutarti ad aprirla- gli sorrise -Conta su dime!-

Willavrebbe voluto abbracciarlo. Forse con questa sua buona azione loavrebbe rivalutato.
Dunque i due corsero alla Casa Grande perottenere un'impresa.

***

Laottennero, anche grazie al consenso di Rachel, l'Oracolo, e il giornodopo partirono. Avvertí i fratelli e sistemò le proprie cose. Eradeciso a recuperare il ragazzo con le buone o con lecattive.
All'alba dunque, con la benedizione di Chirone, partironolui, Percy e Grover.

***

Arrivaronoa New York e cercarono l'entrata. Vi arrivarono davanti e il satirocominciò ad intonare una canzone. Davanti a loro, il murodell'edificio che gli stava di fronte si aprì, rivelando unpassaggio con una scala che scendeva nelle profondità della terra.

-Eccoqua!- disse Percy. Will annuì. Avevano deciso che sarebbe scesosolamente il biondo. Infatti di sicuro la presenza del figlio diPoseidone sarebbe stata notata immediatamente e... Beh... I due nonsapevano le vere intenzioni del signore degli Inferi. In compensoPercy gli aveva spiegato come muoversi e soprattutto dovemuoversi.
Così salutò i due e scese quelle scale ripide.

***

Arrivatoin fondo, procedette come secondo indicazione del suo amico, verso ilnero palazzo di Ade. Si mescoló tra i morti e inoltre superòvelocemente Cerbero, tirandogli un apallina precedentementepreparata. Evitò anche di essere visto da coloro che controllavanole anime e, un po' a fatica, raggiunse il palazzo.

Entròdi soppiatto e stordì le guardie con una pozione che Lou Ellen gliaveva donato al Campo prima di partire. Era anche grazie a un'altradelle sue pozioni per controllare la Foschia che prima era riuscito amescolarsi tra i morti.

Trovòil palazzo bellissimo e spaventoso allo stesso tempo. Si disse di nondistrarsi ma... Era inevitabile. Quel posto era... Pieno di potere.Cominciò ad esplorarlo pian piano, sperando di non incontrareguardie o peggio..

Cercóin ogni stanza, finché dopo un po' non sentí delle risate...Provenivano da un piccolo giardinetto interno... Entrò di soppiattoe scoprì un bellissimo giardino... Ricco di melograni..Probabilmente era una parte del giardino della moglie di Ade,Persefone.

Cercódi capire da chi provenissero quelle risate... E poi lo vide. Alcentro del giardino, tra mille margherite, stava il ragazzo dei suoisogni.. Il ragazzo che aveva atteso per un mese e che era venuto aprendere negli Inferi. Stava là, seduto tra i fiori, con unacoroncina di Margherite in testa e stava con... Con una ragazza...Una ragazza trasparente. Era molto bella... E probabilmente aveva lastessa età di Nico. Stava danzando mentre rideva, di fronte alragazzo e pure lui... Lui... Le stava sorridendo.

PerWill fu un colpo al cuore. Il ragazzo pareva proprio divertirsi..Cercó di ricacciare indietro le lacrime. Avrebbe voluto essere lui arendere così il figlio di Ade. "Sono...Sono sceso per nulla...Ade... Ade era sincero allora... Nico vuole stare veramente qua.."si voltò sconsolato, forse troppo velocemente, cosa che lo feceandare a sbattere contro un vaso di fiori che cadde rompendosirumorosamente.

Dopopoco sentì una voce chiamarlo: -W-Will???-

[Solangelo] Our Happiness♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora