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"Cogli il positivo che il destino per caso ti offre."
— Alessandro Baricco.

"— Alessandro Baricco

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21.

M a d d i e

Haley continua a camminare per la mia stanza con in mano tutti i nuovi acquisti di oggi, esclamando parole a caso costringendomi ad alzare gli occhi al cielo ogni volta che dalla sua bocca esce un lamento. Vorrebbe fare colpo sul biondo, che questa sera sarà presente, e non sa come fare; le ho ripetuto un centinaio di volte che Austin la guarderebbe anche con un sacchetto della spazzatura indosso, ma non ha intenzione di credermi.

«Forse ho deciso» borbotta velocemente, appoggiando in modo accurato un paio di vestiti sul letto. Mi sporgo di lato, trovandomi ad annuire quando i miei occhi intravedono un semplice top nero senza maniche ed un pantalone in pelle del medesimo colore. Sorrido dolcemente nel guardare la mia amica e immaginandomela vestita in quel modo.

«Secondo me è perfetto» annuncio sinceramente, beccandomi uno sguardo di ringraziamento da parte sua.

Velocemente si sfila il jeans chiaro che aveva addosso lasciandoli cadere sul pavimento, e a seguire anche la maglietta bianca va a distendersi su di esso. Mi alzo velocemente per andare a prendere la mia piccola trousse di trucchi, lasciando così alla mora il tempo di prepararsi.

Quando torno mi fermo per qualche secondo davanti alla porta del bagno; lascia cadere i capelli sulle spalle, facendoli poi svolazzare velocemente, prima di regalarmi un veloce sguardo perplesso. «Come sto?» mi domanda, mordendosi il labbro inferiore.

«Sei bellissima, davvero» annuncio sinceramente, sorridendole alzando un solo lato della bocca. Annuisce convinta prima di sedersi davanti allo
specchio e tracciare una sottile linea sui suoi occhi da cerbiatta; mordendomi il labbro, estraggo dal sacchetto un pantalone simile a quelli della mia amica ed una semplice camicia bianca leggera. Velocemente ed estremamente in imbarazzo mi libero degli indumenti indossati nel pomeriggio; so che non dovrei preoccuparmene, ma il fatto di essere insieme ad un'altra persona nella stanza e cambiarmi mi mette parecchio in soggezione.

Chiudo giusto in tempo l'ultimo bottone della camicetta prima che Haley si giri per incontrare i miei occhi; dal suo annuire convinto ne deduco di essere pronta. Faccio teatralmente un giro su me stessa facendo scoppiare a ridere entrambe prima di avvicinarmi allo specchio e passare velocemente un leggero strato di mascara sulle ciglia, rendendole subito più lunghe e voluminose. Haley, senza preavviso, avvicina alle mie guance un grosso pennello passandocelo sopra velocemente; mi guarda prima di annuire e rimettere in ordine le cose.

«Metti assolutamente quelli» annuncia, indicando il paio di stivali neri bassi che tengo vicino alla porta. Annuisco e me li infilo prima di prendere la borsa e, seguita dalla mora, uscire dalla mia stanza per dirigerci alla volta del cortile, dove ad aspettarci troviamo già Austin e Jona che parlano tranquillamente seduti su una panchina poco distante da noi.

Lui è come il nero Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora