~ Secret ~ Yoonmin (Vol.1)

capitolo 4

Io e i miei amici ci siamo divertiti molto al bar. Erano carinissimi insieme! Si, perché non ho mancato i loro sguardi dolci, i loro piccoli commenti e i loro piccoli bacetti e io ero il terzo incomodo... Vabbè... Alla fine della serata, siamo usciti dal bar e ci siamo divisi. Taehyung andava da Jungkook e io abitavo dall'altra parte.

Alzai il passo per il freddo e perché non mi piace stare a Seoul da solo di notte... Mi da i brividi... E già con quelle 5 vittime in un giorno non migliora le cose...

«- Ehi! Un gruppo di ragazzi mi fermò... Perfetto... Come ti chiami? Mi avevano circondato e non sapevo rispondere. Ero in preda al panico! Ripeto la domanda: Come ti chiami?

- Ji... Jimin...

- Ah in più di essere bello e sexy hai anche un nome così!

- ... Sono nei guai... Ma nei guai seri!

- Dimmi Jimin, quanti anni hai?

- Io... Non sono affari vostri!

- Non credo che puoi risponderci così! Siamo cinque, sei da solo.

- Non è da solo. Ci girammo e vidi... Yoongi?! Che ci fa qui?! Oh ma chi se ne frega, non sono mai stato così felice di vederlo!!

- E tu chi sei?

- Quello con cui non ti devi mettere contro!

- Pff!! Ti prego sono dieci volte più grande di te!

- L'altezza non conta.

- Oh si invece! Si avvicinò a uno di loro e gli prese il braccio storgendoglielo fino a quando non abbiamo sentito un crac e quel ragazzo si mise a terra urlando per il dolore.

- Andiamocene. Disse quello che guidava il gruppo e Yoongi si avvicinò a me.

- Tutto bene? Annuì soltanto e mi aiutò ad alzarmi. 

- Vieni. Ti accompagno io a casa.

- Grazie... »

Mi fece entrare nella sua macchina e iniziò a guidare quando gli diedi il mio indirizzo.

«- Come... Come mai stavi fuori a quest'ora da solo? Chiesi arrossendo.

- Potrei farti la stessa domanda.

- Io... Sono andato fuori con i miei amici e la mia casa è all'oposto della loro, tu?

- Facevo qualcosa...

- Hm... Grazie ancora... Non so come potrei ricambiare...

- Non devi ricambiare niente. Siamo arrivati. »

Scesi dalla macchina e vidi Tyler arrivare da me.

«- Jimin! Tuo padre era preoccupato e... Lui chi è? Tyler guardava Yoongi con aria di disgusto, non so perché.

- Lui è Yoongi. Un mio compagno di classe ma solo in latino. Mi ha... Riaccompagnato, si.

- Hm. La prossima volta puoi chiamare me no?

- Senti coso. Io stavo di passaggio tu fatti gli affari tuoi. Se Jimin vuole avermi come amico chi sei tu per impedirglielo? Mi girai vivamente verso di lui. Aveva ben detto... Amico?

- Si ma io la conosco meglio di te!

- Ma sta zitto e va a dormire cane! Buonanotte Jimin.

- Buonanotte. »

Yoongi se ne andò sfrecciando via con la sua macchina e Tyler mi prese le spalle.

«- Andiamo. Tuo padre stava impazzendo.

- Mh... Resti a dormire? Non voglio stare da solo...

- Va bene Jiminie ma adesso andiamo. Stai crollando dal sonno »

Entrammo a casa e papà mi abbracciò facendomi diecimila domande ma Tyler inventò delle scuse e andammo a coricarci.

Yoongi:

Aspettai un po' per poi intrufolarmi nella camera di Jimin. Mi piaceva vederlo dormire ma dovevo giocare la parte dell'impassibile. Quando salì e lo vidi lì steso con il suo amico, non so perché, ma ebbi come il sentimento di essere... Geloso? Arrabbiato? Non lo so! Ma non mi piaceva vederlo lì, rannicchiato contro quel tizio!

Me ne andai da quella camera. Di solito sarei rimasto lì tutta la notte per vederlo muovere, parlare nel sonno, girarsi e rigirarsi e delle volte per accarezzarli quei capelli dolci e soffici come la neve. Ma no. Me ne andai.

«- Yoongi! Dov'eri?! Ti abbiamo mandato un sacco di messaggi!

- Ero in giro! Non rompere Hoseok!

- Wow... Qualcuno è di pessimo umore... Disse Jin abbracciato a Namjoon.

- Si perché sono stufo di queste regole! Sono stufo di vedervi felici uno nelle braccia dell'altro allora che io no! Non ho nessuno! Sono stufo di non avere amici!

- Non mi dire che ti piace qualcuno.

- E a voi che ve ne fotte eh?! Siete insieme, siete felici e io devo vedere la persona che amo nelle braccia di un altro! Anche se solo amici, suppongo... Spero...

- Ti calmi?!

- No! Vado in camera mia! »

E così feci. Volevo essere io! Volevo che lui mi amasse e che non mi odiasse!