Numquam periclum sine periclo vincitur.(Il pericolo non si vince mai senza pericolo)
KENO
Era ormai fine febbraio e tutto sembrava procedere bene, il dolore e la fatica cominciavano ad essere un ricordo lontano mentre tutti stavano lentamente ritornando padroni della propria vita. Da una decina di giorni Aiden aveva ripreso a farsi vedere a scuola, non per molto tempo, solo alcune ore di mattina ma cercava di riprendere il ritmo con le materie.
Quel giorno però non ci eravamo visti, aveva avuto la visita di controllo in ospedale ed era proprio lì che ero diretto. Sarei andato a prenderlo per andare in banca, era questa la novità su cui il mio amico si stava concentrando, riscattare il mutuo di casa sua. Nonostante la grande apprensione che la madre riservava per il trasferimento, ormai il pensarci era inevitabile. La signora Berg doveva rispettare gli accordi presi con i nuovi datori di lavoro e questo l’avrebbe portata fuori Brooklyn mentre Aiden aveva mantenuto ferrea la volontà di restare. Per quanto i rapporti con suo padre fossero in miglioramento sapevamo tutti che Aiden non avrebbe mai accettato di vivere con lui, così la scelta più sensata da fare era utilizzare i soldi dell’assicurazione per chiudere il prestito con la banca e riscattare la casa.
Quando accostai con l’auto lo trovai già fuori dall’ospedale, mi sorrise mentre apriva lo sportello e mi passava le stampelle.
- Com’è andata? Che dice il dottore? – chiesi immediatamente mentre si accomodava.
- Nonostante i miei iniziali capricci me la sto cavando alla grande – rispose lui con tono ironico – mi ha detto che sto andando bene, anche i risultati delle analisi sono nella norma, forse fra un mese o due potrei riuscire a camminare senza stampelle
- Sei stato grande, sul serio – gli dissi passandogli una mano sulla coscia e poi misi in moto l’auto.
Mi diressi verso la banca mentre mi rivolgevo di nuovo a lui.
- Sei sicuro che non vuoi che ti accompagni tua madre per parlare con il consulente? – domandai – come va la situazione, è ancora preoccupata?
- Sempre – rispose facendo una smorfia consapevole – le ho promesso cento volte che starò attento e sa che so badare a me stesso. Poi alla fine c’è mio padre in giro e lei verrebbe a trovarmi nei fine settimana o quando può prendersi qualche giorno di ferie … ma
- E’ pur sempre una mamma – continuai facendolo annuire pienamente d’accordo – si preoccuperà sempre, ma sono certo le passerà
- Voglio gestire io questa cosa, ho contato tanto su di lei ma questo aspetto voglio affrontarlo da solo, informarmi per il pagamento e il resto – scosse le spalle – quella casa sarà finalmente nostra e voglio usare questi soldi
Accostai davanti all’ingresso della banca, scendemmo e ci infilammo nel palazzo, all’entrata una ragazza ci fece accomodare nella sala d’aspetto e dopo qualche minuto un’impiegata era pronta a riceverci.
Entrammo nell’ufficio e la donna alla scrivania ci strinse la mano.
- Come posso aiutarvi ragazzi? - chiese sorridente.
- Mi chiamo Aiden Berg ho un conto cointestato con mia madre nella vostra banca- rispose Aiden prendendo la parola – so che l’assicurazione ha già parlato con voi ed accrediterà la somma per il mio incidente la prossima settimana. Vorrei utilizzarla per saldare il mutuo che stiamo pagando
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Split
RomanceBrooklyn. Le vite di un gruppo di giovani ragazzi si intrecciano nella città piena di luci mentre cercano di tenere a bada le ombre del loro passato. C'è chi lotta per un amore inconciliabile e chi, semplicemente, si batte soltanto per rimanere a ga...