I giorni seguenti furono i più tristi di tutta la mia intera esistenza. Avevo perso il lavoro e quindi era una settimana circa che non abbandonavo camera mia. Hayley era rimasta in un hotel in attesa di un volo, che pochi giorni prima aveva preso e di Noah non avevo la minima notizia, come in fondo volevo.
Avevo passato le mie giornate a piangere, a prendere a calci tutto e lanciare in aria qualsiasi oggetto. Avevo imparato in quei giorni ad odiare ogni parte della mia vita, della mia camera, di me stessa e di ciò che ero stata.
Ero totalmente schiacciata da quel devastante dolore. Mi sentivo umiliata e tradita, sentivo di essere a pezzi. Ero ancora a pezzi. E forse aveva ragione mia mamma dicendo che ovunque andassi portassi con me danni. Dove andavo distruggevo tutto, me compresa.
Avevo desiderato di essere felice, di passare il mio primo Natale eppure stavo passando i giorni prima di Natale da sola, a piangere. Pensando al Natale mi ero anche ricordata della festa di Natale. Come potevo dimenticarla? L'umiliazione. Aveva ragione. Non ero riuscita a mantenere una relazione. Non ero seria. Aveva ragione. Ero un fallimento.
In quei giorni avevo pensato di contattare Logan, ma mi ero fermata, dovevo risolvere il mio dolore da sola, senza ricorrere a nessuno altro. In più non avrei voluto stare male nuovamente per un ragazzo cosi avevo tenuto ferma questa decisione, fino a pochi giorni prima della festa.
Due giorni prima della festa, e quindi da natale, avevo iniziato a sentirmi meglio, avevo ricominciato ad uscire di casa, e stavo cercando di ritrovare la mia vita. Facendo i conti anche con la paro data a mia madre. Così in una serata particolarmente nuvolosa e fredda io e Logan decidemmo di incontraci per cena.
Durante la serata, decisi finalmente di fare avanti la mia proposta:
-Logan...- bisbigliai, dopo un breve momento di silenzio.
-Dimmi pure- esordì lui sorridendo.
-É stato un periodo tremendo questo, ma ho deciso di provare a ricominciare, proprio da me!- ammisi sorridendo.
-Mi fa davvero piacere quello che dici, come posso esserti utile?- continuò lui dolcemente con tono comprensivo.
-La notte di Natale, cioè la notte della vigilia, avrei una festa, saresti disposto ad accompagnarmi?- domandai tutto d'un fiato, abbastanza sicura di una risposta positiva dalla sua parte.
-Certamente, mi fa piacere che tu abbia chiesto a me. Ci sono! Dovrò essere elegante immagino!- esclamò lui sorridendo.
-Si! Molto, devi essere molto elegante e composto!- specificai sorridendo a mia volta.
-E poi... Come dire, dovresti fingerti il mio fidanzato- esclamai ridacchiando.
-E perché dovrei fingere?- domandò lui. Lo osservai storto e per poco non mi strozzai con la saliva. Lo osservai con gli occhi spalancati.
-Insomma, mi sento davvero legato a te, sento che c'è molta sintonia, e sento che sto bene con te!- continuò lui convinto.
Con Logan stavo bene, mi sentivo a mio agio, eppure sentivo che non c'era un sentimento forte. Avrei voluto provare per lui ciò che avevo provato per Noah, e che forse ancora provavo. Tuttavia non dovevo pensare a lui! Noah era passato e nonostante ciò che provavo dovevo andare avanti. Non solo per me, ma anche per lui.
Sarebbe maturato dai suoi sbagli, e inevitabilmente stargli lontano avrebbe fatto bene anche a lui. E io volevo stesse bene. Perché nonostante tutto lo amavo ancora. E volevo solo la sua felicità.
-Forse potremmo provare a non fingere- insistì lui.
-Potremmo, ma facciamo un corso di teatro apposta no? Per recitare. Prima recitiamo e poi vediamo- tagliai corto, cercando di declina nella maniera più dolce e delicata la sua proposta.
Così uscimmo dal locale, mi accompagnò a casa e in poco mi trovai sotto le coperte a fissare il soffitto. Come detestavo la notte. In quel periodo avevo così tanto tempo per pensare finita la giornata, che riuscivo a farmi del male solo con un pensiero.
Eppure per stare bene, dovevo, prima stare male, così lasciai la mia mente vagare permettendole di posarsi su più immagini in contemporanea, e con gli occhi rossi e lucidi mi addormentai.
STAI LEGGENDO
CIÒ CHE È GIUSTO [COMPLETA]
ChickLitNon era la vita perfetta. Nulla lo era mai stato. Trascinava alle spalle, il ricordo di un dolore difficilmente arginabile. Un errore, aveva rovinato la sua vita. Bethany Hills, vive, tra il dolore dei ricordi, e l'ingenuità di una ragazza innamorat...