24. PASSIONE TRAVOLGENTE

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MIA

Il mondo sembrava essersi fermato, i miei occhi sgranati, e la vicinanza di quell'uomo, quel calore sulle mie labbra, che mi fece gelare invece che l'opposto. Cosa stava succedendo? Perché lui era sulla mia bocca? Perché aveva reagito in quel modo? E nella confusione del momento neanche mi accorsi che le sue mani lasciarono il mio polso per venirsi a poggiare nei miei capelli, sul retro della mia nuca. Una presa forte, immobile, possessiva. D'istinto chiusi gli occhi non riuscendo ad avere alcun tipo di reazione. Sembrava che la vera me fosse uscita dal corpo e che ora fossi solo un corpo senza anima. La sua bocca cominciò a fare movimenti dapprima lenti e man mano sempre più precisi, vigorosi e molto esperti. Trovò subito l'ingresso nella mia, vista la mia incapacità di muovermi o di fare alcunché, e sentii la sua lingua scivolarmi dentro, assaggiandomi con foga, con ardore, con tutta la passione. E perché io ero lì? Cosa stavo facendo? Lui...lui aveva appena rubato il mio primo bacio a mia insaputa, senza il mio consenso...cosa cavolo fai, Mia?? Devi respingerlo, provare a fare qualcosa, non restare impalata e pensare addirittura che il bacio non sia niente male! E poi dove cavolo è quell'idiota di Ax-

E non finii neanche di pensarlo, che sentii Alexander sradicarsi da me con uno scatto improvviso e l'attimo dopo era a terra, a qualche metro di distanza, con Axel che lo sovrastava come un principe di guerra. D'istinto mi misi una mano sulla bocca, lì dove poco prima vi erano state labbra estranee, e stranamente mi si formarono le lacrime agli occhi. Come aveva osato baciarmi contro la mia volontà?

'Ma che diavolo ti prende, eh Ax??' Urlò lo stesso Alexander mentre era ancora a terra. L'espressione di Axel era un misto tra rabbia e ferocia. Faceva quasi...paura.

'Tu. Non. La. Tocchi.' Disse lentamente e scandendo bene ogni parola con quel suo timbro di voce profondo.

Alexander si rialzò diventando a sua volta infuriato.

'Non è la tua donna, Ax! Non puoi dirmi cosa fare o non fare con lei! E poi colpisci tuo fratello per una ragazzina??'

'Lo ripeto per un'ultima volta, Alex: tu non la tocchi mai più, sono stato chiaro? Non la tocchi e non ti permetterai più di infilare la tua sporca lingua nella sua bocca perché te la taglio e la do in pasto ai cani.' Disse in maniera così macabra che non sembrava neanche lui. Il suo sguardo si incupì e dai suoi pugni chiusi vedevo che si stava trattenendo dal commettere qualche stupidaggine.

'Tu sei fuori di testa, fratellino...cosa ti da fastidio? Che abbia fatto prima di te a baciarmi la piccoletta lì, eh? Che lei abbia assaggiato la mia bocca e la mia lingua prima delle tue? Ed era proprio come me l'aspettavo, sai? Calda, buona e deliziosa...' Lo provocò e Axel fece uno scatto verso di lui come per colpirlo, ma neanche mi accorsi che parlai prima che lo avesse fatto.

'Non farlo!' Lui si fermò di scatto voltandosi verso di me rabbioso. 'Non ne vale la pena. Ti sta solo provocando. Lascia perdere.' Gli dissi ancora con le lacrime agli occhi. Poi mi rivolsi a suo fratello. 'Tu provaci di nuovo, e la lingua te la taglio io.' Gli puntai un dito.

'Violenta...mi piace...' Disse lui sorridendo malizioso. 'Comunque togliti qualsiasi speranza che hai con mio fratello. Non te l'ha raccontato il suo piccolo segreto?' Chiese improvvisamente facendo voltare Axel verso di lui minacciandolo con uno sguardo. Segreto? Quale segreto? Ma non era neanche quello il problema.

'Io non ho nessuna speranza. Non sono né così disperata né in bisogno di un uomo, soprattutto se si tratta di voi.' Sbottai ormai al limite della sopportazione.

'Ma sei voluta uscire con me...'

'Per vincere una scommessa.' Gli dissi stringendo gli occhi.

'E scommetto che l'hai vinta grazie alla mia ultima azione...ti è piaciuto, Mia?' Chiese soddisfatto di sé.

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