Quanto vale una vita?

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PEDONE

«Cosa c'è scritto?»

La sua voce brilla di piacere. «Leggilo» dice Althea, allungando il foglio con uno scatto.

Lo afferro senza esitare sotto l'ondata d'invidia emanata da Mykah.

ANNUNCIO DALLA CORONA REALE

Si giunge a una decisione importante per il regno.

Fra tre mesi a partire da oggi avrà luogo un torneo. Il vincitore di tale duello in singolar tenzone avrà diritto al premio: la mano della principessa Diana Wyllin.

Coloro che vorranno partecipare devono possedere un adeguato titolo nobiliare ed essere accompagnati dai loro testimoni. Io, la Regina Elania Wyllin, mi adopererò nel proclamare tale vincitore come futuro re di Timeeria nell'anno dell'Ascesi.

Possa il Supremo avervi in grazia.

Regina Elania Wyllin.

Consigliere conte Vaelian Levalle.

I miei occhi finiscono di leggere avidamente le ultime parole per la quarta volta. Questo viene da mia madre. E dal conte Vaelian. È lui che ha manipolato Eiden.

Poi la realtà mi sbatte in faccia: vogliono vendere Diana con un matrimonio organizzato dalla fortuna. Svenduta al popolo. Provo vergogna per lei.

Mykah mi prende il foglio dalle mani e lo legge. «Sembra da disperati». Mi toglie le parole di bocca.

«Lo è» asserisce Althea. «Ma è esattamente ciò che cercavamo».

«Cercavate cosa? Mia sorella potrebbe sposare qualunque persona vinca».

«Non credo che un vecchio possa riuscire a vincere, Jeremy» mi apostrofa lei. «Questo evento è oro per i più giovani!»

«Che vuoi dire?» chiede Mykah, le spalle alzate.

«Eiden» dice solo Althea. Cerca di suscitare l'immaginazione di cosa questo volantino significhi.

E ci riesce. «Eiden è un principe» dico. «E doveva sposare Diana, per questo è qui». Lui può partecipare benissimo perché ha tutte le qualità.

«Esatto. E, Jeremy, tu sei del suo regno...»

«Perciò può fargli da testimone se nessuno lo conosce» finisce Mykah.

«Chiunque può partecipare e chiunque ha il diritto alla mano di Diana. È amnistia» sottolinea Althea, irrigidendo l'indice. «Non credo affatto che rifiuterà» sogghigna.

Senza neanche chiederglielo sta già piazzando Eiden in questo torneo: significa che possiede qualcosa contro di lui, esattamente come me con Catrine.

«Alla fine del torneo Diana sarà promessa sposa di Eiden?» domando la prima cosa che mi viene in mente, e non vorrei fosse questa. Lui dovrà sposare mia sorella, se vince. Se perde, muore.

«Certo».

Tre mesi per capire. Tre mesi per osservare. Tre mesi per arrivare.

Eiden deve vincere quel torneo ma, prima di farlo, deve accettare.

Mi turba l'idea che possa accettare, così come mi spaventa quella che rifiuti. Le mani mi sudano e sono costretto ad asciugarle sui pantaloni. Gli dovrò spiegare tutto.

Non so perché è scappato da Timeeria, e Althea non ha ancora menzionato Vaelian, il consigliere che ha firmato questo annuncio.

So per certo che qualcosa è successo.

«Pensa che potrai incontrare Diana» mi sussurra Althea, quasi come una seducente. Sembra voglia inculcarmi questo pensiero. Da un lato sembra funzionare, perché immagino quando vedrò mia sorella seduta tra gli spalti, i capelli neri...

Non adesso. È quello che vuole lei.

«Eiden potrebbe morire e io non incontrerei lei» ribatto, disilludendomi. Mi sento in colpa a parlare così del principe, come carne da macello, dopo che stamattina mi ha salvato la faccia; è Althea che mi sta costringendo a ragionare in questo senso. Non sono un Wyllin come lei. Voglio solo farle capire che non può manipolarmi.

«Non è questo che vuoi? Incontrarla? Allora accetta il rischio, mica ci perdi tu. E poi un modo lo troverebbe comunque, Althea». Mykah volta la coda dell'occhio verso di lei, lanciando quella che mi sembra una frecciatina.

Mica ci perdo io. «Una vita è una vita». Storco il naso. Troppi intrighi, troppi inganni.

«E gli obiettivi hanno un fine più grande di una vita».


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