Skip
Bones ridacchiò, una scintilla gli attraversò lo sguardo:- Davvero?
Shorter annuì, fiero del suo racconto:- Tutto vero. Giuro.
Sing, alla sua sinistra, aggiunse:- Non ci credevo nemmeno io all'inizio, almeno fino a quando non li ho visti.
Alex sgranò gli occhi:- Tu li hai visti?!
- Già.- fece il più piccolo, incrociando le braccia con aria superiore.
Sikp gli puntò un dito contro:- Ehi! Anch'io volevo vederli!
Era la notizia più strana ed allo stesso tempo più bella che avesse mai sentito.
Ash Lynx, lui che non aveva bisogno di nessuno e faceva tutto da solo, dal ferirsi al rimettersi in piedi, proprio lui... Che dormiva abbracciato a qualcuno. Per di più un ragazzo.
Vedere quella scena sarebbe stata un'esperienza insostituibile, però, chiaramente, a Shorter era venuto in mente di farlo sapere solo a Sing.
In sua difesa, appunto, si strinse nelle spalle:- Non potevo mica chiamarvi tutti. Si sarebbero svegliati entrambi e sarebbe stata la fine. Lo sapete com'è Ash quando si sveglia...
Bones rabbrividì:- Non ricordarmelo.
In effetti anche questa era una cosa strana. Normalmente quando Ash si svegliava era difficile anche solo parlargli, figurarsi abbracciarlo.
Eiji doveva essere l'unica eccezione al mondo, evidentemente. Pensò Skip, dando un'occhiata ai denti rotti di Bones, frutto di un risveglio troppo brusco.
Poi però, sorrise rivolgendosi a tutti i presenti:- Certo che deve tenerci proprio tanto a Eiji, eh?
- Puoi scommetterci.- rispose Shorter.
Alex gli fece eco:- È talmente palese che pare non si stia nemmeno impegnando per nasconderlo.
Kong annuì.
Ed allora, gli occhi scuri di Skip brillarono:- Beh, allora faremo meglio a fare in modo che non si faccia nemmeno un taglietto in tutta questa storia. Dubito che ne uscirà in fretta.
Eiji
In un primo momento, quella mattina, si chiese perché non avesse pensato di prendere un materasso o una coperta.
Chiaramente non gli era nemmeno passato per la testa, sul momento, ed era finito seduto sul pavimento gelido, con Ash che già dormiva bello comodo con la testa appena sotto la sua spalla, rannicchiato contro di lui.
E non poteva certo svegliarlo in quel momento, non ne aveva la forza emotiva. Così si era rassegnato a mettersi nella posizione più conveniente possibile e sonnecchiare.
Le conseguenze, purtroppo per lui, furono devastanti. Crampi alla schiena, al collo, gli si era addormentata un gamba un paio di volte e, cigliegina sulla torta, verso le cinque del mattino necessitava di andare in bagno.
Ad ogni modo il giorno seguente non riuscì a smettere di sorridere nemmeno per un secondo.
Per quanto l'ombra aleggiasse ancora attorno ad Ash e anche se rischiava di dormire in piedi, era esageratamente felice di averlo di nuovo davanti.
Ma soprattutto di sapere cosa l'aveva costretto a chiudersi in camera e di essere consapevole che poteva tenergli lontano quel mostro, anche se solo per poco.
Pensava proprio a questo, guardando giù dal terrazzo, con i gomiti appoggiati alla balaustra e lo sguardo perso sulla via continuamente attraversata da un via vai di persone.
Forse, era fin troppo immerso nei suoi pensieri. Tanto che quasi si prese un colpo quando la voce di Ash, esageratamente vicina, gli chiese:- Vedi qualcosa?
Eiji sobbalzò, voltandosi di scatto, per trovarsi davanti il biondo, appena chino verso il punto in cui fino a poco prima c'era stato l'orecchio dell'altro:- Cosa?- fece, nel tentativo di elaborare la domanda.
Lui ridacchiò, spostandosi di lato e poggiando a sua volta i gomiti nella stessa posizione del corvino:- Se vedi le ombre.
- Oh.- rispose - No, non le vedo. Solo la tua.
Fece scorrere lo sguardo su Ash che, nonostante il gelo di fine dicembre, ostentava solo una felpa e un'espressione imperturbabile davanti a quei sette gradi delle quattro di pomeriggio. E poi, dietro di lui, l'ombra.
Ora era più piccola del giorno precedente, ma restava troppo grande per i suoi gusti. Era circa una volta e mezza Ash, avvinghiata alla schiena ed alle spalle di quest' ultimo. Non riusciva a distinguerne i tratti se non il contorno.
- Va bene, è già qualcosa.- replicò il più piccolo.
Il sole gli illuminava di arancio freddo il profilo e gli faceva brillare riflessi fuggenti sui capelli, ad ogni minimo alito di vento.
Tacquero entrambi per un po'. Fin quando il biondo non spezzò il silenzio, inizialmente con un sospiro, seguito poi da un:- Grazie.
Eiji si strinse nelle spalle:- Era il minimo che potessi fare, visto che mi hai salvato due volte, no?- gli sorrise appena.
Ash sviò lo sguardo e finalmente un brivido lo scosse:- Certo che ti senti proprio in dovere di ricambiare tutto tu.
- Non posso farne a meno.- replicò il più grande.
Ancora silenzio. Ed alla fine, con gli occhi smeraldini puntati lontano, Ash disse:- È Aslan. Aslan Jade Callenreese.
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Light || AshEiji ||
Fanfiction"Vedo ombre ovunque, ma la luce è talmente rara che pensavo di averla immaginata. E tu brilli." - Incontrarsi con il diluvio universale sopra le teste, di colpo, senza nemmeno il tempo di pensare. Scoprirsi cercandosi nel buio di un mondo che non la...