MIA
Si dice che la felicità dipenda dalle piccole cose e nessuna affermazione sarebbe potuta essere più vera di quella. Ero felice. Felice che la mia famiglia stava bene. Felice che mio padre era tutto intero, nonostante un percorso riabilitativo che avrebbe dovuto affrontare. Felice che Clarissa si fosse svegliata cosciente di tutto e con la forza di volersi rialzare, anche se avrebbe avuto bisogno di aiuto. Felice di zio Yago che, anche senza una milza, era sopravvissuto alla peggiore delle ipotesi. E felice che tutti noi avevamo accettato il suo passato senza dargli molto peso. Il passato era passato, e non si sarebbe dovuto rinfacciare più.
E poi c'era la questione amicizia. Era vero che qualche mese prima di iniziare quell'avventura a New York ero negativa e sempre solitaria, ma avevo imparato che la solitudine non sempre aiutava se stessi a sentirsi meglio. L'amicizia, quella vera, ti assicurava invece che, per quanto triste e scoraggiata ti saresti potuta sentire, lei sarebbe stata sempre là, pronta a darti una spalla su cui sfogarti, su cui esternare le proprie preoccupazioni, senza la paura di sentirsi giudicati. Perché l'amicizia, quella vera, non ti giudica, ma ti consiglia. Può darsi che non ti dica proprio quello che vorresti sentirti dire, ma solo perché quello che si pensa non è del tutto giusto. Ed io avevo trovato quelle amiche vere, quelle giuste, soprattutto in alcune di loro. Soprattutto in Amina, la prima vera amica che si era saputa avvicinare a me sapendo esattamente come. E poi Elena, la mia compagna di stanza, che nonostante il suo carattere impetuoso, mi aveva tenuta in allegria. E tutte le altre, ognuna a modo suo. Volevo loro un mondo di bene, ma ero troppo codarda per dirlo loro.
E quindi, qualche giorno dopo la partenza di tutta la nostra famiglia, riprendemmo gli studi, con la nostra solita routine. Avevamo molto da recuperare, tra cui un paio di esami arretrati. Era un lunedì mattina, e avevamo riposato per due giorni consecutivi. Avevamo letteralmente dormito per quarantotto ore. La stanchezza si era fatta sentire, così come lo stress. Perciò Agata ed Elena si erano messe d'accordo nel darci una delle camere e permettere a me e Melissa di dormire beatamente senza distrazioni, e fu quello che facemmo. E dopo le prime lezioni del mattino, decidemmo di incontrarci tutte al nostro solito posto nel cortile.
'Che bello ritornare alla normalità!' Disse Mel eccitata. 'Anche se Cla ci mancherà un sacco...' Abbassò poi la testa triste.
'Non è mica morta! Su con la vita! Quando ritornerà, la ritroveremo una guerriera più forte di prima!' Disse Federica mostrando il suo muscolo del braccio come una dimostrazione di potenza.
'Oh no, ci mancano solo loro ora...' Marianna roteò gli occhi, e con lei le altre anti rebels, Morena, Michelle e Lana. Girai lo sguardo nella loro direzione e notai che proprio le Rebels stavano venendo da noi. Cosa volevano?
Rebecca, Alexia, Elettra e Licia erano lì, ferme davanti a noi. Ci mancava solo Cecilia Riveira. Meglio così, non l'avrei digerita...
'Beh? Che volete, eh? Andate via con la vostra negatività e i vostri commenti velenosi.' Disse loro Morena.
'Primo, non siamo venute per te. Secondo, volevamo parlare con le Valente.' Rispose Elettra.
'Di certo un invito ad un party esclusivo non è di loro interesse. Potete andare.' Disse loro Lana.
'Lasciamole parlare.' Milly si fece avanti, così come Mel. Feci lo stesso, visto che ero stata chiamata in causa.
'Cosa desiderate?' Chiese Mel.
Si guardarono tutte e quattro e poi una di loro, Licia, decise di rispondere.
'Ci dispiace per ciò che è successo. Cecilia ci ha raccontato tutto. Siamo venute in pace e a dirvi che di fronte alla violenza e alle tragedie, non c'è nessuna inimicizia. Abbiamo parlato tra di noi e siamo venute alla conclusione che continuare col nostro passo, non andremo da nessuna parte quando gli imprevisti sono dietro l'angolo pronti a colpirti. Ci dispiace per Clarissa e per la vostra famiglia. Avrete sofferto tanto. Perciò vi estendiamo la nostra richiesta di pace.' Concluse in modo convincente.
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Our Twinguards - Le Nostre Guardie Gemelle ✔
RomanceCOMPLETA! 'Beh, che si fa?' Esclamai. 'Ci si presenta o no?' Dissi senza pochi giri di parole. I loro sguardi si posarono su di me, notando il mio abbigliamento poco femminile rispetto alla gonnellina rosa di mia sorella. 'Avete problemi?' Chiesi l...