Eiji
- Allora, ci vuoi anche mostarda?
La voce di Ash arrivava dal telefono, poggiato sul tavolino da caffè, mentre Eiji se ne stava steso sul divano a chiacchierare con lui mentre aspettava che ordinasse il pranzo e lo portasse a casa.
Erano passati una decina di giorni dall'ultimo scontro. Quella mattina il biondo era stato in biblioteca e così, di ritorno, aveva proposto all'altro di prendere da mangiare.
Avevano optato per gli hot dog, riguardo i quali Eiji rispose, pensieroso:- Non lo so... Non credo di aver mai mangiato la mostarda.
- Cosa?!- esclamò in risposta - Certo che hai delle lacune belle grandi, eh.
Il corvino incrociò le braccia, anche se sapeva di non poter essere visto:- Ma sta zitto. Va bene, falla mettere.
Purtroppo per lui, avrebbe capito di aver fatto una pessima scelta solo una decina di minuti più tardi, dopo il rientro di Ash.
Ancora una volta si sedettero uno accanto all'altro sul divano e Ash mise il panino in mano ad Eiji, avvertendolo:- Scotta un po'.
Lui inarcò un sopracciglio:- Sono momentaneamente cieco, non affetto da CIPA.
Non potè vederlo, ma fu sicuro che a quell'affermazione Ash avesse fatto la tipica faccia da bambino contrariato, accompagnata dalla risposta, mugugnata tra un morso e l'altro:- Scusa se mi preoccupo per te.
- Ti preoccupi per me?- Chiese il più grande, anche se già conosceva bene la risposta.
- Mi preoccupo per te. E con questo?
- Nulla, è una cosa carina.- sorrise Eiji.
"Che verginello sei. Si è praticamente dichiarato!"
Zitto tu.
Nell'ultima settimana era diventato piuttosto bravo a far tacere la vocetta che gli rimbombava in testa. In compenso ad ogni ora che passava si trovava sempre di più a darle ragione.
Addentò il suo panino.
Fu anche un morso bello abbondante. Poi prese a masticare e per i primi secondi filò tutto liscio.
Era... dolce. No, ora non era dolce. Aveva un gusto deciso, diverso da quello di prima e...
- Ma è piccante!- Esalò Eiji, con la bocca in fiamme e il naso che pizzicava, gli occhi sgranati.
Ash rispose, ridacchiando:- Beh, è mostarda. Che ti aspettavi?
Il corvino si prese il naso tra due dita, con gli occhi lucidi:- Ho bisogno di acqua! Subito!
L'altro sospirò:- Dio, che bambino sei. Non puoi resistere?
Al più grande ci volle una quantità di autocontrollo immensa per reprimere il bisogno di bere istantaneamente. Sentiva la faccia andargli a fuoco, ma non sopportava di essere definito "bambino" da uno più piccolo di lui.
- Ecco.- fece Ash - Vedi che se ti impegni che la fai?
- Vaffanculo.- replicò seccamente Eiji.
Non fece in tempo a fare altro, però, dal momento che un risatina del biondo lo interruppe:- Che c'è adesso?
In tutta risposta sentì il peso di Ash spostarsi sul divano e poco dopo la sua presenza, vicina, probabilmente più vicina di quanto avrebbe dovuto essere. E poi la mano sulla propria guancia.
E le dita fredde che scivolarono delicate all'angolo della sua bocca e poi sul labbro, seguite dalla voce del ragazzo, più bassa del solito:- Sei anche riuscito a sporcarti.
"Ma quanto è sexy?! Se solo potessimo vederlo..."
Non c'è nessun noi!
"Ma io sono parte di te. Sei tu che non ci credi, razza di gay represso."
Sentimi. Vaffanculo anche a te, okay?
"Potresti baciarlo ora."
NON VOGLIO!
"Perché?"
Perché... Perché é sbagliato.
"Cos'è sbagliato? Non sei mai stato omofobo, no? Allora cosa è sbagliato?"
Perchè io non sono così...
"... Gay?"
No! Cioè... Anche quello, ma volevo dire che io non ho mai voluto baciare le persone. O fare qualsiasi altra cosa.
"E che c'è di male? C'è sempre una prima volta!"
Ma è strano e penso anche che faccia un pochino schifo, non possono piacermi cose del genere.
"E tu che ne sai se non ci provi? La prima volta ti è piaciuto."
Beh forse...
"Ci provi?"
Magari s-
DRRRRRRRINN
Il suono prepotente del campanello invase l'aria e in un istante Ash si allontanò da Eiji, mentre quest'ultimo si trovò a rimuginare su come avesse potuto cedere ai discorsi di quella vocetta.
Ad ogni modo non ebbe chissà quanto tempo per pensarci, dal momento che in un batter d'occhio la stanza si riempì di voci familiari, tra cui la prima a rivolgersi direttamente a lui fu quella di Shorter:
- Beh, occhi a parte ti vedo bene. A meno che il rosso che hai in faccia non sia dovuto alla febbre.
Lo interruppe Ash:- Credo sia per la mostarda.
- Cosa?! Non ti piace il piccante?- si stupì lui.
Ma, mentre Eiji gli rispondeva con una risatina tesa, ammise a se stesso una cosa, una cosa piccola, ma che fu un buon inizio: il rossore non era né per la febbre né per la mostarda.
Era per Ash.
Angolo confetti:
Yo unicorni :)
Ho una fantastica notizia: dopo due ore e mezza passate a scervellarmi davanti al computer ho finalmente deciso il corso che prenderà questa storia da qui fino alla fine.
E, facendo una stima non molto precisa, credo che arriveremo a qualcosa come 70 capitoli (totali).
Non so se la cosa vi renderà felici o se farete un infarto, ma io ho sinceramente paura perché sono tantissimi😂
Quindiiiiii nulla, che dire... fatemi sapere se questa carrellata di capitoli vi piacerebbe averla o se è pesante, che almeno se mi dite che è pesante trovo il modo di stringere, chiudere in fretta e chi s'è visto s'è visto.
Alla fine a me non cambia molto, perchè se mi dite che è pesante almeno mi sento meno in colpa a finire in fretta questa storia, ma se mi dite che volete i capitoli me ne faccio una ragione e scrivo, percui ditemi :3
Ah sì, vi adoro tutti, e dovrei dirlo molto più spesso💞💞💞
CIA'NE❤
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Light || AshEiji ||
Fanfiction"Vedo ombre ovunque, ma la luce è talmente rara che pensavo di averla immaginata. E tu brilli." - Incontrarsi con il diluvio universale sopra le teste, di colpo, senza nemmeno il tempo di pensare. Scoprirsi cercandosi nel buio di un mondo che non la...