Golzine
Le persone non sapevano.
Vivevano nell'illusione che il mondo e le loro vite fossero sotto il loro controllo.
Quando in realtà era lui, anzi, loro, a poter decidere la sorte di un intero paese e, di conseguenza, del mondo.
Purtroppo c'era un ostacolo quasi insormontabile a dividere Dino Golzine, o almeno ciò che restava di lui, dalla realizzazione dei suoi progetti. Ovvero Ash Lynx.
Era il moccioso più scaltro ed intelligente che avesse mai conosciuto, come se non bastasse poteva vedere le ombre e combatteva come un demone. Infine, ciliegina sulla torta, era stato il solo che avesse mai avuto la faccia tosta di rifiutare la vita che poteva dare Golzine.
Sarebbe stato più semplice se non fosse mai esistito, o meglio, se nessuno dei due fosse mai esistito. Né Ash, né Eiji.
Fortunatamente non erano a conoscenza del loro potere se avessero collaborato.
Poteva ancora distruggere tutto. Ogni cosa a partire dalla base. Cominciando da loro due.
[...]
Ash
Camminava veloce tra la gente, gli occhi agganciati come arpioni all'ombra che si muoveva palesemente su un percorso, ignorando tutte le fonti di cibo che aveva attorno.
Era lo spirito di una donna. Sembrava anche piuttosto giovane, alta.
Era difficile starci dietro senza farsi notare, dal momento che lei poteva scivolare attraverso le persone come niente fosse.
Ash accelerò il passo.
Erano passati solo pochi giorni dall'irruzione delle ombre, ma lui doveva evitare che accadesse ancora a tutti i costi.
Per la seconda volta stava provando a seguire uno spirito, dopo che il primo, il giorno precedente, era svanito in una folla.
Fece lo slalom tra una coppia e un pendolare in ritardo, senza scollare gli occhi da quella massa scura.
La mattina dopo l'attacco aveva presentato Eiji a Shorter e poi l'aveva accompagnato a casa. Viveva in un condominio curato, verso il centro della città, uno di quelli con i muri color panna e i fiori alle finestre.
Stava perdendo l'ombra. Schivò un gruppo di studenti.
Non si vedevano da tre giorni, non si erano sentiti, cercati o chiamati.
Si erano pensati, però.
O almeno, Ash ci aveva pensato, ad Eiji. E anche se non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce, sperava che anche Eiji avesse pensato a lui.
La vide ancora, avanti di una sessantina di metri, costeggiò un negozio e svoltò in uno dei vicoli laterali.
Ash scattò, quasi si mise a correre per starle dietro.
Arrivò ad imboccare il vicolo quando ormai aveva occhi solamente per l'ombra, si spostò bruscamente a sinistra, pronto a correrle dietro.
La folla intorno a lui si era ridotta ad una confusa massa accompagnata da un brusio indistinto.
Poi, improvvisamente, un piede che si incastrava sul suo, ed un corpo che gli tagliava la strada cadendo.
Ad Ash parve di agire al rallentatore mentre faceva automaticamente scattare un braccio in avanti per fermare la caduta.
Eiji
Per Eiji, come al solito, fu tutto troppo veloce.
Aveva visto Ash camminare, sembrava di fretta, quindi non avrebbe voluto disturbarlo, ma a dispetto dei suoi programmi di passargli semplicemente accanto, lui si girò di colpo, Eiji inciampò sul suo piede e per poco non finì con la faccia sul cemento.
Invece, il braccio sinistro del biondo gli frenò la caduta e in seguito, con una leggerezza inaudita, lo spinse verso l'alto per rimetterlo in piedi.
Non si erano sentiti per tre giorni, ma ad ogni modo Eiji aveva sperato di incontrarlo.
Aveva un che di spaventosamente magnetico. In tutto, lo sguardo, i movimenti, il modo di parlare. E questo faceva paura eccome.
Sentì i brividi percorrergli il corpo quando la mano destra di Ash gli toccò la spalla e poi scivolò giù lungo il braccio, ad afferrargli la mano.
L'ultima, e la prima, volta gli aveva tenuto il polso invece della mano.
Faceva un po' paura notare quelle piccole cose a cui non avrebbe mai fatto caso, sentire i brividi, preoccuparsi per qualcuno che aveva conosciuto da poco anche quando non c'era.
- Corri.- disse solo Ash, trascinandolo lungo il vicolo laterale.
Ma questa volta Eiji lo seguì senza esitare, mandando completamente a monte le sue ore di lezione di quel giorno.
- Ci seguono?- chiese, mentre portava la mano libera a sorreggere la borsa a tracolla.
L'altro gli rispose nell'immediato:- No, siamo noi che ne stiamo seguendo una. E la stiamo perdendo.
Il corvino strinse la mano attorno alla cinghia della borsa, tanto che le nocche diventarono bianche:- Quanto è importante riuscire a seguirla?
- Molto.
Eiji prese un respiro profondo, infilò la mano nella borsa a prendere portafogli e cellulare e poi, con un gesto fluido, la sfilò e la lasciò cadere alle sue spalle, senza nemmeno voltarsi.
E dopo di che riprese a correre, senza mollare la mano dell'altro nemmeno per un secondo, stringendo la presa sugli unici due oggetti che aveva con sé.
Aveva appena fatto la cosa più irresponsabile ed estrema della sua vita.
Eppure si stupì solamente di una cosa: non se ne era pentito per niente.
Angolo sassi volanti
Oh hey :3
C'è Un NuOvO pOv!!!1!1!
UAU!
NON SIETE CONTENTIH?!Sì lo so, non ve ne frega un cazzo. Però dovevo farvelo notare perché è stata una dura decisione quella di scriverlo, dal momento che sarebbe stato molto più semplice scrivere solo quelli di Ashu e Eiji.
Perciò mi sento forte.
E nulla. È stato bello :D
Ah sì. Domandina tattica: come vi pare la storia fino ad adesso?
Cia'ne❤
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Light || AshEiji ||
Fanfiction"Vedo ombre ovunque, ma la luce è talmente rara che pensavo di averla immaginata. E tu brilli." - Incontrarsi con il diluvio universale sopra le teste, di colpo, senza nemmeno il tempo di pensare. Scoprirsi cercandosi nel buio di un mondo che non la...