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Eiji

Sentì i battiti accelerare e la testa pulsargli non appena si rese conto di essere lui a non vedere nulla.

In un secondo raggiunse la conclusione che in quello stato era completamente inutile e gli venne da piangere. Non voleva essere un peso per tutti.

Sentì uno scricchiolio e poco dopo il peso di Ash che piegava il materasso e la sua voce più gentile di quanto non fosse mai stata:- Va tutto bene, stai bene, siamo a casa. Ci sarà una soluzione anche per questo.

Il corvino avrebbe tanto voluto andare nella sua direzione, ma aveva paura di sbagliarla e così si limitò ad alzare una mano che, come si aspettava, Ash prese con la sua guidandola alla propria spalla.

Ed Eiji si mosse seguendo i contorni del busto del biondo con le dita, fino a finire tra le sue braccia a lasciarsi stringere. Profumava di pulito ed era caldo al contrario dell'aria della stanza.

Il più grande sospirò, con la testa appoggiata alla spalla dell'altro:- Che è successo dopo che sono svenuto?

Sperava che, come minimo, fosse andato tutto bene. Forse, in parte sperava di sentirsi dire che era riuscito a guadagnare almeno un po' di tempo. Eppure non si aspettava di certo la risposta che, di fatto, gli diede Ash:

- Sei stato grandioso, ecco che è successo. La lince che hai creato ha portato tutti fuori di lì e poi è tornata dentro. La villa si è illuminata di bianco e poi è sparito tutto. Tracce, prove, sangue. Nessun telegiornale ne ha parlato, nessuno l'ha notato. Hai fatto una cosa incredibile.

Per un attimo il corvino rimase immobile, mentre metabolizzava le parole di Ash, dopo di che chiese:- Davvero?

Non potè mai saperlo con certezza, ma fu quasi sicuro che in quel momento fosse apparso un sorriso su quelle stesse labbra che gli risposero:- Davvero.

Quelle stesse labbra che avevano avuto il coraggio spudorato di baciarlo senza nemmeno avvisare, senza nemmeno chiederlo ad alta voce prima.

E dannazione a loro che gli avevano fatto amare quel bacio.

Detestava se stesso in quel momento per averlo adorato, si sarebbe preso a schiaffi nel rendersi conto che ne avrebbe voluto un altro e la cosa che più lo schifava e stupiva allo stesso tempo era la sola idea che anche lui avesse quel tipo di desideri.

In fin dei conti, il fatto che fossero entrambi ragazzi era l'ultimo dei problemi paragonato al suo sconforto riguardo la scoperta dell'essere attratto da qualcuno.

Immerso in quei pensieri, Eiji, tacque per qualche minuto prima di ricordare anche tutto ciò che aveva visto sulla vita di Ash e sollevare la testa dalla sua spalla, affermando di colpo:- Anche tu sei stato grandioso.

Il tono interrogativo dell'altro gli giunse subito alle orecchie:- Cosa?

- Per tutta la tua vita, intendo.- continuò il corvino - Per tutta la tua vita sei stato grandioso. Io... credo di aver visto i tuoi ricordi e a dirla tutta penso che se al tuo posto ci fossi stato io non sarei durato due giorni.

- Oh, Eiji.- in un attimo le mani del biondo furono sulle sue guance, a circondargli il volto - Non avresti dovuto mai guardarli. Non sono proprio una bella visione...

Lui sollevò una mano, poggiandola sopra quella dell'altro e accennando un sorriso:- Va bene. Sono contento di averli visti, davvero. Volevo proprio conoscere la storia dietro quelle battutine sarcastiche.

Una risatina riempì l'aria:- Potevo raccontartela la mia storia, stupido. Non c'era bisogno che vedessi tutto.

- Va bene così, Ash.- fece una pausa, prima di chiedere - Quindi... Quella era l'ombra? Erano i motivi per cui ce l'hai sempre addosso?

Le dita del biondo scivolarono indietro, verso la nuca dell'altro, andando a giocherellare distrattamente con delle ciocche corvine:- Già. In realtà c'è un modo per farla sparire, ovvero distruggere alla base ciò che l'ha fatta nascere. Devi aver visto quante persone ho ucciso per levarmela di dosso. E devi aver visto anche quanto non abbia funzionato.

Eiji annuì piano:- Ho visto, sì. Probabilmente non erano loro il problema. Dev'essere stato qualcos'altro.

- Lo penso anch'io.

E poi rimasero in silenzio, Eiji sentiva i respiri sottili di Ash, il calore dei palmi poggiati sulle proprie guance e le dita fredde che arrotolavano suoi i capelli neri. Le sentì rallentare, sentì quei respiri sempre più vicini.

Fu certo in una frazione di secondo di ciò che stava per succedere e poggiò una mano sul petto di Ash, per fermarlo:- Aspetta... Io non so se voglio...

""Non so se voglio"... Cosa, Eiji?" una vocina proruppe nella sua testa, cancellando ogni altro pensiero. "Non so se voglio baciarti? Non so se voglio essere attratto da te? Non so se voglio ammettere a me stesso che mi piace il ca-"

OK! La zittì lui, in preda al panico.

Sentì Ash rimettersi dritto e togliere le mani dalla loro posizione:- Scusa, avrei dovuto chiedertelo.

"Oh, complimenti! E ora chi lo fa tornare sui suoi passi, eh?!" Eiji la ignorò, cercando di ignorare allo stesso modo anche l'imbarazzo:- Beh... che ore sono?

"ChE oRe SoNo?! Ma ti sei bevuto il cervello?! Non dovresti fare certe domande adesso razza di..." - Ora di cena ormai... Cosa ti va di mangiare?

"E lui ti dà addirittura corda... Dio santo, dove finiremo?"

Angolo patate lesse:

Si si si si si ci sono, non mi stavo dimenticando di aggiornare giuro.
E il fatto che sia mezzanotte e mezza non ha nulla a che vedere con questo :)

Cooooomunque. Sono felice di essere finalmente arrivata a pubblicare il primo capitolo con la famigerata vocetta della coscienza.

Cioè, c'è nel 90% delle FF, non potevo essere da meno :D

Insomma dai, gli ho tolto la vista ma gli ho dato una vocetta rompipalle della coscienza.

...

NonmiuccidetevipregoCIA'NE

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