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"Posó su di me gli occhi scuri e mi domandai come sarebbero stati se si fosse innamorato."
Francis Scott Fitzgerald.


"— Francis Scott Fitzgerald

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M a d d i e




Arrivo in camera mia quando ormai le luci della sera sono calate e la voglia di sostenere una conversazione del genere con Jona, sinceramente, non esiste. Non so come potrei cominciare il discorso ma ciò che mi spaventa di più è la sua possibile risposta: non sono pronta a ricevere un rifiuto, questo è vero, ma la cosa che più mi preoccupa è ciò che ne conseguirebbe ad esso. Potrei davvero rimanere senza di lui? Assolutamente no. Oramai è diventato una parte fondamentale di me, forse quella più importante... È lui che tiene incollati assieme i pezzi di me, della mia anima.

Da quando sono riuscita a raccontagli tutto ciò che è successo nella mia vita non mi ha mai lasciata per un attimo da sola. Ha sempre insistito per stare con me e questo non ha fatto altro che aumentare la mia dipendenza nei suoi confronti. Mi passo nervosamente una mano tra i capelli, cercando di ragionare sulla possibile conclusione che potrebbe avere questa storia e analizzando i miei sentimenti per lui. Non riesco a stare per un secondo senza pensarlo, senza a chiedermi che cosa stia facendo. Che sia questo un segno di ciò che provo?

Possibile che io mi sia... Innamorata di Jona?

Mi lascio cadere sul letto disfatto da questa mattina e il suo profumo si sente flebilmente ancora più sulle lenzuola; in qualche istante, mi ritrovo a fare esattamente la stessa cosa che qualche tempo fa fece Haley con le lenzuola di Austin: sto annusando il profumo che vi ha lasciato sopra. Socchiudo gli occhi e sospiro pensierosa, pensando ad ogni singola emozione che quel ragazzo riesce a farmi provare senza impegnarsi neanche; sono cose che arrivano spontaneamente, come il suo prendermi la mano o il semplice sorridere in modo sornione non appena mi vede arrivare verso di lui.

Soprattutto, è la prima persona con cui sono riuscita a sfogarmi veramente. È l'unico a sapere tutto ciò che hanno fatto e nonostante io abbia tralasciato alcuni dettagli, sa praticamente ogni cosa — insieme a Brad. La possibilità che i miei genitori arrivino da un momento all'altro è tangibile e l'unica cosa a cui riesco a pensare è proprio lui, Jona. Come farò quando tutto questo sarà finito, quando non potrò vederlo tutti i giorni? Quando non potrò abbracciarlo perché sarò tornata nuovamente in quella casa che tanto ho odiato per molti anni della mia vita?

Rimango frastornata dai miei stessi pensieri mentre arrotolo le lenzuola tra le gambe per coprirle leggermente, data la leggera aria fresca che entra dalla finestra semiaperta. Resto a fissare il panorama all'esterno di essa, con il cuscino ben stretto tra le braccia e la testa appoggiata sopra alla sua morbidezza. Qualcosa, quando penso a lui, mi fa agitare talmente tanto che penso di poter perdere l'equilibrio da un momento all'altro. Che sia questo, l'amore?

Lui è come il nero Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora