Il mio occhio lo segue

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PEDONE

Un mese dopo

Paro un colpo a destra. Sinistra.

Affondo con le nocche l'aria intorno a Eiden, poi con l'altra mano batto la parte piatta della lama contro l'armatura. I clangori metallici si confondono tra gli altri, scandendo il ritmo della lezione.

Non ho nemmeno il tempo di compiacermi che mi ritrovo un gomito puntato alla gola.

Indietreggio e quasi inciampo. Clara, dietro, mi spinge verso il principe e riprendo l'equilibrio. Pianto bene i piedi a terra, braccia tese, sguardo puntato sull'avversario. Lui mi osserva a sua volta con il sorriso negli occhi. Non è concentrato quanto me.

È distratto da me.

Passo il peso del mio corpo da un piede all'altro, usando la forza per saltare in avanti e sferrare un colpo basso che va in pieno. Sento l'urto propagarsi dalle dita fino alla spalla, e mi piace.

«Eh?!» esclama Eiden.

Abbasso il pugnale. «Me l'hai insegnato tu a usare la distrazione come arma».

«Sì, e prima ancora ti avevo detto come cominciare un combattimento» fa con una punta di ironia. «Stavo aspettando qualche mossa».

«Certo, aspettando» buffoneggio.

«Ancora?» risponde, un sorriso smilzo che non accetta sconfitta.

Do un'occhiata intorno a me: si sono tutti uniti in coppie e stanno danzando esattamente come vuole il codice di Althea. Bagliori freddi volteggiano al movimento delle braccia di tutti. Facce concentrate e posa fluida, fiumi di muscoli armonizzati per mosse nette e ripetute. È una fortuna se non rompiamo qualche legamento, passando più di mezza giornata a essere degli assassini. Alla fine, la carne si gonfia e pulsa, le vene dilatate. Anche Clara sta avendo i suoi miglioramenti, lo noto nel fisico più tonico e formato.

Eiden attira la mia attenzione battendo le mani. «La prossima volta sarà la tua faccia».

«Rude».

Sfila la daga, rigirandosela tra le mani. Ama i giochetti.

Ma stavolta inizia lui per primo, balza con passi veloci e me lo ritrovo a filo d'aria dal naso. Mi abbasso perché aspetto un affondo che non arriva, quindi chiudo gli occhi quando capisco la sua mossa.

Schiocca la lingua e si allontana. «Davvero? Jeremy...»

Mi mordo il labbro per non ribattere. Ho sbagliato. Eiden ruota attorno a se stesso e colpisce due volte: petto e fianchi.

Si sposta di lato e imprime il pugno sulle costole facendomi ingoiare respiro e saliva contemporaneamente. Potrei soffocarmi, ma non avrebbe importanza in un combattimento.

Ho pensato troppo.

Eiden allunga la gamba mentre provo ad allontanarmi e mi ostacola. Quando comincio a perdere l'equilibrio lui mi tende la mano e la afferro al volo.

«Certo» tossisco ora che posso. «Ho capito».

Lui mi fa spallucce con l'enorme cosa metallica che le ricopre.

Non riesco ancora a ricordare tutto dalle lezioni.

«Era poco» ribatte, arrotolando la lingua.

«Sei fastidioso» sospiro, slacciando i guanti.

«E anche il tuo principe! Sarà per questo?»

Scuoto la testa. «Credo proprio di no» rido. «Adesso sono io il tuo principe».

DARK CROWNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora