Resurrezione

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PEDONE

Gli schiamazzi della folla nobile risalgono per tutto Hosgrave.

Chi abita a Palazzo è abituato al silenzio che, dentro, è usuale. Ma oggi sono state invitate anche le casate minori di Oswyin, e le strade per salire sono illuminate ai bordi per garantire la sicurezza.

A me sembrano pronti per un processo.

Rientro la testa per colpa delle vertigini che non ho mai avuto. «Così tanti» commento.

«Sono solo affamati dell'annuncio che Elania deve fare». Clara è seduta su una poltrona conca, una palla rimbalzante in mano. «Rilassati. Fossimo stati a Escados ti avrei fatto provare qualcosa» parla maliziosamente, portando due dita alla bocca e facendo finta di aspirare.

Sporgo il labbro, scuotendo le spalle. «L'avresti fatto comunque».

«Catrine ne sarebbe stata felice» annuisce, lanciando la palla contro il muro difronte. Rimbalza e le ritorna in mano, soddisfatta. «Forse dopotutto la vedrai, se è viva».

Dei servitori entrano nelle mie stanze come corrente, toccando lì e aggiustando quello, portando vestiti decisi da Elania per stasera. È passata una settimana. «Lei mi vedrà con la testa mozzata e una corona fra i capelli, dopo oggi». Con passi veloci vado a chiudere la porta a chiave, e appena la giro nella serratura qualcuno prova ad abbassare la maniglia. Apro uno spiraglio e ci vedo Diana. «Entra».

«Anche tu solo?»

Mi faccio da parte indicando Clara dietro di me. «La sua eccitazione ha avuto la meglio. È pronta dal pomeriggio» spiego, roteando gli occhi. Mi accorgo di parlare con una punta di fastidio nervoso nel tono, che cerco di moderare. «Eiden...?» chiedo.

Diana abbassa il viso, i capelli ondulati le ricadono oltre le spalle dorate dal vestito. Chiudo la porta e la faccio accomodare, una scia di profumo la segue. «Giù» dice.

Clara lancia la palla vicino a Diana, lei sobbalza. «Non sei felice?» fa, ironica.

«Scusala».

Scuote la testa. «No, no. Scusami tu per questi giorni. Avrei voluto farti integrare nella corte, almeno fartela visitare meglio, piuttosto che seguire il programma e basta».

«Si è integrato abbastanza, Jeremy». Clara mi fa l'occhiolino mentre Diana sta osservando i vestiti posati sul letto dai servitori, poi accavalla le gambe.

«Lei mi ha detto cos'è successo».

Diana riduce le labbra indurite. «Victoria mi ha sempre accompagnato in questi anni. Eiden mi è stato vicino, sembra abbia preso il suo posto. Indecente per il futuro marito» imita l'opinione pubblica, posando lo sguardo verso la finestra. Sappiamo entrambi che stasera sarà un bagno di dispiacere. «Un marito che non consumerà mai il matrimonio» finisce.

Guardo le sue scarpe: basse e comode. «Quindi stasera fuggirai da Palazzo, dopo la cerimonia» dico, quasi per affermare che ciò che abbiamo pensato si sta veramente per realizzare. Verrò incoronato, Eiden e Diana si sposeranno e subito dopo fuggiranno alla Gilda del Sole Nero. Tutti si aspettano che saranno nelle loro stanze, ma loro saranno già lontani. Spero solo che non vorranno guardare. Il consiglio che aveva questo compito non c'è più, e stento a credere che Elania desideri vedere sua figlia a letto.

Mi accorgo di mordermi le labbra con troppa forza e mi impongo di smettere. Eiden e Diana a letto insieme. Se non fosse per me, che rischio la morte, e per il trono che non può avere, Eiden accetterebbe questo matrimonio?

Eiden Pyros non si limiterebbe mai, se può avere tutto ciò che desidera.

«Se non ci riuscirò, dovrò starci tutta la vita senza Victoria che mi faccia la predica» dice con amarezza.

DARK CROWNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora