17. SOSPETTI CONFERMATI

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MIA

Qualcosa non quadrava. Perché cavolo il tizio che diceva di essere l'altro Andersen e che mi guardava in maniera poco pulita voleva informazioni su zio Yago a tutti i costi? E perché cavolo stavano cercando informazioni sulla persona più brava del mondo? Zio Yago era un uomo di successo, sempre stato onesto e aveva sempre amato la sua famiglia più della sua stessa vita. Zia Bella era per lui tutto, non avrebbe mai vissuto senza di lei, e i suoi figli, Clarissa, Carlos e Aida, erano la sua stessa vita. Avrebbe mosso mari e monti per dar loro il meglio. La sua impresa andava alla grande, e il tutto grazie al suo essere rispettabile nella società. Tutti lo rispettavano in maniera quasi morbosa ed ero sicura che fosse per il fatto che era amato da tutti per la sua bontà. Sì. Qualsiasi cosa volessero provare contro di lui sarebbe stata pura invenzione. Sapevamo che papà lo odiava a volte, ma sarà stato qualcosa del passato. Magari zio Yago aveva semplicemente fatto un complimento alla mamma o chiamata "bocconcino" più volte del necessario, e papà l'aveva marcato come acerrimo nemico. Doveva essere quello. Ma Melissa, rientrando in macchina, non lasciò perdere la questione.

'Cosa cavolo avete intenzione di scoprire su di lui, eh??' Sbottò.

'Primo, calmati. Secondo, non c'è bisogno di fare tante storie per una persona che non è nemmeno la tua vera famiglia.' Le disse Andreas facendola andare su tutte le furie. Se io adoravio zio Yago, lei lo venerava. Ero sicura che nel suo cuore ancora credeva di essere la sua fidanzata segreta. Mi venne da sorridere al pensiero.

'Cosa hai appena detto??? Zio Yago è molto più di semplice famiglia, ok???' Ed era esplosa.

'Ah, sì? E come mai, sentiamo...' La provocò.

'Lui ci è sempre stato! Sempre! E ci ha sempre considerate le sue nipotine preferite! Ricordo solo dei bei momenti con lui! Per lui le donne sono sacre e vanno trattate da regine! Ed è quello che ha fatto con tutte noi!' Continuò ad urlare.

I due gemelli, però, si scambiarono uno sguardo complice. Strano.

'Le donne sono sacre per lui, hai detto...' Continuò Andreas.

'Certo. Proprio il contrario di ciò che pensate voi!'

'Perché non mi dici da dove viene questo tuo zio Yago, eh?'

'Non lo saprai mai!'

'Basta che vada su Google, Barbie.' Sorrise.

'E vacci. E poi perché mai volete sapere informazioni su di lui?? Avete avuto qualche mandato di uccisione e lui è la prossima vittima?? Perché dovrete passare sul mio cadavere!' Gridò, ma non si rese conto di quello che aveva attualmente detto. La fissai con sguardo di rimprovero, mentre i gemelli si voltarono a fissarla, ma con occhi pericolosi.

'Cosa. Diavolo. Hai. Appena. Detto.' Axel cercò di scandire ogni singola parola. E Mel si rese conto che aveva appena rivelato loro dei nostri sospetti. Brava fotocopia. Era il momento di intervenire.

'Niente! Melissa tende a dire cose sconclusionate quando è arrabbiata e-'

'Sta zitta!' Sbraitò l'arrogante. Volevo colpirlo in quel viso perfetto. 'Forza, ripeti cosa hai detto poc'anzi, ragazzina, senza trascurare alcun dettaglio.' Si rivolse di nuovo a Mel.

Mia sorella mi guardò come per sapere cosa fare. Stranamente non aveva più il coraggio di parlare. Sì. Perché era una cosa seria. Aveva appena accusato loro di essere spietati assassini. E probabilmente era vero. Intervenni di nuovo.

'Non c'è bisogno di ripetere cosa ha det-' E non riuscii a finire la mia frase che scese dalla macchina di scatto, aprì la mia portiera, afferrò il mio braccio, mi tirò fuori e mi trascinò lontano. Ma cosa...?! 'Ehi, lasciami!!' Urlai senza alcun risultato.

Our Twinguards - Le Nostre Guardie Gemelle ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora