Maddie Wilson ha visto cose di cui non doveva sapere nulla.
La ragazza fugge da una vita che tutto le ha tolto e niente le ha dato; scappa lontano dai peccati e dai segreti dei suoi genitori, gli stessi genitori che sempre avrebbero dovuto protegge...
"Quello che distingue le persone le une dalle altre è la forza di farcela, o di lasciare che sia il destino a farla a noi." — Fernando Pessoa.
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5.
M a d d i e
È passata più di un'intera ora da quando abbiamo cominciato a fare il giro dell'istituto; Haley è stata gentile con me, mostrandomi tutte le aule di studio dell'edificio. Ho anche scoperto le varie attività fornite dalla scuola: c'è un campo da basket e un campo da football sul retro, una palestra per praticare la pallavolo e persino una piscina per fare corsi di nuoto. Nonostante io non sia una persona sportiva, mi hanno piuttosto incuriosito tutte le attività motorie di cui dispone quest'Istituto.
La stanza che più mi ha colpita è la biblioteca. Non ne ho mai vista una di più grande, con ben tre rampe di scale per arrivare in cima. Le pareti sono tutte costernate di libri di ogni genere e grandezza; ho visto anche la mensa che, per quanto fosse bella ed enorme, non mi ha per nulla entusiasmato. Non mi piace l'idea di mangiare con tanta gente nello stesso posto, e per fortuna Haley mi ha comunicato l'esistenza di una piccola paninoteca al di fuori dell'istituto, dov'è abituata ad andare.
«Ed eccoci nuovamente qui» annuncia con un sospiro di sollievo quando ci fermiamo davanti allo studio della Preside. Annuisco leggermente prima di regalarle un sorriso complice; l'idea di andare in una stanza del dormitorio maschile si è rivelata piuttosto divertente.
«È stato fantastico, grazie davvero» annuncio dolcemente e un po' imbarazzata, ma con totale sincerità; non mi aspettavo di riuscire a farmi piacere un Istituto scolastico in questo modo. Probabilmente è solo la guida di Haley e alla sua allegria ad avermi fatto apprezzare totalmente ogni singolo dettaglio.
«Mi sono divertita un sacco! Ci vediamo per l'inizio delle lezioni allora, d'accordo?» annuncia dolcemente, prima di avvolgermi in un tenero abbraccio. Rimango leggermente irrigidita quando le sue piccole braccia mi accolgono il corpo, ma cerco di ricambiare stringendola dolcemente anch'io. «Ci conto, uhm?» domanda indispettita, prima di sorridermi leggermente e voltarsi per tornare verso i dormitori.
Prendo un respiro profondo prima di voltarmi verso la porta e aprirla con imbarazzo; vengo attraversata da una folata d'aria fresca, dovuta alla finestra aperta dell'ufficio della Preside. Inarcò un sopracciglio quando noto la donna ridere sonoramente insieme a mio fratello; si ricompongono subito non appena notano il mio ingresso nella stanza. «Oh, Maddie, ben tornata! Com'è andato il giro? Ti è piaciuto l'Istituto?» mi chiede gentilmente la donna, ricomponendosi subito dopo la mia entrata. Guardo con un sopracciglio alzato mio fratello che è intento ad asciugarsi le lacrime dagli occhi, per via delle troppe risate.