31 Dicembre 2017, Los Angeles.
HARRY'S POV:
Non avevo idea del come né del perché fossi finito in quel posto, l'unica cosa che sapevo era che non sarei voluto rimanerci un secondo di più.
Mi correggo: sapevo perché ero lì, e cioè perché i miei agenti ce l'avevano talmente tanto con me per la storia della gravidanza, che avevano deciso di rovinarmi la serata di Capodanno costringendomi a passarla ad una delle tante feste Hollywoodiane organizzate per quella sera, piene di gente famosa, giornalisti, e sbruffoni arricchiti che utilizzavano quegli eventi per mostrare ai loro "amici" la quindicesima moglie di venticinque anni più giovane e con le tette rifatte.
Avevo provato a rifiutarmi, sul serio ci avevo provato, ma il fatto che fossi comunque in città per poter lavorare con dei produttori e Meredith e Connor erano volati a Miami il giorno precedente per passare il Capodanno lì, non mi aveva lasciato chissà quanto altro da fare a meno che non me ne volessi rimanere nella loro villa a Beverly Hills solo come un cane. A farmi sentire ancora peggio, c'era il pensiero che Louis avesse organizzato un mega-party dei suoi a casa sua per quella sera, a cui tutti i ragazzi avrebbero partecipato: avevo però provato a non pensarci fin da quando me l'aveva detto, perché il fatto che loro fossero a dieci ore di aereo di distanza a festeggiare il Capodanno insieme mentre io ero bloccato a quella festa circondato da persone che per me non erano più di semplici conoscenti, mi faceva salire il sangue al cervello.
Buttai giù l'ultimo sorso dell'alcolico che avevo ordinato e poggiai il bicchiere sul bancone, scendendo dallo sgabello mentre controllavo l'ora: mancava circa mezz'ora a mezzanotte. Avevo già ricevuto una telefonata circa otto ore prima quando l'anno nuovo era arrivato a Londra ed Eveline mi aveva chiamato per farmi gli auguri, e non era passato molto prima che dovesse mettere il cellulare in vivavoce poiché tutti gli altri le si erano accerchiati e avevano cominciato a gridare dentro il telefono, finendo ovviamente per non farmi capire nemmeno una parola di quello che stavano dicendo; avevamo quindi finito per chiudere la chiamata prima che potessi parlarle per davvero, ma non l'avevo più chiamata per non disturbarla durante la festa e lasciarla divertire.
Tanto, presto o no a Londra, avevo comunque intenzione di chiamarla non appena sarebbe scoccata la mezzanotte lì a Los Angeles.
Mi avviai verso il patio della villa già con il cellulare in mano mentre cercavo il suo numero, nonostante fosse ancora presto, quando qualcuno che chiamò il mio nome attirò la mia attenzione.
«Harry, da quanto tempo.»
Sollevai lo sguardo dallo schermo dell'iPhone, ed ebbi bisogno di qualche secondo per rendermi conto che la bionda dal vestito rosso fuoco con una scollatura che arrivava ben oltre i seni, le labbra dello stesso colore del vestito, e gli occhi azzurri contornati da un trucco nero pesante, stesse parlando proprio con me; soprattutto, ci misi ancora di più per ricordarmi di chi si trattasse.
«Hey Jen.» risposi con un sorriso tirato, sentendomi a disagio anche solo ad averla incontrata.
«Sei qui da solo?» mi chiese, portandosi il bicchiere che aveva in mano alle labbra.
«No, sono venuto con... - cominciai a gesticolare in varie direzioni, non sapendo bene dove fossero le persone con cui ero arrivato visto che non le vedevo da un bel po' - ...Con Paul, Charly, Matt, e tutti gli altri.»
Si trattava di persone tra i venticinque ed i quarant'anni che frequentavo spesso quando ero lì a LA, perché erano simpatici e con loro mi trovavo bene a scrivere canzoni: avevamo le stesse concezioni e le stesse idee, quindi metterle giù in rima ci riusciva semplice e naturale.
Tuttavia, in quel momento li odiai tutti per il fatto che non fossero nei paraggi per arrivare in mio soccorso.
«E la tua ragazza? - mi voltai nuovamente verso di lei con entrambe le sopracciglia sollevate - Quella biondina, a cui ultimamente stai sempre appiccicato. Lei non c'è?»
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All That Matters
FanfictionSEQUEL DI "THE WORDS I NEVER TOLD YOU" «Tu la ami?» gli chiese in tono innocente. Vidi il ragazzo leccarsi le labbra e passarsi una mano tra i capelli, ma, quando capì che non avrebbe potuto continuare a non rispondere, chiuse semplicemente gli occh...