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PRIMA DI OGNI ALTRA COSAH.
In descrizione non mi fa taggare quindi faccio qui:
La copertina me l'ha fatta _The_Crazy_Otaku_
Che è una brava personcina simpatica e le voglio tanto bene.
Arigatou :3
Bene.
Cominciamo.
Buona lettura💕



Eiji

C'era un tempo da cioccolata calda e libro. Da pioggia che picchia sul tetto e null'altro a spezzare il silenzio se non lo sfogliare delle pagine.
Era un tempo da coperta e calduccio mentre fuori sembrava che dovesse cadere il cielo. Era un tempo da casa.

Con una tempesta del genere potevano esserci solo due tipi di persone: quelle che stavano davvero al coperto, o in ogni caso ci stavano andando, e quelle che invece avrebbero avuto una febbre da cavallo nel giro di due giorni.

Tra questa sfortunata percentuale rientrava anche Eiji Okumura.

Quel martedì di dicembre il mondo sembrava avercela con lui. Oltre ad essersi svegliato tardi e aver così dovuto correre fino alla fermata, non era riuscito a concentrarsi nemmeno su una lezione, non aveva mangiato nulla essendo sprovvisto di soldi e, ciliegina sulla torta, aveva perso l'autobus per tornare a casa.

Forse, a dirla tutta, non era solo quel giorno. Era da molto più tempo che eventi del genere continuavano a capitare.

Eppure non poteva nemmeno decidere di non fare più nulla solo per un po' di sfortuna. Così, bagnato dalla testa ai piedi, un'espressione che avrebbe fatto venir voglia di suicidarsi a chiunque e sguardo fisso davanti a sé, Eiji camminava verso casa sua.

Certo che non aveva fatto nulla per essere perseguitato dalla sfortuna in quel modo, pensava, mentre i suoi passi si succedevano uno dopo l'altro, ormai ignorando le gocce pesanti che picchiavano sulla sua testa e sulle spalle. 

Non vedeva l'ora di essere a casa, farsi un bagno caldo e potersi rilassare un momento. Sperando che non dovesse succedere ancora qualcos'altro, tipo che l'acqua calda non funzionasse o che ci fosse un black out.

Peccato che, anche se così fosse stato, Eiji non si sarebbe comunque fatto un bagno a breve e tantomeno si sarebbe rilassato.

D'altronde, se ci fosse riuscito, non sarei qui a raccontarvi cosa, o meglio chi, glielo impedì.

Ash

Se solo le persone avesse potuto vedere il mondo come lo vedeva Ash forse avrebbero capito.
Non era una gran bella visione in effetti. Se ne rendeva conto anche lui stesso.

Quel suo modo di vedere, all'inizio, non sapeva se considerarlo una maledizione o un dono. Era stato la causa di tutti i suoi problemi, il motivo per cui in troppi l'avevano considerato pazzo e per cui era finito sotto i ferri in troppi ospedali, troppe volte.

Fino a che non era stato davvero troppo.

Era una mattina di pieno dicembre, pioveva a dirotto e Ash camminava impassibile sotto il suo ombrello, perlustrando le strade con lo sguardo.

Era stato intorno ai dieci anni che si era reso conto che quello che vedeva non era un problema per lui, quanto per coloro che non vedevano. 

Aveva imparato a comunicare con le "ombre", come le aveva definite un tempo, da piccolo. Ed aveva imparato ad ucciderle, se fosse servito. Anche se, in effetti, gli conveniva semplicemente fingere di andarci d'accordo.

Erano davvero rare le volte in cui decideva di combatterle apertamente. Quel giorno di dicembre fu una di quelle.

Le iridi verdi, brillanti, scorsero dal cemento al muro che stava costeggiando, poi sulle gocce d'acqua. Con un minimo di attenzione avrebbe potuto distinguerle tutte una dall'altra con una sola occhiata, prima che cadessero a terra.

Andava tutto bene, sul serio, fino a quando non svoltò l'angolo e vide il pandemonio davanti a sé. Chiaramente, lo vide solo lui.

Gli occhi dal taglio affilato saettarono veloci sull'ammasso scuro e confuso di quelle che, le contò, erano sei ombre. 

Sei ombre che seguivano... Per poco non gli prese un colpo quando lo vide. Era un ragazzino, ordinario in tutto e per tutto tranne per il fatto che brillava.

Di una luce bianca, chiara, unica, pura. 

Una luce che si riflesse negli occhi sgranati di Ash.

E poi, quasi senza pensare, scattò.

Angolo schizoide felice

Sono tornata merdineh

Se non avete letto la mia ereri allora viil benvenuto nell'angolo "scrittrice" che ha puntualmente un nome peggiore del precedente :3

Quindi, se avete voglia di esprimervi... Come vi pare come inizio?

Premetto che questa FF è un esperimento, perché ce ne sono pochissime in italiano, oserei dire nessuna, quindi non avevo nessun punto di riferimento e mi sono basata solo sull'anime e sulla mia immaginazione.

Quindi nulla, spero che vi piaccia ugualmente e vi aguguro buona lettura.

Ci vediamo tra una settimana a partire da ora con il secondo capitolo carissimi unicorni.

CIA'NE! (^_^)/

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