15 Settembre 2017, Londra.
«Sento che sto per vomitare.»
Fu così che Elise esordì quando entrò nella stanza in cui io, Rachel e Sophie la stavamo aspettando. Ci voltammo tutte verso di lei non appena la sua voce interruppe le nostre chiacchiere: i lunghi capelli castani erano ora tirati su in uno chignon dall'aria elaborata e piuttosto complicata, solo poche ciocche erano state lasciate sciolte ed ondulate per incorniciarle il viso; il trucco le metteva in risalto gli occhi marroni, ma era talmente fine che quasi non si notava, mentre sulle sue labbra carnose era stato applicato appena un sottile strato di lucido. Era assolutamente incantevole nonostante indossasse ancora una tuta, ma avevo la sensazione che se glielo avessimo detto, in quel momento, non ci avrebbe probabilmente neanche dato retta.
«Prendi un respiro profondo, El. - la incoraggiò Sophie, non perdendo un secondo a ritrovarsi al fianco della ragazza e a poggiarle le mani sulle spalle in un gesto di conforto - E' normale essere in ansia.»
«Pensa che lo siamo anche noi.» sottolineò Rachel, beccandosi subito un'occhiataccia da noi altre.
Quando capì che quella non era proprio la cosa migliore che avesse potuto dire in quel momento, serrò le labbra e rimase in silenzio.
«E se è troppo presto? - continuò Elise, ignorando il commento dell'amica - Cosa dirà tutto il mondo quando verrà a sapere che ci siamo davvero sposati e non stavamo scherzando? Oh mio Dio, sono sicura che penseranno che l'ho fatto per incastrarlo perché Louis è famoso, ne sono sicura! Perché non ci abbiamo pensato prima? Cioè è ovvio che tutti diranno...»
«Elise, Elise, ti prego. - mi alzai dalla poltrona e mi affiancai a Sophie, prendendo il suo posto nel provare a placare la momentanea crisi della nostra amica - Sai benissimo che non dovrebbe importarti nulla di quello che penseranno gli altri.»
«Facile dirlo quando non sei tu che in un'ora e mezza ti ritroverai su un altare.» brontolò, roteando gli occhi al cielo.
Ignorai completamente il suo commento mentre afferravo entrambe le sue braccia, scuotendola leggermente come se in quel modo potessi farla rinsavire.
«Non rendere necessario uno di quei soliti discorsi commoventi pre-matrimonio, altrimenti il trucco si scioglierà a tutte e tu non vuoi apparire un panda nelle fotografie, no? - scherzai, riuscendo a strapparle un piccolo sorriso; presi un piccolo sospiro di sollievo quando vidi le sue labbra curvarsi leggermente verso l'alto - Louis è innamorato di te, e tu lo sei di lui. Lo sappiamo noi, come lo sanno tutti quelli che ti conoscono e anche il resto del mondo, perché altrimenti a quest'ora non stareste più insieme da un pezzo.»
«Io sono sicura di quello che c'è tra me e Louis, ma il problema... - si lasciò scappare un sospiro frustrato - Il fatto è che non vorrei che fosse tutto... Affrettato.»
«Rispondimi sinceramente, El. - intervenne Rachel, alzandosi dalla sua poltrona per poterci raggiungere - Hai avuto la proposta di matrimonio ormai quasi un anno fa. Hai mai pensato che fosse qualcosa di affrettato prima di ora?»
«No, ma...»
«E non credi quindi che questi dubbi siano semplicemente dovuti all'ansia?» insistette, senza darle il tempo di elaborare la sua risposta.
«Può essere, però...»
«E allora ora raggiungiamo la signora Willis che ha chiamato dieci minuti fa per avvertire del suo arrivo e andiamoci a finire di preparare. - disse questa volta Sophie, con uno dei toni più decisi che le avessi mai sentito utilizzare; quando tutte la guardammo quasi scioccate per la sua audacia, lei sorrise - C'è un uomo che ti ama con tutto sé stesso dall'altro lato dell'edificio che non vede l'ora di vederti con l'abito bianco addosso.»
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All That Matters
FanfictionSEQUEL DI "THE WORDS I NEVER TOLD YOU" «Tu la ami?» gli chiese in tono innocente. Vidi il ragazzo leccarsi le labbra e passarsi una mano tra i capelli, ma, quando capì che non avrebbe potuto continuare a non rispondere, chiuse semplicemente gli occh...