Ash
Normalmente, all'una di notte, la stanchezza avrebbe cominciato a farsi sentire.
Purtroppo per i suoi bioritmi, in quel momento Ash aveva più rabbia che sangue nelle vene.
Rabbia verso se stesso prima di tutto, perché non avrebbe mai dovuto perdere Eiji di vista, non avrebbe mai dovuto permettersi un errore simile. In secondo piano e più importante, verso quell'uomo disgustoso, l'uomo del quale conosceva fin troppo.
Lo stesso uomo pieno di tirapiedi. Uno dei quali ora, attraverso un video, lo invitava a buttarsi a testa bassa in campo nemico per riprendersi Eiji, che compariva sullo schermo del tablet con i posi legati allo schienale di una sedia, ancora incosciente.
Quella era una storia raccontata troppe volte, un ritornello orribile e snervante nella vita di Ash. Non sarebbe quasi stato un problema se al posto di Eiji ci fosse stato lui, ma così non andava per niente bene.
Inoltre, ancora una cosa non si spiegava.
Dino Golzine era il più prevedibile ed allo stesso tempo imprevedibile come uomo a capo di quel complotto.
Era subdolo, schifoso e spietato quanto bastava per essere il più scontato. Peccato che avrebbe dovuto essere morto.
Era stato la principale causa della totale distruzione della vita di Ash, era il volto principale dell'ombra che si portava sulle spalle, era colui che l'aveva spinto al punto tale di andare emotivamente in pezzi, impugnare una pistola e far saltare in aria l'intero piano di un edificio solamente sprigionando il potere dell'ombra.
Aveva ucciso Golzine quel giorno.
O almeno era convinto di averlo fatto a dovere.
Non aveva idea di come avesse fatto a tornare, come avesse resistito, cosa volesse da lui o perchè.
I ricordi si aggrovigliavano nella mente di Ash, alla ricerca di un qualunque motivo più valido della semplice vendetta per volerlo prendere di mira al punto di complottare con le ombre.
Per quanto qualcuno potesse essere disperato o malvagio arrivare a patti con loro era improbabile. Psicologicamente e fisicamente, d'altronde ombre e umani non potevano interagire quindi doveva esserci qualcuno che potesse fare da interprete.
Qualcuno che tra quei ricordi intricati appariva come l'unica persona che avesse mai insegnato ad Ash a sopravvivere.
Quella, certo, era una valida opzione.
Inoltre dovevano avere dei fondi, senza non sarebbe stato possibile nemmeno arrivare ad alzarsi la mattina.
Ma come fa un uomo morto ad avere così tanti soldi?
C'erano poche risposte plausibili. Tra le quali, chiaramente, non poteva mancare la mafia.
Forse quello, cominciava a rendersene conto, era un problema più complicato di quel che poteva sembrare.
Probabilmente si stava mettendo contro qualcosa più grande di lui.
Qualcosa che, però, gli aveva appena soffiato Eiji da sotto il naso.
L'ultima volta che l'aveva visto stava scivolando tra le braccia di un'ombra, apparentemente privo di sensi. Erano passate poche ore nelle quali Ash, dopo aver rinunciato ad inseguire quella dannata energia negativa, era tornato a casa con tutti gli altri.
Aveva chiamato la Mosca per farsi portare più armi di quante non ne avesse mai avute in una sola volta, fatto ciò era rimasto in silenzio assoluto, a camminare avanti e indietro per la stanza, pensando a tutti quei problemi intricati, a come agire nel minor tempo possibile.
E per lungo tempo il solo rumore che si udì furono i suoi passi, fino al suono del campanello.
Avrebbe dovuto essere la Mosca ma, inaspettatamente, tutto quello che trovarono sulla soglia fu una chiavetta con dentro quel video.
Vederlo, dopo tre ore abbondanti di tensione, fu in parte un sollievo ed in parte il trampolino di lancio per tutta la sua rabbia pronta a scaturire.
Quella di rapire Eiji era stata di certo una mossa intelligente e azzeccata se volevano attirare Ash, eppure allo stesso tempo era la peggiore che potessero fare.
Per il semplice ed innegabile fatto che, arrivato a quel punto, Ash aveva bisogno di Eiji.
Era troppo tardi per lasciarlo fuori da quella storia e per questo, a costo di ricorrere al potere dell'ombra ancora una volta, se lo sarebbe ripreso. Quella stessa notte. Anche se avesse dovuto farlo da solo.
Non avrebbero fatto in tempo a sfiorarlo con un solo dito prima di trovarsi la mano a brandelli.
E così, quando il video finì, Ash alzò lo sguardo dallo schermo, sui volti cupi dei presenti, e annunciò:- Andiamo a riprendercelo.
Angolo ritardi mentali:
Mi sto prendendo in ritardooooo! Yeeeeee!
Uccidetemi :')
Vabbeh. Proverò a continuare ad aggiornare minimo tre-quattro volte al mese, ma non vi prometto nulla.
Speriamo bene.Cia'ne❤
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Light || AshEiji ||
Fanfiction"Vedo ombre ovunque, ma la luce è talmente rara che pensavo di averla immaginata. E tu brilli." - Incontrarsi con il diluvio universale sopra le teste, di colpo, senza nemmeno il tempo di pensare. Scoprirsi cercandosi nel buio di un mondo che non la...