-Va bene ragazzi, per oggi può bastare, andate pure- annunciò il direttore delle prove, John. Saltellai per le scale del palco, dirigendomi verso le sedie su cui erano posati i miei vestiti.
Le prove erano finite, quella era la prima lezione, avevamo passato l'ora, ad ascoltare la roca voce di John, intento a spiegarci come si sarebbero svolte le prove e lo spettacolo. Ero già rapita dall'emozione di poter svolgere uno spettacolo, di un discreto livello, salire sul palco, sotto lo sguardo della gente, che ti osserva impaziente di vederti narrare una storia.
Presa dal raccogliere i miei vestiti, poggiati sulla sedia, nera luccicante, quando un picchiettio leggero di due dira, lasciato sulla mia schiena, mi fece sobbalzare. Mi girai di scatto, cercando di capire, chi desiderasse la mia attenzione: Logan. Le mani nelle tasche di jeans, ed i capelli leggermente aggrovigliati; mi osservava sorridendo nella sua semplicità.
-Ciao!- esclamai, finendo di afferrare la borsa e la giacca.
-Come stai?- domandò passandosi la mano fra i capelli.
-Bene, tu?- borbottai impaziente di sapere, che cosa desiderasse sapere.
-Anche io- continuò, annuii sorridendo, indossando la giacca.
-Ora devo anda...- annunciai, ma la sua voce gentile, mi interruppe velocemente.
-Aspetta, sei libera domani sera?- domandò. Alla sua proposta avvampai sgranando gli occhi per la sorpresa, deglutii cercando di concepire una buona risposta da dargli.
Inizia a pensare, alla fine non c'era nulla di male. Eravamo solo amici, non sarebbe di certo stato un appuntamento romantico, era un'uscita normale. Mugugnai un secondo, ripensando a come avrebbe reagito Noah, ma interrotta dal suo sguardo rammaricato e tenero, mi riconvinsi, che non sarebbero stata una cattiva idea, uscire con lui.
-Mi piacerebbe molto- ammisi sorridendo, così dopo avermi fatto un occhiolino mi sorpassò, dirigendosi verso l'uscita del teatro.
Forse era stato un errore. Non volevo che Logan fraintendesse le mie parole. Amavo Noah, e finalmente tutto sembrava andare bene, erano passate due settimane, da quando eravamo tornati a condividere una passione comune, e tutto andava per il verso giusto, non volevo di creassero discussioni o gelosie. Sbuffai amaramente, sperando che con Logan, alla cena del giorno seguente, non accadesse altro che una chiacchierata per conoscerci.
Desideravo non illudere nessuno, e forse per fare ciò, avrei dovuto mettere in chiaro che mi stessi sentendo con un ragazzo, tuttavia, avevo un discreto autocontrollo, ed ero abbastanza sicura che sarebbe andato tutto per il verso giusto.
Rincasai, con la testa sopra le nuvole, e mille dubbi che girovagavano in me.
-Sono a casa- strillai lanciando le chiavi, nell'apposito contenitore, dove era solito le riponessimo.
-Com'é andata?- domandò Hayley, sbucando dalla porta del salotto, con un ampio sorriso sul volto, e una voce allegra.
-Bene- borbottai mentendo, facendo spallucce.
Preferivo non raccontarle nulla. Si era già fatta strane idee su Logan ed io, e non avenedole ancora comunicato di me e Noah, preferivo non annunciarle la mia imminente uscita con un ragazzo.
Lasciai la giacca sull'appendiabiti, per poi finire di svestirmi nella mia camera da letto, e fuoriuscirne qualche minuto dopo, con un caldo pigiama addosso.
Mi sedetti accanto a lei sul divano, con una stanchezza tale, che sarei riuscita ad addormentarmi sulla sua spalla, nell'arco di un paio di secondi. Mi osservò intenerita, e poco dopo il suo sguardo divenne impaurito, quasi impietosito. Si mordicchiò il labbro numerose volte e infine annunciò tutto d'un fiato:
-Beth, prima ti ha chiamato tua madre, ha detto che vorrebbe tu la richiamassi-
Alzai gli occhi al cielo sbuffando. Mia madre era l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel periodo, avevo già mille questioni a cui pensare per la testa: stare con Noah, cercare di non illudere Logan, convincere Damian, di sapere lavorare a modo e lo spettacolo.
Non avevo motivi per ascoltarla blaterare di cose, che non avrei mai potuto capire, tuttavia addolcita dal mio buon senso, annuii, ripromettendomi di richiamarla il giorno seguente.
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CIÒ CHE È GIUSTO [COMPLETA]
ChickLitNon era la vita perfetta. Nulla lo era mai stato. Trascinava alle spalle, il ricordo di un dolore difficilmente arginabile. Un errore, aveva rovinato la sua vita. Bethany Hills, vive, tra il dolore dei ricordi, e l'ingenuità di una ragazza innamorat...