Capitolo 41

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20 Dicembre 2017, Londra.

Quando avevo detto ad Elise, un paio di giorni prima, che avrei avuto bisogno di un albero di Natale nuovo per il mio appartamento, non mi sarei mai aspettata che, il mercoledì pomeriggio seguente, lei e Louis si sarebbero presentati a casa mia con un paio di grossi uomini che trascinavano un pino vero e delle buste piene di oggetti per decorarlo.

Ero rimasta a fissare l'albero a bocca aperta per diversi minuti, reputandolo davvero troppo grande ed eccessivo, visto che l'avrei fondamentalmente potuto ammirare solo io, ma loro non mi avevano dato retta quando gliel'avevo detto. Invece, dopo appena dieci minuti avevo aperto la porta al suono del campanello solo per ritrovarmi di fronte un Niall con un sorriso enorme sulle labbra e altre buste tra le mani; dietro di lui, Liam aveva sotto un braccio la console dell'Xbox e in una mano una busta contenente vari giochi e controller, mentre Rachel e Sophie avevano a quanto pare provveduto a portare una montagna di cose da mangiare.

Noi ragazze rimanemmo a guardare, cercando di non ridere, i ragazzi che continuavano a spostare l'albero da una parte all'altra del soggiorno, decidendo da sé che un posto non gli piacesse, che uno fosse troppo poco illuminato, che un altro coprisse la finestra; sembrarono aver finalmente deciso, per questo non riuscimmo più a contenerci quando cominciarono a bestemmiare e sbuffare nel momento in cui si resero conto che in quel punto non c'era la spina per poter attaccare le luci.

Alla fine, fu Sophie a suggerire loro di posizionarlo accanto alla porta-finestra del balcone, così che dai palazzi di fronte sarebbe stato visibile, non avrebbe coperto la visuale e quindi neanche la luce del sole, e, soprattutto, c'era una spina proprio nel muro accanto a dove aveva proposto di posizionarlo. I ragazzi sembrarono soddisfatti della scelta e si diedero il cinque tra loro, dopo aver posizionato il pino: infondo Sophie era un architetto, punti luce e posti adatti erano la sua specialità.

Dopo aver fatto tutto quello sforzo per spostare l'albero avanti e indietro, i ragazzi decisero di meritarsi una pausa: per questo Louis e Niall non persero altro tempo a stravaccarsi sul divano mentre Liam attaccava l'Xbox alla TV, e dopo pochi minuti già stavano gridando un po' tra di loro e un po' contro lo schermo del televisore mentre iniziavano una partita a FIFA.

Harry, invece, arrivò quando io e le ragazze cominciammo a svuotare le buste e ad arredare l'albero: mi sorrise affettuosamente, mi diede un bacio sulla guancia e fece praticamente nascere un milione di farfalle che cominciarono a svolazzare nel mio stomaco quando la sua mano, poggiata sul mio fianco mentre mi salutava, scivolò sulla mia pancia in un gesto all'apparenza casuale, ma che in realtà capii subito che non lo era per niente. Il suo sorriso si allargò di più facendo esplodere il mio cuore quando, con il pollice, sfiorò la mia pelle da sopra la maglietta, poi mi fece un occhiolino e mi superò per salutare tutti gli altri, non perdendo altro tempo prima di lanciarsi sul divano e aggiungere un controller alla console per poter prendere parte alla partita. Mi scossi fuori dal momentaneo stupore, lasciando che un sorriso comparisse sulle mie labbra mentre scuotevo la testa e raggiungevo nuovamente le altre.

«Che cosa gli posso regalare per Natale?» chiese Elise, la quale, seduta a gambe incrociate sul pavimento, si stava occupando di districare i fili delle luci.

Tutte noi altre aggrottammo le sopracciglia alla sua domanda improvvisa, visto che fino ad un secondo prima stavamo parlando del fatto che Alyssa e Zayn non fossero potuti venire perché erano già partiti per poter passare il Natale a Newcastle, città natale di lei.

«Io a Jamie ho preso una maglietta del Liverpool, un maglione che gli piaceva e due biglietti per andare a vedere una partita di hockey, visto che lui ed il fratello l'hanno praticato fino a qualche anno fa.» rispose Sophie, supponendo che Elise stesse parlando di Louis, continuando ad appendere delle palline ai rami dell'albero.

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