51. IN SALOTTO - PARTE 3

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MIA

Ero sotto shock dalle rivelazioni sul passato di zio Yago, o meglio di Tristan Monteiro. Sapere che aveva direttamente causato così tanta sofferenza alla mia famiglia, a zia Claudia e alla mamma, era una cosa impossibile da sostenere psicologicamente. Zia Claudia schiava per tre anni, sotto abusi e torture, e poi la mamma, disposta a donarsi in favore di altre donne. La mamma era una donna con la D maiuscola. La mamma aveva avuto un coraggio da vendere e una forza dentro che superava ogni cosa. La mamma era il mio idolo. Chloe Rossi lo era, quella che era prima di diventare una Valente. Quella Chloe era stata in grado di superare e di perdonare addirittura il suo "carnefice". Perdonare, perché sicuramente lei aveva già visto qualcosa in lui. Lei aveva visto cosa si nascondeva dietro quella facciata che Monteiro si era costruito. La mamma aveva avuto un cuore grande quanto il mondo ed io non potevo fare altro che imitarla. Chi ero io a giudicare un uomo che era stato in grado di fare un cambiamento così radicale? Chi ero io a giudicare un uomo che era stato perdonato dalla mia stessa madre, una sua vittima? Chi ero io a dire che lui fosse ancora quel mostro? Nessuno, perché lui quel mostro non lo era più, e non lo era mai stato in nostra presenza. Tristan Monteiro era morto e sepolto e così l'avrei considerato, nonostante tutto il male che aveva procurato.

Le mie lacrime scesero ancora per un po' dopo che Junior era scappato in camera sua furioso e Mel era andata ad aprire la porta. Lo sguardo di Axel era fisso su di me, come per cercare di leggermi dentro, capire cosa mi stava passando per la testa. Gli diedi un piccolo sorriso per fargli capire che proprio male male non stavo. E poi mi voltai verso la mamma e notai che mi stava fissando con uno sguardo timido. Mi sentii in dovere di dirle qualcosa, anche se non sapevo ancora cosa.

'Mamma...'

'Ti prego, bambina mia, nessuna pietà. La mia mente ha cancellato la bruttezza del passato e voglio che anche voi lo facciate. Da quell'evento sono uscita forte, forte come non mai. E ringrazio vostro padre che mi è sempre stato accanto.' Concluse dando a papà uno di quegli sguardi innamorati, che lui ricambiò prontamente.

'Tu sei la mia guerriera, mamma. Ti ammiro profondamente e prenderò sempre ispirazione da te. Tu sei colei che un giorno vorrò diventare.' Le dissi con le lacrime agli occhi mentre ci abbracciavamo forte.

'Lo sei già.' Sentii dire mentre ci staccavamo. La voce di Axel mi colse di sorpresa. Lo fissai, io insieme alla mamma. 'Lo sei già come tua madre, Mia. Sei già una guerriera.' Disse con quella luce negli occhi che mi spinsero a commuovermi di nuovo. Mi vedeva in quel modo straordinario?

Gli andai incontro e lui mi accolse stringendomi forte, perdendomi nel suo buon profumo.

'Non credi di stare esagerando, giovanotto?' Papà ci fece tornare sull'attenti. 'Ora togli le mani da mia figlia.'

'Fratello? Credo che abbiamo un problema.' Zio Teo ci fece girare tutti nella sua direzione. E in quel momento dalla porta del salotto rientrò Mel accompagnata da lui. Sì, lui. Zio Yago. Mia sorella aveva la faccia di chi aveva appena visto un fantasma, mentre zio Yago era sorridente come sempre.

'Ciao a tutti e scusate l'ora tarda...' Salutò passandosi una mano tra i capelli. Mi irrigidii di un po' perché per un attimo cercai di collegarlo alla persona che era stato.

Calò un silenzio tombale e lui continuò.

'Ho da poco sentito Clarissa e mi ha informato che le gemelle erano partite per Milano per svolgere una commissione improvvisa, e non volevo perdere l'occasione di vederle. Isabella non si sente tanto bene e ho preferito farla rimanere a casa. Spero di non disturbare.'

'Tu disturbi sempre e lo sai.' Papà non perse occasione per ricordarglielo.

'L'affetto è reciproco, caro Valente...' Si mise una mano al cuore sorridendo. Poi si voltò verso di me venendomi incontro. Divenni tesa. 'Come stai, Mia?' Mi chiese non appena fu vicino abbastanza da scrutarmi. Ovviamente io sapevo almeno della sua identità e lui lo sapeva. E perciò si stava assicurando della mia discrezione.

Our Twinguards - Le Nostre Guardie Gemelle ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora