47. IN VOLO

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MELISSA

Due ore.

Ci erano volute due ore per spiegare a tutto il gruppo che Clarissa avrebbe in pochi mesi avuto un pancione grande quanto una mongolfiera. Questo scatenò il delirio totale tra le ragazze, tra cui Federica, Eleonora, Giulia e Rossella, che volevano subito l'articolo sulla prima pagina del giornalino scolastico, ma fortunatamente si tirarono indietro alla possibilità della stessa Clarissa di essere subito espulsa dalla Columbia se i direttori l'avessero saputo. Marianna e Ludovica non facero altro che pensare di rimanere un giorno incinte di Shawn. La ruba amiche Lucy rimase praticamente mezz'ora scioccata in silenzio per poi partire con una ramanzina che durò un'altra mezz'ora, e tra l'altro ebbe il mio appoggio nonostante cercasse ancora di rubare le mie amiche. Elena e Agata ebbero reazioni opposte, praticamente un vulcano contro una dolce nevicata d'inverno. Le altre anti-rebels, Morena, Lana e Michelle, diedero tutta la colpa al DNA dei Riveira, essendo egli il cugino di Cecilia e catalogandolo come odioso. Marica, Laura ed Esmeralda, rimasero a bocca aperta per tutto il tempo senza dire una parola. Infine Milly, beh la ramanzina che avevo fatto io a Clarissa era praticamente una carezza in confronto a quante gliene disse lei. Non si poteva calmare, al punto che Esmeralda dovette accompagnarla fuori a prendere un po' d'aria. Secondo lei aveva fatto una mega sciocchezza e l'avrebbe pagata cara, in un modo o nell'altro, e da lì era iniziata una serie di "rinfacciamoci tutte le cose che abbiamo commesso"! Mentre Milly le diceva quanto ingenua fosse stata, Clarissa le rinfacciava che lei avrebbe fatto lo stesso con Alexander, e la cosa andò avanti fino a che entrambe scoppiarono in lacrime ed Esmeralda venne in soccorso. Ecco perché passarono due ore. Fu un inferno.

Nel momento in cui tutte tornarono nelle proprie stanze ed io rimasi con lei e Giuliana in camera, cercai di godermi il silenzio che vi era, nonostante Cla singhiozzasse di tanto in tanto con una Giuliana che la carezzava per darle conforto. Tirai un profondo respiro per tralasciare tutta l'adrenalina che avevo in me.

'Traquilla, Cla, passerà anche questo...' Le parole di Giuliana erano come un cucchiaino di miele.

'Se con le mie cugine è successo questo, figurati con i miei...' E le lacrime le scesero di nuovo. Mi stava dando sui nervi.

'Credo sia il tuo turno di smettere di fare la vittima, Cla. Com'è stato andare a letto con Santiago?' Le chiesi improvvisamente e lei sgranò gli occhi. 'Ti è piaciuto, no? E ora fatti piacere anche le conseguenze. È pur sempre un bambino e sarà una gioia.' Conclusi.

'Io ho paura...' Disse lei abbassando gli occhi.

'Ma Amina e Mia dove sono?' Chiese Giuliana tutto d'un tratto. Era vero. Erano sparite prima che arrivassero le ragazze ed era ormai tarda ora. Che Amina avesse ucciso mia sorella per poi occultarne il cadavere? Improbabile, ma non impossibile.

'Non saprei. Si saranno fermate a fare una lunga chiacchierata sull'amicizia e le sue responsabilità.' Feci un'alzata di spalle. 'Ore che ne dici di avvisare tuo padre, Cla?' Mi rivolsi a lei che sgranò di nuovo gli occhi.

'Non ne ho il coraggio, Mel...' Rispose impaurita.

'Vuol dire che lo chiamo io e poi te lo passo.' Dissi, prendendo il telefono e digitando il numero. E avrei premuto il pulsante di chiamata se qualcuno non avesse bussato alla nostra porta.

'Apro io.' Disse Giuliana alzandosi e dirigendosi alla porta.

Quando aprì fortunatamente erano proprio loro, Mia e Amina. Quindi mia sorella era ancora viva.

'Bentornate. Cosa vi ha trattenuto così a lungo? Amina ha tentato qualcosa, tipo strangolarti o picchiarti a sangue?' Le chiesi.

'Molto divertente, fotocopia.' Roteò gli occhi.

Our Twinguards - Le Nostre Guardie Gemelle ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora