"Considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ciascuno deve recitare la sua parte."
— William Shakespeare.
18.M a d d i e
Usciamo dalla classe dopo un'estenuante mattinata passata ad ascoltare ogni singolo professore, uno per uno; escludendo quello di Filosofia, tutti gli altri hanno consegnato gli appositi programmi stampati su pile di fogli e le corrispettive attività secondarie. Haley, al mio fianco, piega distrattamente i documenti per infilarseli successivamente nella tracolla che tiene in spalla.
«Io non posso farcela quest'anno, davvero. Solo a leggere il programma di Matematica mi viene la tachicardia» annuncia visibilmente frustrata, facendomi sfuggire una risata leggera che non passa inosservata. «Parliamone seriamente, non hai sentito quante cose vuole farci fare? Quella è tutta matta» sentenzia infine, aumentando il passo verso la caffetteria.
Giro per qualche secondo lo sguardo verso le nostre spalle, dove Austin sta amichevolmente parlando con Jona. Come ho notato in precedenza, anche il corvino oggi sembra essere di buon umore, tanto che mi fermo nel bel mezzo della camminata per qualche secondo, stando ben attenta ad ogni singolo particolare del suo viso. È estremamente rilassato anche quando batte leggermente la mano sulla spalla del biondo, ridendo successivamente insieme a lui. Un sorriso spontaneo mi spunta sulle labbra prima di sobbalzare, a causa della voce acuta della mia amica che mi richiama.
«Mad! Ti vuoi muovere? Ci rubano i posti migliori!» piagnucola la mora, facendomi alzare gli occhi al cielo. Distolgo lo sguardo dai due ragazzi e con estrema lentezza nei miei passi, raggiungo la mia amica che sta letteralmente correndo per prendere poi posto al nostro solito tavolo. Ridacchio prima di lasciar cadere a terra ormai l'abituale zaino nero, porgendo la mia attenzione solamente alla mora e al suo fastidioso mangiarsi le unghie. Deduco in pochi secondi che qualcosa la sta turbando, e poco dopo capisco che cosa le stia procurando tutto quel nervoso. La cameriera di questa mattina sta camminando velocemente verso di noi, ma quello che cattura l'attenzione della mia amica — e successivamente la mia — è il modo in cui alza il braccio e saluta Austin, ormai poco distante da noi.
Il petto di Josie si gonfia mentre abbassa leggermente la maglietta della divisa tirandola dai lembi con le mani. Sposto la mia attenzione sul viso di Haley, che fa trasparire tutta la sua rabbia e la voglia che presumo stia reprimendo di strapparle i capelli. Scuoto la testa divertita; perché non riesce semplicemente a parlare con Austin delle cose che prova? Sono quasi sicura che anche lui in prima persona se ne sia accorto, dato che quando si trova esattamente davanti alla mora, si morde il labbro nervosamente mentre cerca di mascherare un sorriso compiaciuto. Alzo un sopracciglio guardandolo prendere posto accanto a lei e, di conseguenza, anche al mio fianco.
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Lui è come il nero
ChickLitMaddie Wilson ha visto cose di cui non doveva sapere nulla. La ragazza fugge da una vita che tutto le ha tolto e niente le ha dato; scappa lontano dai peccati e dai segreti dei suoi genitori, gli stessi genitori che sempre avrebbero dovuto protegge...