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"Da quel momento non riuscii più ad ascoltare le loro voci, perché udivo nelle mie orecchie un rumore simile a quello prodotto dalle ali di un uccello in preda al panico."
— Arthur Golden.

"— Arthur Golden

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M a d d i e


L'entrata del negozio dove lavora mio fratello è esattamente come me la ricordavo: un misto di colori e disegni fantasiosi su tutta la parete d'ingresso. Un sorriso spontaneo mi nasce sul viso mentre gli occhi della mora al mio fianco si spalancano per l'incredulità; probabilmente non si aspettava questo spettacolo. Compio qualche passo in avanti, tenendo ben salda la mano di Haley che mi segue euforica. La nostra camminata viene, però, fermata non appena le mie orecchie seguono la risata familiare di mio fratello avvicinarsi sempre di più.

Alzando nuovamente gli occhi verso la porta, mi sorprendo nel vederla aprirsi e da essa spuntare una chioma biondo cenere tenuta piuttosto selvaggia. Mio fratello ci mette davvero poco tempo per accorgersi della mia presenza; sul suo viso si allarga un sorriso prima che cominci a percorrere a grandi falcate la distanza che ci separa. Mi sembra, per qualche attimo, di sentire gli occhi riempirsi di lacrime nel rivedere, anche se dopo pochissimo tempo, il ragazzo.

«Sorellina!» esclama felice, mentre le sue braccia mi cingono forte in un abbraccio. Sorrido con il volto attaccato al suo petto, che sprigiona come sempre l'aroma di Muschio del suo profumo preferito. Stringo con le mani i lembi della sua maglietta, chiudendo gli occhi e beandomi totalmente della sensazione di benessere che mi pervade.

Brad allontana di poco il mio corpo, appoggiandomi le mani sulle spalle, per guardarmi dritto negli occhi; senza mai far spegnere il suo sorriso, mi accarezza teneramente la guancia. Mi mordo il labbro inferiore quando mi rendo conto del nuovo arrivato sul suo viso: un piercing semplice al sopracciglio. Ridacchio silenziosamente, prima che un finto colpo di tosse mi distragga totalmente dall'osservare mio fratello.

«Oh, giusto!» mi stacco completamente da Brad, avvicinandomi successivamente alla mora che guarda il ragazzo di fronte a noi con occhi brillanti. Inarco un sopracciglio e scuoto la testa divertita, prendendola per mano. «Brad, lei è Haley, la mia compagna di cui ti parlavo» annuncio felicemente, guardando la mia amica con la coda dell'occhio mentre stringe la mano a mio fratello.

Lui, come al solito, continua a sorriderle finché il loro contatto non viene interrotto dalla voce alta e acuta di Derek. «Brad, Santo Cielo, dobbiamo chiudere! Non ho intenzione di rimanere qui ad aspettare i tuoi sporchi — Oh» interrompe la sua sfuriata contro mio fratello quando i suoi occhi incontrano la causa del ritardo del biondo, ovvero me e la mora al mio fianco, che sembra ancora più imbarazzata nel notare il secondo ragazzo alle spalle di mio fratello.

Lui è come il nero Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora